297 MDXII, OTTOBRE. 298 A dì 22 Luio, zorno de la gloriosa Madalena. Tutti teniva in questo di el campo di la Signoria fusse atorno Brexa, e cussi credeva franzosi, perché se diceva le artellarie esser già 6 zorni a Carpenedolo, mia 18 de qui. Tamen niun effeto si vede, anzi ogni zorno sti franzosi desfa questo povero paexe e misera et dolente citade disfata e minata per mal governo loro, zoè di brexani, e al presente assa’ di loro el cognosse, e però hora si sforzano liberarsi da barbari; che si al principio havesseno voluto far cussi, non sariano in sti mili termini, e in tante tri-bulation come al presente i se trovano. A dì 25* zorno dedicado a San Jacomo, la terra è piena che certo socorso veniva a sti francesi è stà roto e frachassato e tolto le artellarie. Chi dice era el ducha di Ferara, chi el signor Federigo da Bozolo. Non si poi intender con zerteza cosa alcuna ; solo quando francesi stanno di mala voia come de preesenti i stanno, che si crede habino male nove. Poi è passato li 3 zorni elio prometevano ussir a la campagna e unirse con el soccorso a recuperar il brexan, licet homo cogitai et Deus disponit, et Deus reprobai consilium principwn. Tien, le zente di la Signoria son venute soto la tera, sia stà per esser andate contra questo socorso, e averlo roto. Si dice esser nel nostro campo el signor Frachasso e domino Antonio di Pii tra li altri. E di questo Pio essi francesi 168 proprio 1’ han dito, et essendo vera tal rota, costoro son spazadi perchè non sono sufìcienti con 2000 fanti e poco più di 150 homeni d’arme defender Brexa che circonda mia 3 e meza; poi non è da viver, e benché ne sia dii formento che hanno sachi-zato, non se po masenar, e quando ben fasse del pan, ne è pochissimo vin e vendesi a raxon di 36 ducati al caro. Etiam de acqua se stava mal, perché le fontane erano tolte. De carne pezo che pezo. È vero il castello è fornito de ogni cossa; ma non ne è dentro al presente zercha 60 homeni, e il castello a difesa voria ad minus fosseno 1000. La garzeta non vorà meno de homeni 200, le porte vorà pur esser guardate, e cussi la citadela ; sichè non essendo più de 3000 persone a difesa in Brexa, zudega, venendo il campo nostro, non se potria tenir. Qui è molti amalati di febre; ma non si trova medici per el so-speto del morbo, nè barbieri che voglia salassar. Non si trova zucharo, nè medexine, tute fo sacomanade. Questi barbari eri sachizò el monastero de San Salvador, la sagrestia, e zò che era: calexi, patene et ogni altra cossa, non li lassando una feta di pan. Cussi hanno fato a Sancto Apolonio frali di San Francesco observauti ; cussi etiam San Piero Olivier di l’hor- dine di San Zorzi d’ Alega, e uno di soi frati hanno butado zoso de un pozuol alto et è morto. Turchi non faria pezo, e le zente di quel che si chiama Cristianissimo, fanno tal cosse e vengono comportate. Dio è justo e comporta sto crudeltade, non per altro che per li peccadi comessi. Tante done che era ne li monasteri con li fioleti son stà cazade fuora di la terra, che l’è una compassion vederle andar pian-zando. Roma da’ goti fu crudelmente desfata ; ma (ulti quelli che se trovarono ne li (empii, per rive-rentia de Dio forono salvi e inlacti, e questi francesi et zente barbare usano tante enorme crudeltà e sacrilegii, non guardando nè a Dio nè a sancii. Scrive, è sta dito in la caxa di Gambari, l’impe-rator havea mandalo a dir a questi francesi che sq vogliano tenir, e quando non possano che se rendano a essi Gambari. Tien non sia il vero; ma loro lievano ste zanze per non star soto il dominio di la Signoria nostra. Vedono questa terra asediata senza speranza di socorso, la peste e la fame e poche zente a defcnderla, tamen, tanta è la mala volontà de alcuni, che vano dicendo per la terra mai 168 ' venitiani haverà Brexa. Quesli ribaldi nemici de se slessi e dii ben viver sono tanto apassionati, che vo-leno el diavolo sia bianco e li angeli negri a l’indiana, che per esser negri depengono li angeli negri ; meritano ogni mal. A dì 26. Tute le zente sono in la terra, con ma-zor forzo che habiano fato, cavali e pedoni sono andati per sachizar la vai, de Navi, dove è assa’ bone ville, e comenzano a venir con butini in Brexa. 11 nostro campo stà a Rovaio a gratarsi la panza, e lassa desfar el paexe con diminution de la reputation sua e cressimento di gloria a sti poltroni inimici di Dio. Ogniun biastema li nostri che non socora li poveri servilori di San Marco, hessendo cussi vicini, e se disperano e se abandonano loro medemi. Lui che è allieto, convien confortar questi allieti. Scrive, lui non ha vino et non se ne trova; vai 36 et 40 ducati el caro. Ritornò questi barbari di depredar vai de Navi, con botini di farine, vin e allro e con presoni, quali non potendo pagar la taglia che i domandano, li apicano et amazano crudelmente senza alcuna pietà ; niun ardisse a dirli i fanno mal. El castelan dimostra tal crudeltà spiazerli, dicendo per queste crudeltà Dio manda le cosse dii suo Re roverse, e dubita di pezo. A dì 27 Luio. È stà dito le zente dii Papa da Pia-senza esser venute a Cremona per dover venir in brexana a unirse con queste altre zente, e venir a P impresa di questa terra. Francesi dice questo.