553 MDXIII, FEBBRAIO. 554 del Gran Consejo, e di quelli fanno sede, et non si possi dar boletini a le porte, nè procurar a Gran Consejo eie. Et cussi ozi, poi la balolalion, sier Marin Morexini l’avogador dele sagramento a un bancho, di’e insolito farsi zi molti anni, licet la leze vi sia a farlo. Fu posto la gratia di la caxa di Zustignani a San Moixe conditionada che la si possi vender alento è pervenuta in più parte, e li danari meterli in tanti beni stabeli conditionadi : balotà do volle, non fu presa, voi i cinque sexli dii Consejo, et questo fo il secondo Consejo. A di 21 la inatina. Se intese la note esser venuti da Roma do corieri con letere di 10 et 15 di l’ora-tor nostro, come il Papa slava malissimo, adeo al tondo di la luna, che saria a dì 19, si leniva certo la soa morie. Fo dito di far Pregadi per risponder a le letere dii Griti di Franza. Et erano varie opinion tra li savi ; chi voi scriver e chi aspetar. Da poi disnar adunca, non fo Pregadi ; ma fo Consejo di X, come dirò. Da Milan, di 16 et 17, dii Guidato. Come il viceré dovea partir per modenese e rezana con le zelile, e il signor Prospero Colona con parte di quelle zente, pagate però dal duca di Milan, anderà verso Aste contra francesi. Item, hanno di Roma, il Papa steva mollo grieve, e si dubitava di la sua salute. Di Urzinuovi, di sier Lodovico Querini provedador, di 19. Dii zonzer li el conte di Chariati e don Piero d’Urea oratori yspani, quali vanno in Alemagna. Et scrive coloqui aulì col conte di Chariati, qual li ha dito lui anderà avanti di l’Impe-rador per statela, et spera di concluder l’acordo. Di Bergamo, di sier Bortolo da Mosto pro-veditor. Zercha danari pagati a Ilironimo Tartaro : et altri avisi di le occorentie de lì. Di Crema, di sier Bortolom io Contarmi prò-veditor. Come al tutto il signor Renzo capitano di le fantarie si voi partir e venir a la Signoria nostra : et cussi partiria ad.....nè li ha valso persuasion che voglii restar; et vien perché a niun modo voi star soto il governador, etc. Di Vicenza, di sier Faustin Bario e sier Zuan Antonio Venier syndici da terra ferma. Una longa letera;come haveano inteso esser slà messo una parte in Pregadi che dovesseno star fuora solimi fin Pasqua, dicendo non è possibele, perchè gli manca padoan e Friul etc. et che altri synici, soliti andar, stavano 8 mexi : è ben vero è mexi 4 sono fuora, ma è stali in campo di bordine di la Signoria nostra. Ha perso assa’ tempo, et per 4 cause è sta la longeza loro, perchè hanno aleso a recuperar danari e ne hanno mandalo bona summa, come apar, a li camerlengi et in campo ; sichè piacendo a la Signoria di prolongarli il tempo, andarano seguendo il suo synachà, et sperava recuperar bona summa di danari etc. Di Boma, di Vorator nostro, di 10, 12 et 15. In la prima, come il Papa havea di mal assai ; li era scoperto la febre froda e calda, qual veniva a ore 22, sichè è da dubitar assai, et zà se principiava le pratiche al papato. El Papa non obedisse li medici, è di soa voja ; tamen è di forte natura. Ha febre dopia terzana ; ha fato renovar uno monitorio et ordina-t-ion che non si eie i Papa per symonia, e benché el sia amalato, atende a la impresa di Ferara. È lelcre de Ingallerra di 20, quel Re havea intesola Liga fata, exclusis venetis. Li dispaceva assai, e ha scrito al Papa exortando l’acordo di la Signoria nostra con l’Imperador. E come lui feva grande preparatione di 40 milia persone a tempo nuovo contra Franza. Item, è sta dito la morte dii gran maestro di Rodi, et esser sta clecto in loco suo a Rodi el gran prior de Alvernia. Scrive, atende a far eh’ el Papa in questa egritudine lievi et revochi il monitorio fato a la Signoria nostra. Colonesi e Orsini sono in arme e si apropinquano a Roma. Dii dito, di 13. Scrive, il Papa andava pezo-rando, adeo, judieio medicorum, non potrà passar il tondo di la luna, che sarà a dì li), sabado. Le pratiche al papato vanno atomo. 4 cardinali sono in fama, San Zor/.i e Flisco zenoesi, Slrigonia hungaro et il nostro Grimani, il qual Grimani ne ha bona parte et è in fama, maxime sequendo la concorentia sarà de li do zenoesi. 11 duca di Urbin si aspelava in Roma ; ma non è venuto per dubito di la vita. Colonesi e Ursini in arme sono venuti propinqui a Roma. Li Conservatori hanno mandato a dir al signor Fabri- 312 zio Colona che vengi in Roma come zentilhomo romano et non con le arme. Item, in Concilio, qual è stalo a dì.....de l’instante, è stà capo il Cardinal San Zorzi, foco pontificis et hanno fato certa cossa in materia pragmatica. Scrive, esser lettere di 27 di Ingallera al Cardinal, di gran preparamenti feva il Re contra Franza, et erano zonte 14 nave carge de ar-telarie et altre cosse bellice in Scozia, venute a quello Re aziò rompi a Ingaltera in favor di Franza. Item, si ha di Franza, di 28. Come era zoulo a la corte a Bles il noslro nontio con la commissìon di l’acordo, tamen non era successo altro; e il Cardinal San Seve-rin feva ogni cossa per far l’acordo con l’Impcrador,