245 S1DXII, OTTOBRE. 24C ste slrele li ha dito più volte : « Olenti questi mei arzenti a li proveditori e de mi faza come pono; s’io havesse danari io li daria e di le mie page ancor che li mei soldati stentano, fazano come pono et quello li piace ». Conclude, a questi tempi fa per nui lenirlo, etc. Smnario di una letera dii dito sier Lunardo Emo, data ivi in campo, a dì 17, hore 4, ricevuta a dì 20 dito. Come ozi è venuto in campo missier Francesco primo secretario dii signor viceré, e ha dito al signor gubernator e proveditori, che eri sera monsignor di ltoxa insite di Brexa a hore 11 con questa conelu-sion : che s’il viceré voleva lassar insir li francesi, salve le persone, arme e tuta sua roba, diti francesi erano contenti darli la terra, et ch’el signor viceré havendo in observanlia quello Illustrissimo Stato et per lo amor portava a soe signorie, non voleva far nulla senza suo consiglio. Li fo risposto per il gover-nator, cussi consigliato con li proveditori e lui, con dirli soa signoria non doveva tuorli con questi modi ma ben tuorli tutti a discretion, perchè Brexa non ne poteva manchar, siehè noi Phavemo potuta haver cussi e non 1’ havemo voluta tuor, e che saria grande incargo de soa signoria, hessendo zonta con tanto pressidio, far quello che nui non havemo voluto far; e che andando tanti francesi salvi di là da’ monti, po-riano far una massa a gravissimo danno di la Liga; e che l’era ben conveniente che questi poveri exer-citi se restaurasse alquanto, et poi soa signoria avea in Pranza molto degni capitani, come era Petro Na-varo et altri, et la Signoria havea el signor Bortolo-meo d’Alviano, domino Andrea Griti, domino Za-caria Contarmi etc.: pertanto li pareva a lui che soa signoria non ne doveva far questo torlo et vergogna a la Signoria, e li proveditori subgionse a tal opinion molle raxon afermando tal sententia, tamen remetendosi a soa signoria. Dito secretario disse, do-137* vendosi atender a molte cosse, era bono expedirla presto tal impresa, perchè una morte o qualche altra cossa che non si poi veder potria disturbar le cosse nostre, e che pur volendo cussi, se dovesse aricordar qualche cossa che facilitasse di haver execution la opinion nostra. Il proveditor Capello li disse, quando sua signoria volesse venir sotto la terra e andar a la Garzeta, seria causa non solamente di farli fin e di averla per forza, con altre raxon. Conclude esso sier Lunardo, la dificultà tien non sia in questa cossa, ma spagnoli ch’è savii, dicono cussi per far li soi desegni. Ozi se solicita qui in campo el butar di le artellarie, et el morter facto è bello. Dii dito, a dì 18, hore 6 di note. Come ozi è zonto la risposta di la Signoria a quanto mandono a dir per Andrea Rosso; volesse Dio eh’ el fosse sta exequìto avanti. Item, ozi è ussito di Brexa 17 cavalli e sono andati nel campo di spagnoli, e questo è certissimo et è stati visti da persone fide degne. Sumario di Ictere di sier Nicolò Michiel pra- veditor ai Urzi nuovi, date a Quinzan, a dì 16 Octubrio, hore 2. Ricevute a dì 20 ditto. Come sempre sta in arme dì e nocte, e fa 20 mia de riviera in cavalchale ogni dì, sopra Ojo. Fa fabrichar bastioni e altri repari, e a Pontevico fa far uno ponte e uno riparo. Ozi ha fatto passar uno napolitano sul cremonese per la via di Pontevigo, el qual va per aver vituarie a li campi di la Liga; quelli di la ripa di là è stati sta note in arme, e zonto lui proveditor questa malina a Ponte Vigo, li vene uno zentilhomo milanese lì per nome dii conte Alexan-dro Sforza capitano zeneral di milanesi, dicendo l’è bon amico di la Signoria nostra, e quantunque altri che potesse e li comandasse etc. lo faria intender prima a li proveditori. Dice ozi è zonto spagnoli. Dio ce aiuti; con tanta nostra pigritia, si ne vien dano, se l’habiamo comprato a danari, nè mancha da li pro-vedadori etc. Item, mandono ozi uno trombeta a far comandamento che li portonari, soldati o altri sia chi se voja i lassino passar il Cardinal Seduuense s’il voi passar e le vituarie veriisseno in campo dii Ca-Iholico re e di la Signoria, sotto pena di la forcha. E sguizari sentendo lai crida, 4 di loro passò di qua e volse intender la crida, e letali, persuase el trombeta a passar di là di Ojo con uno altro homo da bene, e fu menato a Rebecho dal capitanio di sguizari, e visto il mandato, li fe’ bona riera e li disse sguizari esser boni amici di la Signoria nostra, e tene il mandato per mandarlo al Cardinal, e si mandò a ricomandar a lui proveditor, e cussi il capitano di Bardolan scrive. 11 capitano è a Rebecho, è di Alto Saxo. Scrive esso proveditor dubita soto questo mandato diti sguizari non volesseno passar di qua per danizarne. Item, andava tre mia lontan a l’hora predila a sopraveder certe cose, etc. E fa tutte le provision ch’el poi.