97 MDXII, SETTEMBRE, 98 beni e di altri Triulzi, et il dito Cardinal sguizaro alozoe in Milan in la caxa di Lanziloto Boromeo. In questo mexe a dì. .. gionse in questa terra Hironimo Padavin, era provedador a Raifinburg, fo preso per todeschi, è stato prexon in Lubiana mexi 29, e vene con promission di tornar di sier Andrea Trivixan el cavalier locotenente in la Patria ; et venuto in Colegio, disse alcune cosse, acleo per Cole-gio fo mandato a Goricia uno secretano, Lorenzo Trivixan venuto di Roma, era secretano di l’orator Foscari, a parlar a quelli capitani per causa di diti presoni: el qual poi ritornoe re infecta. Di Bergamo, di sier Vetor Lippomano, vidi leterc di 15, liore 15. Come in questa matina, per letere dii provedador di Crema Zivran si ha, sgui-zari ancora non sono parliti da Bagnoli vicino a Crema, ma sono per levarsi questa matina, per avisi l’ha, et se dubita che i vogliano passar el Serio. Et che il capitanio di le fantarie havia mandato lì a Bergamo 400 fanti ; et che alcuni cavali de milanesi da numero 500 erano parte passati de lì, qual andavano verso Lodi; et che sguizari sono da 3 in 4000 ; et che uno Francesco da la Porta, che è suo contestabile, ha fato intender al provedador di Bergamo, per uno suo messo, che lui va verso Trezo con fanti 300 e alcuni cavali milanesi, e che sempre quando la Signoria vorà lui, con alcuni, li basta l’animo de farge aver Cremona, et che 3000 persone rompena questi sguizari, perchè sono malissimo in bordine, et che non core troppo denari. Avisa, pareva el capitanio di le fantarie scrivesse ozi el saria li a Bergamo : hora par el non se voi partir de Crema se prima non vede 1’ exito de questi sguizari. Lì a Bergamo si mette in hordine cestoni e altre cosse per la Capella, e quando quel castelan vedarà le zente siano zonte, tien subito si renderà. Lì in la terra è da cavali 150 di stratioti, et assai di queste valle che sono venuti dentro per custodia di la terra. A dì 19 domenega, in Colegio. Vene il podestà di Chioza sier Marco Zantani per aver audientia zer-cha il contrabando trovato di zenoexi, Ferigo di Grimaldi e compagni, per le barche di la stimaria, zoè uno burchio veniva di Ferara preso a la bocha di Corbole, nel qual era 17 casse di corali e queste si poi portar, 50 baie di pani lìorenzuole di ponente a peze 4 per balla che non poi venir a Venecia, et 12 casse di pani di seda, veludi et altri pani zenoesi, che è contra le leze a condurli de qui. E ditto podestà havia fato la soa sententia e spazato per contrabando; 1) Le carte 51*, 52 e 52* sono bianche. I Diarii di M. Sanuto. — Tom. XV. li oficiali ha auto ducali 200, et lui ne havea 300 eie. perchè si risalvò a far gratia. Hor li avogadori prese in Pregadi di farlo condur qui. Questo podestà dice è soa juridilion ; vien con avochati sier Zuan Antonio Venier e Marin Querini. Hor fo rimesso ozi da poi Conseio de aldirli ; ma non fu tempo, e fu posto a doman matina in Colegio. Noto. La terra eri 14 di peste et l’altro 11 ; sichè la va pezorando, è soluin do signori sopra la sanità sier Zuan Francesco Marzello qu. sier Antonio e sier Matio Vituri qu. sier Bortolo : il terzo electo sier Andrea Malipicro non voi intrar, voi far far in loco suo perchè ha pena, e li avogadori intriga la parie. Veneno li marchadanti alexandrini, e sier Tho-maxo Venier consolo, et patroni di le galie, dicendo le galie va vuode con gran vergogna e danno di la terra, perchè non hanno cargo di ducali 10 milia, 53' che solevano esser da ducati .. . milia l’anno passato, et per questi garbugi e aver perso il viazo, la briga’ non voi mandar perchè cotimo è molto car-galo. Tamen doman è il termine, e converano partir le galie justa la parte, perchè è streta parte a parlar su mude juxta la forma di le leze. Fo leto le letere di Roma, e poi intrò i Cai di X zercha alcune letere di Roma a consultar la materia, e steteno assai. Da poi disnar, fo Gran Conseio. Fo fato gover-nador de l’intrade sier Zuan Zantani cao di X, da sier Alvixe Dolfin fo consier, in scurtinio di 8 balole, et in Gran Conseio da sier Lucha Trun. Item, do dii Consejo di X, sier Leonardo Mozenigo fo podestà a Padoa qu. Serenissimo, et sier Alvixe Grimani fo governador di l’intrade, qu. sier Bernardo. Fu posto la parte, presa in Pregadi a dì 10 di l’instante, zercha quelli nodari, scrivani, masseri et altri di oficii confirmati per la Signoria, poi la parte del 1506 in qua ut in parte : che siano elecli in loco loro, e si lazi per la Quarantia come voi la leze. Ave una non sincera, 107 di no, 1006 di la parie, fu presa. La copia è qui soto. Di campo, vene letere, 1tessendo scurtinio dentro di provedadori venerali, date soto Bre-xa, a dì 17, hore 4 di note. Come hanno, sguizari quel zorno esser levati da Bagnoli et venuti a Calzè locho di missier Jacomo Secho soto Caravazo : pon- ilo andar a Cremona et a Bergamo. Item, scriveno aspetar F artellarie rechieste per essi provedadori, polvere e li fanti che vien di Romagna et le zente è a Crema e danari per poder strenzer Brexa, e hanno fato tanto ch’el capitano di le fantarie ch’è in Crema veria in campo; ma par la Signoria vogli el vadi 7