321 MDXII, NOVEMBRE. 322 li rispose sicr Antonio Zuslignan dot or savio dii 182 Conscio; andò poi suso sier Hironimo Barbaro dotor e cavalier che è di Pregadi, parlò pocho, el qual voleva certa sua opinion. Poi andò le parte : 32 di l’fimo, el resto di savii, e questa fu presa, et fo comandato grandissima credenza. Fu posto, per li savii d’acordo, che a li proveditori zenerali in campo se rispondi prima, che poi che i è mossi di alozamento, inteso le raxon scrivono, debano star lì ma più uniti che i poleno e riguardosi. Item, quanto al caslelan di Brexa, che si lui li manda a dir altro, li rispondano s’il se voi render si renda che haverà li pati di esser salvi conduti a pe’ di monti salvo haver e le persone, e non zerchino nitro acordo con Franza, et altre parole ut in litte-ris. Andò suso sier Antonio Grimani procurator e fe’ una gran rengn, dicendo è da tuor ditto castello ad ogni modo, e dirli semo d’acordo con Franza, e prometerli ogni cossa, perchè a Roma non seguirà alcun acordo con l’Imperador, e havemo a far con bari ; e altre parole gaiarde. Non ave risposta dal Co-legio. Andò la letera. Fo presa di 4 balote; che si uno di Colegio havesse messa l’opinion dii Grimani, era presa certissimo; et cussi veneno zoso a bore 4 di note. E da saper, in questi zorni li synici da terra ferma erano a Treviso, e havendo haulo molti rechiami di Noal di manzarie fa sier Piero Orio podestà de li, si levono di Treviso e veneno a Noal aldir le querele e far inquisition, poi ritorneriano iterimi a Trevixo a compir il synichà. A di 8, la malina. Vene in Colegio el legato over orator dii Papa et l’orator yspano justa il solito. Di campo dal Dezanzan, di proveditori zenerali, di 6, Jiore 3 di note. Come el viceré par si lievi da Gedi per esser il morbo, et va a Chiari aio-zar, e forsi sul cremonese per le vituarie che pur sul brexan hanno carestia. Item, mandano letere aute da Vicenzo Guidoto secretario nostro apresso il viceré. 182* Dì Vicenzo Guidoto da Gedi, di 6. De oc-ciirrentiis ut in litteris. Et lete dite letere, lutto il Colegio fo di bona voia et aliegri, el mandono per sier Alvixe Pixani, sier Hironimo di Prioli e Capeli e Vendramin banchieri per aver danari, e per Colegio fo scrito a Roma et spazato uno altro corier. Da poi disnar si reduse la Quaranlia civil e consoli di marchadanti col Serenissimo e consieri a far li poveri al pevere, el balotati numero assai, ne ri-maseno 17, et steteno a far questo fin hore ... 1 Diarii di M. Sanuto. — Tom. XV. In questo mezo, li savii di Colegio s reduseno a consultar, et detono audientia al signor Malatesta di Sojano qual voi eonduta di la Signoria, c fo terminato tuorlo e darli condilione. Di sier Nicolò Michiel provedi tor in brexa -na, date a li Urzi nuovi, a dì é, fo lettere. Come cri, hessendo in campo con il signor governalor e provedilori, e ditoli la doliberation fata dii levar dii campo di solo Brexa, et mandavano Hironimo Fateinanzi con 200 provisionali a Ponlcvigo, e con sei barili grandi di polvere, piombi, do falconeli e altre artellarie di ferro, con li soi bombardieri; et è slà bona deliberation mandarlo, perchè Pontevico domina il bresciano et cremonese, et è fortissimo alozamento per uno campo che si trova a 20 mia qui intorno, et li a Urzi mandano Schiaveto dal Dodo che era a Pontevico con fanti 50, con alcune artellarie. Etiarn la compagnia di domino Zorzi da Nona da cavalli 30, scrive anderà a Ponte Vico, et etiam munirà quellajrocha di Urzi, quantunque la sia debile etc. Questi sono citadini cremaschi fono mandati de qui a star per bon rispeto. Domino Zuan Sabadin, dotor medico. Domino Zuan Benedeto di Caravazi, dotor medico. Borlholomio Gambazoncha. Altobello Parado. Zuan Maria Malegnola. Domino Zuan Maria Benzon, fradelo di Sonzin. Paulo Benzon. Agamenon Benzon. Domino Agustin de Vilmercha’, dotor. Jacomo Antonio de Obizo. Adì 9 Novenibrio, fo San Thodaro, primo 183 protector de questa terra. Non senta li ollicii nè banchi, ma per la terra si lavora. Vene in Colegio P orator yspano con uno thesorier dii viceré, venuto in questa terra zà do zorni con 20 persone, alozalo a la nostra hoslaria di la Campana, dice è venuto a levar 28 milia ducati Irati da Napoli de qui per Ie-tere di cambio in man de’ fiorentini. Questo ha lettere di credenza dii viceré a la Signoria in soa reco-mandatione achadendoli alcuna cossa. Sento apresso il Principe, è nominato.........el fo charezato dal Principe, né altro volse esso oralor. Vene l’orator dii Papa episcopo di Ixernia, e parlato sopra questo. Di campo, fo lettere di proveditori zenerali, 21