361 MDX1I, NOVEMBRE. 362 consieri, la parte di continuar il servir gratis per altri 6 raexi juxta la parte presa in Pregadi, la copia di la qual sari notada qui avanti. Ave 4 non sincere, 407 di no, 913 di si. Fu lato capitano in Candia sier Antonio Zusti-gnan el dotor savio dii Conscio, qual rimase di ba-lote 60, da sier Domenego Benedeto el consier che vene per scurtinio, et altre voxe. Noto, eri sera fo mandato in campo ducati 4000. Et a bore una e meza di note vene uno corier di Roma con letere, e fo mandi per do savii di Cole-gio e lete le letere in camera dii Principe, il suma-rio di le qual è questo qui soto posto : Di Roma, de li oratori nostri, di 24. Come 11 Foscari era in leto per il suo mal di gambe, et cbe in quella malina è sta concistorio publico, e aldito li 12 oratori sguizari quali zonzeno a dì 20 lì. Item, è sti fato per il Papa et pronontiato Cardinal il reverendo domino Matheo Lancb episcopo curzense, et datoli il titolo di Sancii Angeli, qual liavia il Cardinal San Severino eh’è sti privato dii capello; e che dito Curzense dovea andar col Papa a Ostia e star do zorni, poi dize partirà sabado a dì 27, nè si voi ritrovar a l’intrar in Concilio, qual si farà ' a dì 3. Ha scrilo al ducheto di Milan, non entri in Milan fino la sua venuta qual sarà subito, e lui lo 202* melerà in stato nel duchato de Milan. Scrivono è letere di Zenoa, di 10, di l’intrar in la Lanterna so-corso portato da francesi con una barza, la qual era ancora de lì : la liberatimi dii signor Bortolo d’ Al-viano si riaferma ; questi signori Orsini li hanno fato la segurtà al re per ducati 40 milia ejuralo nonan-darà contra Franza, e presto si aspela in Italia. El Papa, inteso questo di Orsini, l’ha abuto forte a mal. Item, scriveno è mal straparlar dii Papa ; sicliè saria bou si tazesse etc. Item, per le publice : come riceveteno nostre letere zercha non voler acetar l’acordo, e perchè per avanti haveano zà dito questo al Papa, non li parse de dir altro; et che ’1 Cardinal Grimani fo dal Papa per parlarli in favor di la Signoria nostra e intrò un poco. 11 Papa non volse l’andasse drio ; sichè introno in altro. Item, come il Landò ha visità il Curzense, qual non li ha dito nulla di la Liga ; ma ben 1’ orator yspano domino Hironimo Vich residente lì a Roma ha parlato a essi oratori nostri, dicendo il Papa è teribile, voi si lassi la protetion di Colonesi e voi Ferara e che Spagna paga le zente ; ha scrilo al suo Re e aspeta risposta. Item, tutti di Roma si duol di questo acordo, dicendo è bon provedersi la Signoria e non star più. Item, promesse al Curzense far uno breve al viceré desse Brexa a Maximilian. Tamen, non ha fato ancora. Scrive esso Landò si scontrò nel signor Alberto da Carpi, qual disse quella Siguoria non voi acetar li capitoli di l'acordo, la sarà sola, la sarà la so ruina. Esso orator nostro rispose : « Missier Alberto, vui sempre se’ stà quello ha fato queste lige contra la Signoria, e quella di Cam-brai e questa, tamen la Illustrissima Signoria vi ama » e si partì con questo; erano in strada. Item, scriveno li oratori elvetii aver ex posto pubìice in concistorio che ringraliava il Papa di aver mandato a li soi cantoni il stendardo, la spada e il capello, offeren-dossi sempre esser per la Santa Chiexia, ringratiando de li honori fati a loro oratori e aver voluto in questi tempi urgentissimi i vengano a la soa presentia ; con altre sinici parole. El Papa li rispose che li vedeva volentieri, et che quello li ha mandato non bisogna ringratiar, perchè loro se l’ha vadagnato con la spada in man cazando francesi de Italia, e voles-seno esser con la Chiexia, perchè sono fidi e defen-sori di quella. Item, essi oratori dimandono au-dientia secreta, e il Papa disse di dargela. 1512. Die ultimo Novembris, in Rogatis. 203 L’è superfluo replicar in questo Conseglio la ne-cessilà del danaro, nota a cadauno. Non è etiam de bisogno dechiarir quanto senza comparatione sia più conveniente et meglio scuoder et recuperar da li debitori che imponer nove graveze, perchè li boni et obedienti le pagano, et tanto più obstinatamente li reprobi el inobedienli se ritengono quello deveriano pagar cwn grave danno publico. E perchè molti cum diversi mezi ocultando i debiti sui defraudano la Signoria nostra del suo per gran summa de danari, è da provederli, et però : L’anderà parte, che, salve et reservale tute le le-ze et ordeni nostri al presente non repugnanti, per autorità de questo Conseglio, li scrivani de tutti li oflìeii nostri dove se creano debitori nostri, debbano fra termine de uno mese proximo, baver trovate tute quelle persone, le qual soto nome de commcs-saria, padre et fioli, fraterna over compagnia, sono debitrici de la Signoria nostra, et quelli per li nomi sui propi'ii luti distinti et separali per alphabeli notar debino cadauno de tutta la quantità del debito, non se possendo depenar alcuno, salvo pagando integramente la portioii sua tantum in quella commissaria, famiglia, fraterna over compagnia, come è justo. Passato veramente el termine predido, debano andare per lutti li oflìeii i fidelissimi nostri Zuan