13 MDXII, SETTEMBRE. 14 Salò, vidélicet domino Hironimo di Bernardini do-tor e domino Zuane di Alberti dotor : etiam veneno 4 da Claxon e voleno suo podestà Jeleto da loro sier Vetor Querini, stato una altra volta podestà li, qual li è sta confermato per li provedilori zenerali di campo. E tra questi ne è uno nominato sier Mondin Da* per, homo rico, ha da far in Alemagna dove ha domicilio, et avanti in una cità chiamata........in P Austria, qual in Colegio ha referito cossa notanda : che da mazo, zugno e luio è sta brusà in l’Austria di le cità zercha 200, qual però tutte sono di legname, et non si sapea a che modo intrava il focho, e si bruxava le caxe: e che dubitavano venitiani non havesse posto loro il focho, e che a lui sier Mondin li oponeva avesse li malfatori in caxa in certe caverne, e avea uno cagnolin, quando i vernano bagiava e questi se serava in la caverna. Tamen, non era il vero, et che li fece far la guarda. Etiam oponevano a Juslin da Voan eh’ ha da far anche lui in Alemagna. Hor fono trovadi 4 boemi che feva tal danni e fati brusar, e fo dito etiam uno frate, c nominato le terre si brusò. Possa fo la prima, eh’ è di uno episcopo, di caxe 600, Morbech tutto di caxe 300, San Ipolito cità granda come Trevixo tutta, Viena terra grossa da 300 caxe, Melinch, Piestestaf, Ebesiat, Loch ecc. E inteso questo, il Colegio ordinò l’andasse ozi da 1’ orator dii Papa, Spagna e da quel dii Curzense, sta a San Zorzi, a referirli tal cossa. In questa matina, al segondo Conseio, in do qua-rantie fo spazà una parte metevano sier Jacomo di Anseimo e sier Faustin Barbo proveditori sora i conti, contra alcuni signori stati a le Raxon vechie ut in parte, alias in dite quarantie non presa; ma bora volendo andar per uno altro modo, parlò dito sier Faustin Barbo, rispose sier Marin Querini avocato, andò la parte, 14 non sinceri, 11 di si, 31 di no, e fu preso di no. Da poi disnar fo Conseio di X semplice per expe-dir certi contrabandieri è in prexon retenuti, e altri, e non fo expediti. Et il Colegio di savii si reduseno daspersi a consultar. È da saper, a dì primo fo mandalo ducati 2000 in campo, eri ducati 5000. Di campo, di proveditori zenerali fo lettere di primo, hore 3, di note. Come non aveano mosso ancora l’artellarie e travano benché siano un poco lonzi ; et quel Zuan Francesco di Calabria venuto optimo bombardier, è in consulto con quelli altri e non sono d’acordo ; quelli di Brexa non trazeno. Item, come in la cità la note avanti é sta fatto gran fochi e soni di campane e alegreze, non sanno la causa. Scriveno aver auto aviso verso Trezo venir gran numero de sguizari, dubitando per Crema etc. Item, le cosse di Crema ne è speranza ; si parla insieme di F acordo con quel domino Benedeto Crivello é dentro e il capitano de le fantarie, qual ha in le man quelli Crivelli soi nepoti volseno intrar dentro ; sìchè si spera di bene. Et in Crema vai la soma del formento ducati 8, eh’ è ducati 4 il staro nostro. Item, scriveno come ozi li stratìoti tutti è in campo per esser venuti in discordia con le zente dii gover-nador et esser stà svalisati da loro, onde montono a cavallo per venir via, e sier Zuan Vituri loro pro-vedidor li andò drio exortandoli al tornar, non fu possibele, adeo convene montar a cavallo il prove-ditor Moro et domino Antonio di Pii e prometerli farli restituir il tutto e zurarli.darli do page, e cussi contentono di tornar, e hanno raxon, perchè da fe-vrer in qua non hanno auto denari. Altre particularità scriveno ut in litteris, et dii ricever di ducali 800, e dimandano di altri. Fo mandato in questa sera in campo ducati 4000. A dì 4, da matina. Fo lettere di Candia, per uno gripo venuto con muschatelli di raxon di sier Francesco Foscari, vendeno l’anfora ducati...... E si have lettere di rectori, di 12 avosto, con nove di Alexandria et di Constantinopoli, come dirò di solo. Et fo ordinato di far ozi Pre-gadi per prolongar le mude a le galie di Alexandria ; el capitano è za partido, mancha le altre do. Di Trento, di sier Piero Landò orator, di 2. Come ha inteso da domino Urban di x\lba, il reverendissimo Curzense esser partito da Inspurch dove à lassato Maximiano Sforza, et resterà lì fin la sua tornata di Roma, el qual sarà a dì 3 lì a Trento e partirà per Roma, et ha auto uno breve dii Papa eh’ el vengi, prometendoli omnino far F acordo tra F Imperador e la Signoria nostra. Item, lì a Trento si fa certo numero di fanti alemani per mandarli si dice a Verona, dubitando che, auto Brexa, il nostro campo non* vadi poi a tuor Verona ; e altre particularità ut in litteris. Di Milan, di Zuan Jacomo Caroldo, do lettere: una di primo da la Sforzescha dove era il Cardinal sguizaro, coloquii auti col Cardinal che ha auto aviso, per uno mantoan vien di Franza partì a dì 28, che avisa : come il Re era a Poles. Andrea Griti ho-norato dal Roy è lassato in libertà, e per Franza si diceva ch’el vegneria a Venexia, et che il Roy con la Signoria era d’acordo. Item, che spagnoli et in-