247 MDXll, OTTOBRE. 248 138 Sumario di una letera di Piero Spolveriti, data in campo soto Brexa, a dì 18 Octubrio, dri-zata a domino Lunardo Grasso prothono-tario. Come, a dì 16, bore 20, scrisse l’ultima soa. La sera tardi, domino Zulian di Codigliela se ne ritornò in castello di Brexa; si tien trami acordo. A di 17, nulla. Tutti li marcheschi stanno di mala voja essendo venuto qui monsignor de Rois e con il favor di spagnoli se u’è andato dentro Brexa a parlamento con francesi. Non se intende precise, ma publichamente se dice ch’el domandava la terra per nome de l’Im-perador, e ritornò, poi parlato, in campo di spagnoli. Scrive, quando l’andò a parlar al conte Alexandro Sforza, li disse dito conte: « Fate intender a li magnifici provedilori ebe siamo avisati ebe l’Imperador cerca con grandissima instanzia di haver Brexa » linde, vedendo questi andamenti, tien certissimo sia il vero e non poi esser si no malissimo per nui. Dio ce aiuti. E1 viceré aloza a Gedi, e il campo suo è lì e a quelli lochi vicini et menano le man per vituarie e altro. A dì 18. In questa malina è ritornato in campo nostro, venuto di la rocha di Brexa, domino Zulian di Codignola sopradito. È stato in secreto parlamento con li proveditori e il signor governator: quello sia non lo sa ; ma per quanto dito Zulian ha dito a frate Ipolito, che le cosse anderano bene e stia di bona voglia che anche lui bari dii bene. Dito frate Ipolito è stato quello ha roto il giazo dii parlamento; el qual questa matina si à oferto al governador, si li acade, la persona sua circha a tal parlamenti, che è apare-chiato. Soa signoria li ha risposto che non bisogna altro, perchè loro mandano questo Zulian per tali effetti; sichè si sta su queste pratiche. 13!)1' A dì 21. La matina per tempo, fo letere di campo, di proveditori generali, di 19, hore 2 di note, qual erano in zifra. El fo ditto monsignor di la Rosa, stalo in campo dii viceré a Gedi, era iterimi tornato in Brexa, e tratavàno questo acordo con francesi. Nostri etiam loro haveano le sue pratiche dentro; con molte particularità. Item, atendeano de li danari zonli a dar le page a li fanti inanellavano pagar, e haveano manda la scorta per li altri. Item, haveano auto certi danari da Bergamo, e ducati 2500 in raynes portati per li corieri. Item, che era praticità in la rocha, menata per Zulian di Codignola, fo i)La carta 138* è bianca, condutier nostro, qual era prexon in dita rocha poi la perdeda di Brexa, et era venuto in campo, e tra-tava che quel castelan voi dar la rocha a la Signoria, zoè dar obstasi etc. con altre clausole ut in litteris. Qual lete, fo sagramentà tutto il Colegio acciò tal vose non andasse atomo; ma pocho da poi per la terra se intese. Vene l’orator yspano justa il solito, dicendo che si faza tajar la testa se Brexa sarà tòlta per altri che per la Liga, tolendola per il viceré, e poi si observerà la forma di capitoli, zurando di questo assà sagra-menti. Da poi disnar,' fo audientia di la Signoria et de li savii. jDi sier Piero Landò, da Modena, fo letere di 10 da matina. Come, a quella bora 15 il Cur-zense montava a cavalo, e lui oralor nostro, per andar a Bologna, poi a Roma, dove dize starà pochi zorni etc. A dì 22 da matina per tempo, fo letere di campo di 20, hore 4. di note, in zifra, et il sum-mario era questo. Come el castelan li ha via fato intender esser conclusi li capitoli con il viceré, che monsignor di Obignì, che è in Brexa, dava la terra a Ma-xiinian Imperador, et che spagnoli li proludeva far levar il nostro campo in termine di zorni do, o voia o non voia, e si lirarà mia 12 lontan di Brexa ; e che si prométe a diti francesi darli transito per la Alemagna di andar in Pranza con le arme, cavali e soe robe. El qual castelan li ha fato intender che i non se bevano, perchè non si levando li capitoli sarano rotti, e si voi dar più presto a la Signoria; et il conte Guido Rangon è stato dentro ozi a parlar a dito castelan per tratar questo acordo, con molti coloqui, clausole etc. Et mandano letere di Vicenzo Gui-doto secretano nostro, che è con il viceré a Gedi, di 20 hore . . . Qual scrive a la Signoria e a loro proveditori di tal capitolatione fata per il viceré, e voi tuor Brexa e nome di la Liga, e altre cose ut in 13D * litteris. Item, essi proveditori scriveno i consulti fati col signor gubernalor e condutieri, qual governador non si voi levar fino la Signoria non li comandi. Item, dii venir lì uno secretarlo dii vescovo di Lodi etc. Le qual letere lede, fo dato sacramento a tutti. Fo consultato quid fendimi, e fo gran disputa-tion in Colegio, dicendo cranio traditi da’francesi, e fo terminà far ozi Pregadi per scriver in diversi luogi, e tardi fo mandà per l’oralor dii Papa e l’orator yspano conte di Chariati, qual quella mattina justa il solito non era venuto in Colegio, e dolersi