375 MDXII, DICEMBRE. 37G al dito sia concesso clic, ritornato el sarà di dita le-gatione, allora comenzi il suo tempo di andar a la dila capitaniaria, non obstante alcuna parte in contrario. Ave una non sincero, 196 di 110, 1112 di si, e fo presa. Et nel venir zozo di Gran Consejo, sopra-vene lettere di campo e di altrove, e la Signoria si reduse in Golegio por aldirle, videlicet: Di campo, dii proveditor Capello, di 4, hore 13, da Ronchi. Manda una lctcra ha auta il conte Guido Rangon da Roma di 25, per la qual si ha : che a di 25 esser li a Roma stà publicà la Liga in Santa Maria dii Popolo, presente il Papa e cardinali 15, et il cardiaal d’Ingaltera cantò la messa et frate Egidio fece una oralione, eli capitoli è ut in litteris: e l’Imperator promele levar li todeschi di Ferrara e intrar nel Concilio dii Papa, et si lassa luogo a la Signoria a intrar zorni 15, non intrando se li sia con-tra, il Papa e l’Imperador tra li qual è la Liga, e se adimpissa li Liga di Cambrai quanto a l’imperador. Spagnoli non sono nominati, ma ben li oratori erano lì, e il Curzense non ha voluto andar come Cardinal ma con rocheto da vescovo e steva in mezo do cardinali. Item, è partito il Stafileo episcopo di....., vien a la Signoria a intimar e protestarli la entri ; e altre particularità. Sono di 25 et 29. La copia sarà qui avanti. El qual conte Guido in questa terra zonse et vo-lea audienlia a hore 5 in palazo; non la potè haver fin la malina. Di Crema, Bergamo, Urzi nuovi el Sonzin, dii Guidoto fono etiani letere, il sumario noterò più avanti. Di Bergamo, vidi letere di sier Vetor Li-pomano, di 29. Come hanno da Cremona dii Ca-roldo, il Ducheto dia andar a Pizigaton poi a Pavia ; spagnoli è venuti sul bergamasco fin uno mio vicin a la terra ; tuli fuze in la terra, lui dice anderà con Constantin Paleologo seguro in Crema. Et il prove-dilor Mosto provede, mete viluarie in la Capella. Tutto Bergamo è in fuga, spagnoli minaza di tuorlo, si fa provision a le porte e in Bergamo. Item, è stà dito missier Zuan Jacomo Triulzi esser a pe’ di monti, et esser pasato uno orator francese vestito a la todescha per il bergamasco, qual vien a Venecia. Scrive, ha dato 20 bote di vin e formento di raxon dii vescoado per meter in la Capello, e làtosi far letere di cambio; ctiam datoli danari ut in litteris. Copia di do letere di sier Andrea Contarmi 210 capitano di Po, date a Cliioza in porto, a dì 3 Demnbrio 1512, hore 3 di note, dri-tate a sier Marin Contarmi suo fiol. Come a dì 27 Novembrio, bore 19, parti con l’armada l’havea di Chioza e andò a Brondolo, e de lì si levò a hore 10 di note con barche do, con tanto caligo clic non si vedeano l’uno eoa l’altro, e subito si perseno, e la note, zercha hore 3, sorse sora Ra-vena, non sapendo però dove el fusse sorto, e la matina a dì 28 mandoe el eopano in terra per co-gnoscer dove erano. Feze chiaro al levar dii sol, e si trovoe come ha dito sopra Ravena; 4 barche longe li vene conira, quale orano intrà in porto la note, e haveano menato molti pasazieri c maxime da Ravena, quali sapeva la causa dii suo venir lì, e feze intender a quelli di la terra, benché etiam il tutto sapevano zà boni zorni, et mandò Lorenzo Quarto suo secretano in terra con lettere drizale a Ilironi-mo Bariselo per bordine l’have di la Signoria, al qual ora rieomandà el trazer deli burchii 19, è li, nostri. Risposo largamente volerlo far e trazerli, dicendo el capitano di balestrieri non esser in la terra e lo faria certissimamente, e tene il secrelario a disnar con lui, e perch’el tardò a ritornar, esso capilano roteile fuora dii porlo zercha barche 9 cargo de sali e merze, per do effeti : l’uno per dubito non fusse relenulo dito secretano, l’altro darli causa i lassasse trar diti burchii nostri fuora, non facendo però dimostrazion alcuna, ma solimi l'enzor di voler veder la boleta come far si solevano. El zorno nulla si potè far ; volse dito Uironimo Barisello si facesse la note, con dir cli’el restarà fuora di la terra e darà modo a li patroni di trazer fuora. La note mandoe esso capitano una barella a la guarda, capo Vicenzo....., qual a hore 8 li menò el canzelier di diio Bariselo, dal qual ave una sua poliza data in burchio a hore 3, e dize avere schandaziando l’aqua esser bassa e non poter trazer dilli burchi se non a hore 11, e che li mandi qualche barella per aiuto da trar diti burchii che è soto la terra, dicendo esso canzelier non esser alcun peri-culo, e ch’el capitano de’ balestrieri non si trovava in la terra nè alcun fante, solum alcuni cavali che vano a la scolta. Tamen esso capitano era in la terra e andà a la scolta con bon numero di cavali, schio-petieri e fanti e hanno trapolado do barche longe 210* ch’el mandoe per tal effetto, capi li compagni di stendardo Vicenzo Scapolo, l’altro è in prexon con li patroni, il resto sono in libertà. Ogniun dize questo