115 MDXIT, SETTEMBRE. 11C rum erano ussiti di Verona, et che dito orator ha instato con il Curzense di dar il passo a le artellarie; qual li ha dito non se impaza de questo ma ha bordine del vescovo di Trento, e che saria bon far l’acor-do con l’Imperador e seguiria molti beni. Item l’o-rator parlò al vescovo di Trento, qual dice voi sia satisfato li soi fanti prima, e altri coloquii ut intit-teris, et più difuso scriverò di solo. Da poi disnar, fo ordinato far il Colegio di le aque per far uno presidente in luogo di sicr Iliro-nimo Duodo intra consier, et 4 di Colegio che man-cha. Et fu facto sier Marco Antonio Loredan, fo cao di X, qual era del Colegio predilo, fu solo sicr Carlo Contarmi fo provedador al sai qu. sier Balista, et fo bello che sier Marco Antonio Loredan cazè di Pre-gadi et in Gran Consejo, et per Colegio è sta elccto in locho, et al dispclo del Gran Consejo intrarà in Pregadi per do anni. E cossi fece sier Antonio Con-dolrner; si voria proveder e questo: fo praticha fata acciò el vadi in Pregadi, che per altra via non poteva andar. Etiam feno 4 di Colegio predito, sier Carlo Contarini fo provedador al sai, sier Valerio Valier fo provedador a le biave qu. sier Antonio, sicr Domenego Pixani è di Pregadi qu. sier Zuane et sier Nicolò da Pexaro fo governador. Et disciolto dito Colegio, restò li savii suso a consultar di risponder a le letere di 15, et acciò tutto se intendi, qui noterò il Colegio sopra le acque. Deputati al Colegio sopra le aque. Sier Antonio Condolmer \ Sier Lorenzo Capelo qu. sier Michiel ! presidenti. Sier Marco Antonio Loredan ) Sier Michiel Salomon qu. sier Nicolò. Sier Michiel da Leze qu. sier Donado. Sier Alvixe di Prioli qu. sier Piero procurator. Sier Zuan Zorzi qu. sier Jacomo. Sier Andrea Foscarini qu. sier Bernardo. Sier Alvixe Marzelo qu. sier Jacomo. Sier Thomà Lion qu. sier Filippo, non era. Sier Bernardo Donato qu. sier Piero. Sier Antonio Bon qu. sier Nicolò. Sier Andrea Magno qu. sier Stefano. Sier Piero Balbi qu. sier Benedeto. * In questa reatina, in Quarantia criminal fo expe-dili quelli zentilhomeni Bondimieri fu preso di rete-nir, et si apresentono, per aver ferito e salta la zer-cha e fato certi oltrazi a uno caleger in la contra’ di San Polo, et li menò sier Marin Morexini avogador et li difese sier Zuan Antonio Venier avoehato. Andò prima di procieder contra alcuni absenli che ferite con effeto, e preso fu che banditi l'usseno di terre et luogi di la Signoria, e venendo li sia taià la testa ut in parte. Quelli do zoveni Bondimieri, videlicet sier Francesco qu. sier Bernardo et sier Agusiin qu. sier Francesco fono asolti. Sier Nicolò Bondimier di sier Andrea posto prozieder, 20 de sì et 10 di no, et poi posto più parte, fo preso questa che ’1 dito stia et compia mexi 6 in prexon, e sia bandito di officii et benelicii per do anni: et fu presa. In questa matina, essendo sta terminato per il Colegio di mandar danari in campo, fo mandato ducati 5000 a Vizenza. A dì 24 la matina, intesi per via di merchi de li zoielieri, come a Pexaro, luni fo 20, morite il reverendo domino Michiel Claudio tragurino episcopo di Monopoli, era legato et comissario pontificio de lì, da febre, et marti a dì. . . dito fo sepulto ho-norifice lì. Vene il podestà di Chioza, et portò una lettera auta dal suo canzelier, qual li manda una letera li scrive il vescovo di Ancona di 11. Come P ha inteso el ducha di Ferara trovarsi a Villanova in l’Apruzo, e dovea montar in una barcha picola e venir a terra via, e intrar in le boche di Po e andar a Ferara; per tanto si usi diligentia di averlo in le man. Item, li scrive zereha le barche armate. Poi dito podestà solicitò la risposta dii contrabando, qual li avogadori li havea fato un eomanda-mento in pena di ducati 600 mandasse di qui ju-sta la parte di Pregadi, al qual rispose in scritura le raxon disse l’altro zorno a la Signoria etc. Hor il Principe li disse andasse al suo rezimento, perchè voleano il contrabando per esser cosse devedate fusse preso, e lui aria la so parte di pani, etc. Noto. Li marchadanti de chi è il conlrabando, voria averlo indrio e prestar a la Signoria ducati 3000, et star che el podestà di Chioza lo judichasse, zoé Ferigo Gri-maldo e compagni. Vene sier Francesco Capello el cavalier nominato di sopra, tornato, qual andava or in Ingaltera, et fo rimesso la sua relatione a farla ozi in Pregadi; et era vestilo di paoaazo et becho rosso, con alcuni soi parenti in compagnia, ma pochi. Vene P oralor yspano, et disse aver letere, come il viceré era zonto con lo exereito su quel di Bologna e veniva di longo verso la Lombardia, et altre particularità. Vene Zuan Gobo corier questa note, con letere di Zuan Piero Stella è secretano nostro a’ sguizari,