259 tonxii. ottobre. 260 terra in nomo de alfro signor, e si se suportava (al cossa, li dechiariva mai la Signoria era più per haver Brexa, per aver mostrato podio haver a grato tanta servitù di brexani; la qual Oction narata per esso governator, fu di tanta efìchatia che fece star dito conte molto suspeso: poi si reduseno in camera el governador, el conle predito e li provedilori, e steteno per spazio di do hore in grandissimo contrasto et consulto. In l’altra camera, erano monsignor l’abate Mo-cenigo, sier Vetor Lipomano, sier Alvixe Bembo executor, el colateral zeneral et lui Leonardo Emo e il conte Guido Rangon, et digando molte parole, el colateral e dito conte Guido se diseno vilanie, et messe man lutti doi a le spade, e lui sier Lunardo, per meter di mezo, li fo dato de una spada su la testa, et soprazonto in quella el governator, metando de mezo, li fo taiato un pocho de uno dito. Insidi tutti, acompagnono dito conle di Santa Severina el 146 governador el lui sier Lunardo Emo per infina al torion di la Pusterla, dove si dovea far la bataria, et in camino dito conte li disse: « Chi parla al viceré che venitiani non debano aver Brexa, sono proprio come uno heretico a parlar contra la fede, perchè lui voi al luto Brexa sia de’ venitiani, nè è cervello in pace al mondo che potesse comprender altramente». Li rispose: « Tegno per certo, no la excellentia del viceré ma homo al mondo poi imaginarsi altramente che Brexa non sia nostra, però la excelentia sua non doveria lenirne tanto ambigui in cossi honesta et rasonevol cossa, e pezo, lassar portar tanto oro in Pranza, che con ogni raxon, senza contrasto alcuno, era de questi exerciti ». El governador non aperse la bocha, e questo medemo dito conle ha dicto a molli altri. Scrive, il proveditor Capello è stato causa non babiamo Brexa e questi vadano richi in Pranza. La conclusion dii parlar di ozi, è stata per molte razon dite per il proveditor Moro et una per il governador, dicendo el signor viceré fa conto di venitiani in questa Liga, et che lo servise di le 800 nostre lanze et 8000 fanti nostri pagati, e di questi 1500 cavali lizieri. Dito conte mostrò el viceré far grandissima extimation di la colliganza di la Illustrissima Signoria e di voler operar questo exer-cito, e alora el governador disse con colora: « Come diavolo voleva far queste cosse e non ne dar Brexa? sapiati che nui mai semo per parlirse de qui, nè mover cossa alcuna se prima non intramo in Brexa» salvo che se per sua signoria non li fusse comandato la resolulion in questo che al tutto francesi dovesse portar arine e cavalli, e che la terra ne fusse consígnala; et volendo dicto viceré meter, un signal in la terra per nome di la Liga, erano contenti. E con questo se ne andò, e disse doman man-deria la risposta, e che franzesi non poteva far altramente per averli eri promesso cossi. 11 governador disse palesemente: « Se heri facevamo a questo modo, havevamo Brexa, e franzesi a sacomano. Idio perdoni a missier Polo clic ne fu causa». Sichè doman si aspeta la resolution. E tornati da compagnar dito conte, trovono la piaza era stala messa a sacho da missier Hannibal bolognese, e zonti, el governator le’ prender do de li ladri e ordinò fosseno impichati. Porno lassati fugire, li altri scamporno in la compagnia de’ brisigelli e non fo lassati piar. El governator comandò a Zuan di Naldo facesse prender tal tristi e restituir la roba che era in la sua compagnia. Dito Zuane se lo fece dir tre volte, poi torse la testa, e andossene via senza far niuna provision, con mostrar far pocho conto dii governator, e di le cosse di 146* la Signoria. Si duol el proveditor Capello fa pocha extiinatione de tutti, però non voi più star in campo soto di questi, ete. A di 25 la malina. Vene in Colegio l’orator yspa-no, juxta il solito, qual ha scrito e scrive continua-mente al viceré zercha Brexa, che apartien a la Signoria, e il Papa e il re Calholico voi l’habiamo, et siete con li Cai di X in streti coloquii in Colegio. Di campo, vene letere tardi, di 23, hore 0 di note, date pur a presso Brexa. Dimandano danari, etc. E aver mandato Andrea Rosso dal viceré, e la note si dice francesi dovevano ussir di Brexa, con scorta di spagnoli e andar a Verona, dove se li preparava alozamenti per mandarli in Franza per la via de Àleinagna; ma tutto el paexe dii brexan è in arme contra francesi, etiam li fanti spagnoli non voleno i parti cussi richi. Et vidi letere dii conle Bernardino, diti francesi haver messo a sacho il monastero in Brexa di San Francesco, portono via 4 calexi et aparamenti, aperto le arche e trovato aver di brexani per portarlo in Franza. Item, ozi il co-mandador spagnol è intrato a hore 22 in Brexa, mandato per il viceré a tuor il possesso a nome di la Liga, con altre particularilà, come dirò di soto. Di sier Lunardo Emo proveditor executor, vidi letere, date in campo, a dì 23, hore 6 di note. Come il governator ha parlato longamente con lui, e voi al tutto partirse per esserli sta facto molti torti per la Signoria e anche dal Papa, et che era per esser sempre bon servitor di la Signoria, e che ogni volta si havesse il Papa per inimico, o questo o altro, oferisse dar grandissimo favor, che saria