99 MDXII, SETTEMBRE. 100 altrove. Si scusano voriano ultimar Brcxa una volta, perchè la Capella è di pocha importanza. Item, hanno letere dii provedador di Salò, qual li avisa fin 3 zorni todeschi erano per intrar in Peschiera, di volontà di francesi, linde, essi provedadori hanno mandato Babin di Naldo contra le fantarie soe vie-neno di Romagna e doman dieno esser qui in cam -po, con ordine vadi poi con dite fantarie a la volta di Peschiera insieme con sier Sigismondo di Cavalli proveditor esecutor, che è lì a Dexenzano con alcuni cavali lizieri, et vedino de intrar in Peschiera. Item, hanno spazà il conte Francesco Rangon con la soa compagnia di cavali lizieri ai Urzi nuovi a sier Nicolò Michiel provedador, acciò el meni qui in campo el liol di monsignor di Durazo che è obstazo lì, acciò el sia in loco securo, perchè sguizari vano alor-no e voriano aver essi francesi per le man ; et hanno fatto intender al padre, è nel castel di Crema, ch’el vogli redursi in loco securo o a Vizenza over a Ve-necia ; ma questi francesi amano tanto li soi cavali e li voriano condur in Franza. 54 Di Bergamo, di sier Vetor Lippomano, vidi do letere di 16, hore 20, 21, date in Bergamo. Come ozi aspetavano de lì Benedetto Crivello e fanti 400 e do altri contestabeli con 000 altri fanti; sichè saranno 1000, et hotneni d’arme 100, che di Crema il capitano di le fantarie mandano lì. Et il provedador Mosto ha scrito restino a Roman et Martinengo a li alozamenti, che per tuor la Capella non bisogna zente d’arme. Et ha, per letere dii vescovo di Pa-renzo, el capitano predicto sarà ozi lì ; el qual alozerà in la sua caxa. Scrive, lì in la terra è solimi stratioli e homini di queste valle da 1500; sichè venendo queste altre zente saria gran spexa de lì. Hanno sguizari esser a Bagnol, ma una parte va per il paese. Dii ditto, di 17, hore 15. Come hanno letere di Crema dii capitano di le fantarie di questa matina, che sguizari fevano far le spianade e voler venir verso Martinengo, e che lui farà secondo quello che loro farano, e lui venirà driedo. El Cardinal è venuto a Lodi : se dize che zonse altri sguizari, ma non si sa certo. Item, scrive è zonto lì a Bergamo fanti 400 dii capitano di le fantarie, come scrisse, et vi è homeni de le valle 1400, et stratioti cavalli 260, e aspettano le zente di Crema ; ma milanesi fanno tutto sto mal. De lì non hanno paura. 11 capitano di Crema scrive voi mandar le artellarie e venir a tuor la Capella ; ma non farà nulla se prima non vede quello farà li sguizari. Item, il provedador Mosto alcuni cittadini di Bergamo francesi manda via, parte in campo e parte a Vcnecia; sichè si fa tutte provisioni necessarie per slar securi. Item, è letere di Zuan Piero Stella, è apresso sguizari. Scrive che dovea zonzer luni pasato a dì... a Cuora, e li sguizari voleano far una dieta in ditto locho. Et compito Gran Consejo, il Principe con la Signoria, Cai di X et li savii si reduseno in cheba a lezer lettere di campo e consultar, mandati fuora quelli non intrano nel Conseio di X. Et sopra vene letere di Roma di 15 di l’orator noslro. 11 sumario scriverò avanti. Et di sier Marin Zorzi el dotor, orator nostro apresso il ducha de Urbin, date a Lugo. Come, havendo auto gran doia di gramola, et inteso di l’armata nostra zonta, et più de li fanti voi far la Signoria in aiuto dii Papa, si levò di leto e andò a trovar il signor Ducha, era hore 6 di note, et li conferì il tulio, e la banda di artellarie, ita che rimase salisfato, e solieita sia mandà presto etc. In questa matina, fo in Colegio sier Piero Balbi venuto podestà e capitano di Cao d’Istria, e rcferì breve di quelle cosse, perchè era tempo di lezer letere venute. Fo laudato de more: era vestilo di scarlato. A dì 20 la matina. Prima la terra fo di morbo numero 17 eri, tra morti e mandati in Lazzareto. Fono leete le letere di Boma, con li Cai di X alcune et poi quelle drizate a la Signoria. Come il Papa era alquanto turbato per l’armala, perchè il duclia di Urbin li havia scrito la non era zonta etc. Et il Papa cegna voler vegnir in persona a dita impresa. Item, ha dato licenlia al signor Prospero Cotona ch’el vengi con le zente a unirse con spagnoli: el qual Prospero con le zente erano a Riete e Terni, danno fama esser homeni d’arme 300 et 300 cavalli lizieri etc. Item, il Papa par habi parlato a l’orator nostro saria bon far l’acordo con l’Impe-rador, e si habi Brexa, Bergamo et Crema etc. Item, è zonta la nova di l’acquisto di Crema; e allre particularità, come più diffuse dirò di soto. Di Fiorenza, fo letere di Vicemo Guidoto secretano di 14 et in Piero di Bibiena dii Cardinal Medici, de 16. Scrive il suo intrar in Fiorenza honoratamente, et meterano novo governo tutto a benefìcio de la sanctissima Liga el di questo Stato, sicome per la copia di la dita letera qui soto scrita se intenderà.