195 MDXir, OTTOBRE. ò un Iriumpho a intrar in questa caxa. Trombe continuamente, buffetti e muschateloa tali questi signori che continue vieneno a visitation di l’orator; li par esser in una corte di un signor: li in caxa Ira ordinarli et extraordinarii, sono pocho meno di 100 persone. Questi poveri greci clic sono presoni de li, de quelli navilii che fono presi per mori a le Brille, tutti è al continuo in caxa, e li marchadanti non man-cliano mai; le cose pasano molto honoratainente. L’ambasador di Pranza non par al mondo; non ense di caxa per non venir a sti paragoni; è alozato in una caxa zercha do mia lontan de li; vene di Alexandria con una bela compagnia de homeni de la sua nave, quali stati per qualche zorno sono ritornali in Alexandria, e l’ambasador è restato con po-cha brigata, e aspeta risposta da Rodi, inlravegnando l’armada del signor Soldan che fo presa da farmacia di Rodi. A di 10 dii mexe, f orator nostro andoe a l’au-dientia publicha in castello del signor Soldan vestilo con un manto di restagno d’oro, e soto la vesta d’oro a manege strele fodrà di varo. Li era a la stafa do staficri, vestiti damaschili cremesin a manege strete. Lo vene a levar a caxa el memendar, con quasi tanti cavali come fo quelli li veneno contra el zorno di la intrata. El signor Soldan avanti li fece 110 intender el desiderio suo era che el presente, se li ha a far, non se mandasse al consueto da poi l’au-dientia e coperto, ma si portasse per sua reputazion el zorno di la prima audienlia davanti l’ambasador c scoperto, linde parse a sti consoli e marchadanti che il presente deputado al signor Soldan fusse pocho e non cussi honorificho come se richiedeva, e de-liberono di ampliarlo e tuor tuto al presente hanno portalo de li e darlo al signor Soldan, e per li altri signori poi proveder e comprar altri panni di seda de li e apresentarli. Et cussi fu fatto, e il presente dii signor Soldan fu: 100 veste portate a queslo modo, 8 d’ oro, 14 di veludo de diversi colori, 28 de raxi e damaschini, 32 di scharlato, 18 di paona-zi, messi in sti soi schafazi di datoleri, e portali discoperti, che tutti vedeano. Olirà di questo, messeno le pelatarie, 120 pezi de zebelini, 400 pezi de armelini, 4500 vari e dossi molto fini et belli, et 50 pezi di formazo piazentin, e tutto questo presente fo porta per mori su la testa che tutti el vedeva, e andavano avanti l’ambasador a do a do, che era un triumpho a veder. Per tuie le strade di questa terra, era tanto populo eh’ era cossa inextimabile. Arivono a la piaza dii caslelo, quale è una campagna quanto si poi veder con i ochii, dove li era miera de cavali de ma- maluchi, tutti buissimi cavali, die stavano in hordi-nanza per honorar l’audientia. Arivali nui a le porte dii castello dismonlessimo da cavalo; avanti la persona di l’orator era i nostri 8 trombeti con le bandiere d’oro nove, ma i non lassono si sonasse per i soi respeli de mori, che li par che nel suo castello non si deba sonar le nostre trombe, e cussi le feceno portar in mano senza sonar, e smontati, li do staficri sfevano driedo l’orator tenendo la eoa dii manto, et aviati dentro dii castello, l’orator andava pian salutando con la testa quelli primi signori che erano in dito Iodio. Quelli dii castello, nel suo intrar dentro de seraia in seraia, sonavano certe sue nachere, cimbani grandi e simili soi inslrumenti, e con bombarde faceano festa mirabile; tute quelle piaze tra lo porte dii castello erano di mamaluchi vestiti di biancho, un numero infinito. Arivali a l’ultima piaza dove era il signor Soldan, la qual è di grandeza come la piaza di San Marcho, e in testa di la dita corte sopra uno mastabò alto da terra da zercha cinque piedi era senta’ el signor Soldan solo, coperto el mastabò de alto basso cremesin con un fuso d’oro. 1 Davanti la sua persona li era una spada et un bro-chier granilo d’oro, et in piedi su dillo mastabò era uno schiavo con una coda de cavalo in mano, che li parava le mosche. Sua signoria era vestito di zam-beloto bianco, fodrà di zebelini; in testa una fessa granda con come, come porta el zorno de chodoma davanti del suo mastabò li era in terra per zercha 12 passa de largeza davanti la pedi grandi sui quali era armiragii grandi in piedi in una ala, e cussi era piena tuta la corte do armiragii, e i primi signori del Chayro. Subilo che l’orator intrò dentro, come el vete el signor Soldan, se cavò la bareta di veludo di testa, et con tutte do le man se piegò coii le palme fino in terra, et levosse poi e se basò tute do le mano a un trato, e poi se le misse sopra la te-sla, et quando l’era per piegarse, si a l’inchinarse come al levar su, i do prediti slafieri faceano uno atto mirabile di slongar il manto e metevano una mano soto li brazi di l’orator e 1’ aiutavano, clic deva a veder una reputation cxlrema. E questa sa-lutalion F orator fece Ire volte: la prima ne l’intrar di la corle, al mezo e dove el se fermò fino ai ta-pedi che erano in terra davanti el signor Soldan, zoò davanti al mastabè. E cussi come l’ambasador salutò, cosi fece tuta la fameia di lui, la quale intrata dentro di la corte preditta fu messa luta in una ala a la banda dreta di l’orator, perchè loro erano a la mano sinistra, per li ladi di sopra, dove fu vista tutta a un trato dal signor Soldan. E acostado l’ora-