399 NlDXII, DICEMBRE. 400 che debbi dirli questo non è lempo di partirsi lassando l’exercito nostro senza governo, maxime dovendo venir il reverendissimo Curzense in campo di spagnoli qual è in brexana alozato e parte vicino a loro ; perù soa signoria voi restar, con altre parole ut in litteris. A l’incontro, sier Gasparo Malipiero e sier Marin Zorzi dotor, savii di terra ferma, voi sia scripto che senio contenti el vadi el ritorni presto, lasando la sua compagnia tutta in campo, etc. Et sopra questo lo gran disputatone. Parlò primo ditto sier Gasparo Malipiero, li rispose sier Piero Balbi, poi parlò sier Marin Zorzi el dotor, li rispose sier Alvise da Moliti, poi parlò sier Domenego Trivixan cavalier procurator, li rispose sier Antonio Zustinian el dotor, e poi sier Luclia Trun, fo Gao di X, qual voleva che......et cargo li consieri che doveano metter questa soa opinion al Consejo. Li rispose sier Francesco Bragadin el consier in soa excusation cli’el non sentiva in niun di altri consieri, poi parlò sier Antonio Condolmer fo savio a terra ferma, et ultimo sier Ferigo di llenier, è proveditor sora le camere, qual fe’ bona renga et.....Or andò le do parte di savii, mancava G balote, fo rimesso a doman et sagramcntà el Consejo, et veneno zoso a bore 4 di noie con grandissimo vento et fortuna, nè si poteva andar per barella per el gran vento. 225* A di 12 domenega. Benché si dovea far Pregadi per expedir la materia di eri, fo* ordina Gran Consejo e reduto ii Colegio, etiam ordinò far Pregadi poi Consejo, e questo per non dar murniurar a la terra. Et fo in questa notte grandissima fortuna e vento di buora e grandissimo fredo, adeo non si poteva andar per barella, et non fo in Colegio alcuna letera nè altro di novo. Da poi disnar, fo Gran Consejo. Eramo da 1200, pochi; fu fato eletion luogotenente a Udene, tolti 4, niun non passò, fo meglio sier Francesco Orio l’avo-gador, ma ... balote mancava a passar, e sier Zuan Arseni Foscarini, fo avogador, fu tolto, ave 196 de sì el 95G di no. Et fu fatto altre 7 voxe; e poi compito, restò il Consejo di Pregadi, et non fo leto alcuna letera, perchè non vi era. Fu posto, per li savii tutti, excepto sier Marco Bolani et sier Zorzi Corner non erano, una letera al proveditor Capello che, atento il signor governador ne habi iato richieder licentia di andar fino a Perosa e poi ritornar etc. : che con il Senato nostro lo per-suademo voglii restar, perchè, andando, saria la mina di le cosse nostre dii campo in questi moti presenti; con altre parole lo voji persuader a voler restar etc. Sier Zacaria Dolfin savio dii Consejo volse la letera con questa zonta : che s’il fosse renitente in voler andar, se li dica la Signoria li manderà il primo homo di Colegio a parlarli, et ex mine sia preso : che zonta la risposta si fazi tal elelione. Bor, senza altra dispulation, andò le parte, et fo presa quella di savii di largo, et il Dolfin ave 42, e fo licentià presto il Pregadi et comandà grandissima credenza. La qual letera non potò andar si non la matina sequeute, per raxon di le gran jaxe erano per li canali el fino a Liza Fusina, et è vento grandissimo. A dì 13, fo Santa Lucia. Veneletere di campo, di 11, hore 3 di note, dii proveditor Capello da Ronchi. Nulla da conto, zercha danari per pagar quelle zente, quale vociferavano. Item, mandavano letere aute dal Guidoto drizate a la Signoria et a li Cai di X. Item, aspeta doman li synici in campo, quali è zonti a Cologna. Dii Guidoto, da Sonzìn, dì .... Coloqui auti col marchese de la Padula zerca questa Liga fotta a Roma e altre partieularità, e par spagnoli non dara-no Brexa a l’Imperador senza avisi del Re suo; ita che fono bone letere.ibernile fo letere dii dito Guidoto, drizate al Consejo di X, qual fo lete con i Cai, e di queste lete in Colegio fo dà sacramento a tutti di taser. Da poi disnar, fo Colegio di savii ad consulen-dum, e fo gran fredo. Non voglio restar di scriver, come in questi zor-ni a dì .. . morite al suo monasterio di Santa Maria di Gratia fra’ Mausueto di Brexa, molto famoso in questa cità, di primi di questa religione, qual se im-pazava in le cosse di Stato et altre di la terra : morite in .. . zorni, da ponta. A dì 14, la matina non fo letere alcune. Et sier Lunardo Emo, venuto proveditor executor di campo, referì zercha il campo molte partieularità, e il poco governo, cargando il proveditor Capello, e come si buia via li danari; et altre cosse che fono acete al Colegio audirle, e voleno el referissa in Pregadi. Da poi disnar, fo Consejo di X simplice,per far, justa la parte presa in Consejo di X con la zonta, 10 zentilhomeni di zonta sopra li carzeradi, non potendo esser eleeti niun procurator, niun di Colegio, ni altri liabino ofìcio che scnodi li danari di la Signoria nostra ; et cussi fono electi. Li quali sarano notadi qui avanti. Et veneno zoso a hore 23, et il Colegio di savii si redusseno ad consulendum.