409 MDXII, DICEMBRE. 410 drea Contarini capitano di Po, che è a Chioza, vengi a disarmar, e cussi le barche longe e i brigantini, restando sohm la fusta, patron Luca Bon, et altre barche longe. Ave 2 di no, e fu presa. È da saper, questa malina l’orator yspano conio di Ghariati vene in Colegio, dicendo aver aviso da Saragosa che francesi erano assediali da spagnoli in certo loco. Iteni, disse ch’el pregava la Signoria come bon italiano non coresse a furia in far apun-tamento con Franza e meter Italia un’ altra volta in preda in man de’ barbari, el se iudusiasse la venula dii Stafileo, qual veria con altra commissione, et po-tria seguir un bon acordo, perch’el suo Re ha bon animo verso la Signoria nostra. Poi disse ha aviso dal viceré, missier Zuan Jacomo Triulzi é con 500 lanze francese a li confini di Novara, et che spagnoli stanno con pericolo ; però si fasi provisione. Il Principe li rispose a tuto ben, et che non steva a nui a far re-trar missier Zuan. 231 Da Milan, di Caroldo, fo letere. Come di novo erano intrati francesi in Novara, sichè hanno la roca et la terra in suo poter ; et altre particularità ut in litteris. Et che milanesi indifferenter il populo desiderano francesi, perchè soto di loro il danaro coreva, et poi non pagavano come pagano hora, e vedeno il suo Duca non stabele in stado, et si voi mantenir con li danari de’ milanesi. Ben è vero che sono alcuni de’ citadini primari quali per niun modo voleno aldir francesi. Item, coloqui auli col Cardinal Sedunense. Poi fo mandato fuora li secretari di Pregadi, et leto le letere di sier Andrea Griti procurator, che è prexon in Franza. date a la corte a Bles. (1) Di Tirsi nuovi, di sier Nicolò MicJiiel prò-veditor, vidi letere di 15. Come a dì 8 zonse lì Farfarello con cavali 17, con li danari la Signoria manda a Crema. Lo fe’ acompagnar a li balestrieri. Poi a dì 11 zonse lì sier Alexandro Donado con danari, etiam lo mandò acompagnar e tutti introno in Crema. Eri si partì de lì per campo numero 50 homeni d’arme di la compagnia dii signor capitano di le fantarie, ricomandate al contino di Martinengo. E Alexandro Donado e Farfarello insieme si parlino ozi, e domali aspeta il resto di la compagnia e li avierà in . campo. E lì è forzo etiam mandar Zorzi da Nona con li corvali, perchè cussi ha scrilo il proveditor si mandi. Domino Vicenzo Guidoto, l’altro ieri, vene lì con molti comisarii spagnoli. 11 viceré ha statuito dii (1) Qui c’ è uno spazio bianco. brexan si mandi 500 some di formento, che è slera 1000 di venitiani, in el castello di Brexa.da esser pagato a chi resterà el castello, e ha mandà di orzi 70 some. A li Martinengi toeano some 50; lo qual some le manderano per luto doman. Et veneno zoso di Pregadi a bore 3 di note molto 231 * taciturni et con la boca serata ; ma tulti aliegri e di bona voja. È in nimicitia con il Papa per quanto si poteva cognoscer, et fono fate le letere con la com-mission, come credo, a sier Andrea Grili, di concluder con Franza ; et spazato la matina quel Troylo el qual, poi che Té venuto, è stato ascoso in caxa del ca-pitanio del Consejo di X, et partì la matina a dì ... Etiam per un altra via fo expedicto l’altro messo. A dì 9 domenega non fo letere. Vene in Colegio l’orator yspano con nove fantasie; pur poco li valeva. Da poi disnar, fo Conseio. Fu fato eletion di loco tenente a Udene et niun non passò, e fato altre 8 voxe, ita che a hore V* di note si vene zoso, et fo .....di balote con candele contra la forma di leze. Fu posto certa grafia di uno.....da Conejan, qual per soi bene meriti in questa presente guerra dimanda di gratia la cavalaria di Conejan per tre re-zimenti ; et fo presa per i consieri, Cai di XL e tufi li XL, et balolata do volte non fo presa ; voi i cinque sexti. Di Constantinopoli, di sier Lunardo Zusti-nian baylo, fo letere di 20 Novembrio. Come il Signor ch’era in Angoli, si diceva veniva in Bursa et a star l’invernata a Constantinopoli, e li bassà e altri havea mandato a preparar in Constantinopoli per ritornar etc., e altre particularità, come dirò, lete se-rano in Pregadi. Di campo, fo letere. Dimandano danari, et quelle zente vociferano; e altri avisi, nulla da conto. Da Constantinopoli. Come ho scrito, è questo aviso, che ivi ne muor da 300 al dì da peste. Esso baylo e marchadanti è reduto di fuora di la terra. Item, come principiavano a zonzer asapi, janizari e altri dii campo, quali diceano il Signor veria in Costantinopoli. Item, come il fratello Aclimat bassà era andato verso Alepo. Item, havendo inteso che hongari haveano fato certi danni, era stà mandato zente a T incontro verso T Hongaria. Di Roma veneno do cor ieri, che per il tempo 232 non haveano potuto venir, con letere di Vorator nostro Foscari, di 5, 6, 7 fin 14, qual fono lede con li savii, et il sumario è questo. Come, a dì 5 partì il Curzense per Lombardia, fa la volta di Siena e Fiorenza, e con lui è andato sier Piero Landò ora-tor nostro ; et a dì 0 partì il Stafileo episcopo di Si-