MDXII, DICEMBRE. 440 tato bono piacere del tuo eor: et conservati et li tui (ioli da ogni malo de li visibili et invisibili inimici, et per molli anni vivifichi voi pacificamente con li (ìlioli et amici, amen. Cognosi, signor missier Donato, che le tue liltere son pervenute a la mia man, el primo et el secondo, che ha portalo el mio comparo Vanes. Molto et vehe-menter ringratio la vostra magnificentissima signoria che hai dimostrato tanta Immanità et benignità al mio compare Vanes, et noi non havomo altro guidernone salvo la beneditione et la indulgentia et la remissione del nostro Signore Jesu Cristo, che ha dato a noi pecatori et indignissimi servi de Jesu Cristo, el sempre pregamo POmnipotente et Omni-tenente Dio che a te darà la sua beneditione et misericordia et la indulgentia et remissione et longitudine de la vita sempiternalmente: amen. Time, carissimo filiolo, cognossi ch’io ho legiuto le lue letere che hai piazer di saper li fati del Soffi, et perche io non sapeva li sui fati, non ho dato resposta a la vostra signoria; ma al presente, venuti li nostri Armeni che son andati in aqua de le .... , io ho chiamato per industria uno homo de quelli et ho dimandato et cerchato per veritale ógni fati de Soffi, et al presente scriverò veritamente quello che io ho udito, zioè cussi : Del signor do Chiagatai et la sua mililia che sono chiamati jachipachilie, è venuto con gran forza in Chiraz grande cilà dii Soffi per torla, mule il Soffi ha eognosuto menlre che era la sua milicia sopra Clatmuno apto loco, et se levò velocemente con la sua infinita milicia el in pochi giorni è pervenuto in Chiraz et velociter fu fato la bataglia, et el Soffi vencè el signor del Chiagatai et pi-gliolo vivo, et ha faclo con lui el pacto de la pace, et baio casato andar ne la sua signoria. Et converso, el Soffi, da Chiraz è venuto in Gozaldaro loco a dimorar la milicia. A voltar di uno anno o circha, el signor de Chiagatai ha disfaclo el pacto che havea facto col Soffi, ed anche con molta forza revenuto in Chiraz, et anche è andato Soffi sopra lui con gran forzia, et halo superchiato et taglioli la testa et hala mandato in Constantinopoli. l'ino qua io credo che tu l’hai udito. Unde il Soffi ha chiamato 247 * li fioli del signor de Chiagatai et disse a loro : « El vostro patre à desfato el mio palo ch’io ho fato con lui, et per questo è intravenuto a lui quello che havete veduto ; ma se voi sarete obedienti a nui, anche fa rovi signori ne lo regno del vostro padre. » Et quelli dissono: «Pregiamose che solamente vivemoin presentia de la vostra magnificentia. » Comandò Soffi . ... et è andato con la sua militia et ha tolto molle citade del termene de Corasam, et hanno pervenuti in uno teribello fiume ; et rechiamato el Soffi li filioli del sopradicto signor et diseli : Seto voi» contenti a quello che a voi dirò? » Et quelli adoratilo et disseno: « Noi semo el tuo servo » Et disse Soffi : « Perchè vai sete doli de un gran signor, non mi piaze a perder voi ; ma solo volio che fate obedientia et che portate el mio segno, la rosa et zala scufia, et lasserove andar via ne la vostra signoria, con questo accordamento, che fina a questo fiume sarà la mia signoria et dal fiume in su sarà la vostra. » Et son facli contenti et sconjuroli per lo so Dio et lasolli andar via. Et el Soffi ha segnorizato le citade del Corasam fino sopra el ditto fiume ; et à posto li soi homeni in sopradite citade, et quelli per la sua mililia desesse in Golzadura; ma li filioli del sopra-dilto signor de Chiagatai son andati fin a la cita regale del suo padre, zoè Samargent, et son ben con-firmati in loco del suo patre, et li homeni del Samargent hanno fato grande festa et letitia per conferma-tion del suo regno. Molti giorni da poi, ha udito el barba de li filioli del Re che herano venuti li filioli de la sua sorda, el qual era uno di nove Re sultani che feniano la parte aquilone del mondo, che li Turchi chiamano Duchuschan, come sa la vostra magnificentia, è venuto per veder li filioli de la sorela et vedelli che hanno portato el segno del Soffi, ha corociato molto sopra loro et disse: « 0 insensali homeni, il perchè havete lassato el Dio vivo et havete fato obe-dientia a uno chano che non è turcho et non è crip-stiano ma siè contrario a Dio ? » Respoxeno li fioli dii Re al barba suo et disseno : « 0 signor barba, quello che habiamo fato, per la paura habiamo falò. » El cussi son concordali li filioli dii re de Chiagatai et el suo barba che xè uno di novi sultani, come io ho dito, che con infinita moltitudine et con gran furia son venuti in Chorasan, et hanno tolte le sue citade et hanno amazati molti homeni de la parte del Soffi, et mandarono a Soffi che debano commetere gran bataglia. Al presente, Soffi aparechia et congrega una copiosa moltitudine per combaler con loro, et da qui avanti quel che se farà anche scriverò. Fina questo loco et tempo, ho udito per certo, et ho scrito a la vostra signoria. El humilissimo episcopo de li Armeni minimo servitor de la vostra signoria, scrito ai sedese de Novembre mexe milesimo cinquecento dodese de Cripsto Signor nostro. Pax in gratta Domini nostri Jesu Cristi sia sempre con voi, amen.