181 MDX11, OTTOBRE. 182 ha a questo Stailo, e liora fata sviserata. Il Principe li rispose verba prò verbis, tolse licentia et fo acom-pagnato a caxa dii canzelier dii capitano di le fan-tarie. Di Verona, fo letere di Vicenzo Guidato secretano nostro, è col viceré, di 6 et 7. Prima de l’intrar in Verona dii viceré con cavali ... et sempre volse apresso esso-nostro secretario. Li fo fato grande honor da’ veronesi, li vene contra zercha cavali 200 con il vescovo di Trento et altri governa-dori cesarei, tra i quai vide Hironimo da Nogaruola da Vicenza et el conte Brunoro di Serego, e ne l’in-trar fo trato assa’artellarie sonando trombe e pifari, alozato nel palazo era dii capitano preparato a la italiana e Tionorifce; el qual viceré volse andar a veder la bataria fo fata per nostri a Castel San Felixe. Item, scrive coloqui dii dito viceré con esso nostro secretario, e come temporezerà lì a Verona; deside-reria nostri havesse Brexa presto, et altre parole sopra questa materia. Item, ha mandato uno homo in campo a oferirsi a li provedadori. Da poi disnar, fo Colegio di savii. Et fo leto le letere di campo, di 6, hore 3, soto Brexa. Come quella malina, havendo posto li canoni al luogo ordinato da tre bande, comenzorono per tempo la bataria, qual fo grandissima, sichè di 45 bote credeva traesse per uno li canoni, ne hanno trato da 70 per 102,) uno, sichè è sta fato gran bataria e frachasso di mure, et atendeano a butar zoso la torre di la porta di le Pille, sichè dove haveano deliberato dar la balaglia a dì 9, cussi col nome di Dio, zuoba che sarà a dì 7 venendo a dì 8, che è il dì di San Marco, li darano la bataglia, et sperano di averla. Item, è zonto in campo assà zente di le vallade et altri per aiutar a dar questa bataglia. Item, aspetano li danari con desiderio: haveano ben trovato lì da ducati 500 in pre-stedo, ma non è il bisogno. Item, era zonto lì uno messo dii viceré a dirli si oferìva venir aiutarli aver Brexa: quali hanno charezato, e ditoli ringratiavano soa signoria, et sperava averla, desiderando l’onor fusse di esso signor gubernator e non d’altri. Di sier Lunardo Emo proveditor executor, fo letere di 6, drizate a sier Zorzi Emo consicr suo fradclo e sier Piero Balbi savio dii Con-sejo, suo suocero. Molto più gaiarde. Et a dì 8 da matina li darano la bataia, e spera aver indubitata vitoria. È da saper hanno intelligentia in Brexa in una porta con darli ducati 2000, et immediate dar la 1) Le carte 101 e 101 * sono bianche. porla, però li proveditori solicitano li danari, li qual zonti, darano la bataglia. Et li ducati 8000 andono a Vicenza, fo scrito li mandasse a Cologna, la scorta è venula di 100 cavali lizieri, capi domino Thodaro dal Borgo et Silvestro Aleardo. E per il Colegio li fo scrito andasseno più cauli potesseno e più in zoso respeto a li spagnoli, quali]dovesseno schivar de ini-batersi in loro, acciò non intervenisse qualche disturbo. Di Bergamo, dii provedador Mosto e sier Vetor Lipomano, di 5, hore .... Vidi letere dìi zonzer lì sier Antonio Zustinian el dotor quel zorno. Stimano di una letera di Piero Spolverin, data 102 * in campo apresso Brexa, a dì 6 Octubrio 1512, drizata a domino Leonardo Grasso prothonotario apostolico. Come, a dì 2, che fo ¡1 sabato, come scrisse, nulla sequite. Poi, a dì 8 domenica, el furelirato a basso nel campo quella parte de artelarie erano al monte verso la porta di le Pilo, per mezo el colmelo che tirava a la vìa facta: anche le altre per condurle a un altra banda ; crede sarà doman per esser cossi ordinato. A dì 4, el fo relirato le soprascrite artelarie a traverso el monte di Santa Crose e condulo soto San Fiorali per piantarle tra la porta di Torre longa et el castello, per bater quella sponda de muro vion dal castel a dita porla; ma per suo juditio tìen podio danno se li potrà far, perchè li par a lui quel locho è assà forte, maxime di fosse quantunque siano senza acqua, ma de terajo che li è fra do muri, et anche i ninnici lì han facto uno bastion. Lui era di opinion si batesse più presto a la porta di le Pile per esser la più debel porla, e per tentar da più canti, acciò etiam i ninnici havesseno a di-viderse in la cità et citadela, perchè la batadura è facta a presso eì castello, in citadella, et a la porta di le Pille et in tutti li lochi. Li magnifici proveditori et il signor gubernador ha mandato 200 liomeni d’arme, 200 cavali lizieri, et 2000 fanti, zoè li brixigelli. Scrive, ozi il proveditor Moro li ha dito tutti li liomeni d’arme dii Vitello, erano lì in campo, zoè quelli dal canto di là, esser parliti insalutato hospite et fuzili; cosa non tropo a proposilo a questi tempi. Alquanti fanti et certo 25 cavali de i ninnici ozi sono ussiti fuora di la porla di le Pille et brusato un molìn era lì aprcsso et bona parie di le caxe del borgo li vicino, e retornorono subito dentro la terra inaliti li nostri li potessero soprazonzer. Fama è per tutto il campo ha a venir 2000 spagnoli a piedi et