109 MDX1I, SETTEMBRE. 110 con la zonla in Qunrantia civil, et steteno alquanto su certa materia. Noto. Se intese per lettere di 18 di Ferara di sier Valerio Marcello, fo retor a lluigo, è prexon de lì in castello, scrite a sier Piero suo fratello : come sperava diman esser cavato di castello, e fin 6 zorni ve-ria a Venecia. È da saper, Zuan Alberto di la Pigna mandò a dimandar salvo conduto di venir a la Signoria a parlar da parte dii Cardinal, e parse al Colegio con li Cai di X, de non li dar salvoconduto niun, per causa il Papa non l’habi a male. Fo armato ozi 15 barche a homeni C per barcha, di San Nicolò e altre contrade, et mandate a Ravena al capitano di Po. CO A dì 21, fo San Mathio. La malina fo le ter e di campo, di provedadori generali, date soto Bre-xa, a dì 19, hore 3 di note. Come, per teiere dii Caroldo da Milan, ha inteso la pessima volontà dii Cardinal Sedunense e de milanesi contra il stato di la Signoria nostra ; minazano aspetar bon numero de’ sguizari che dieno venir a unirse con questi; etiam spagnoli dieno passar di qua di Po, e venir contra de nui. Item, essi provedadori hanno uno aviso, per aldìta, che le nostre artellarie, aspetavano venisse, non vien de longo: mule in questa sera ebeno letere di sier Sigismondo di Cavali, il quale andò contra esse arlellarie per farli la scorta, quelle esser ritornate di la di 1’ Adexe, e questo per esser venuto hordine di Verona dii vescovo di Trento che le non passassenoet quelli conseieri cesarei, quali hanno protestà non voler darli il passo senza loro licentia : le qual havevano scoria 25 homeni d’arme et più di cavalli 100 lizieri : per la qual cossa questa matina a l’alba essi provedadori mandoe contra il conte Guido llangon con la soa compagnia de homeni d’arme e compagnie tre de balestrieri a cavallo con hordine debano far passar ditte artellarie omnino, vo-glino o no, e hanno scrito a Verona a l’orator Landò di questo, dal qual hanno auto risposla non aver potuto operar, per raxon babbi dito, che ’1 Curzense et quelli altri lassino passar ditte arlellarie, e voi prima risposta da Verona. Scriveno in questa matina zonse a Cremona 15 burchi cargi de sguizari. Tien sieno quelli vanno a servicii dii Papa. E1 Cardinal Sedunense dovea inlrar in questa sera in dita terra. Scrive ozi il fiol di monsignor di Durazo, con sier Nicolò Michiel provedador ai Urzi nuovi, ha disnato con lui proveditor Capelo ; verano a Vicenza, et il padre che è in castel di Crema è risolto voler andar per via di Zenoa over Pisa, et aspeta il salvo conduto di Roma, et manderà parte dei soi francesi a star lì a Urzi novi. Item, hanno scrito ozi a Crema al capitano de le fantarie che legni quel numero li par di zente d’arme li e il resto debi mandar in campo subito. Item, li fanti mandati a far in Romagna hanno cominziato a zonzer in campo; ma loro provedadori non hanno danari da darli, però si provedi, et se ne mandi, et protestano ete. Di Brexa la pralicha hanno è per letere drizate ai Cai dii Consiglio di X. Di Milan, dii Caroldo, fo leto cri in Frega-di soe letere di 18. Dii mal animo de quelli Cardinal et vescovo di Lodi etc. Di Bergamo, di sier Y.etor Lìppomano, vidi co* letere, di 18 et 19. Come da 800 sguizari et milanesi 300 sono soto Trezo, et a dì 18 lì a Bergamo hanno sentito bombardar; ma queste zente è poche, tien non haverano. Sguizari è in Geradada alozati, vano a la volta di Cremona, e il Cardinal è zonto a Pizigeton, va in Cremona. De lì se dize milanesi vo-leno venir con sguizari a meter le terre tien la Signoria a sacho; hanno posto un laion a Milan, ma tien stenlerano a scuoderla. Item, il capitano di le fantarie sarà doman li. Di Crema, di sier Zuan Vi turi provedador, vidi letere di... . Come sguizari erano levati ozi da Caravazo, venuti a Sonzin mia 7 di Crema, vanno a la volta di Cremona. Item, che il capitano di le fantarie ha Irato dii castelo tutte le artellarie di man de francesi per asecurarsi, con dir voleno andar a tuor la Capella di Bergamo. Etiam ha persuaso monsignor di Durazo a partirsi, e andar in locho più seeuro, perchè questi sguizari lì vanno torniando ; el qual è sta contento et verà ai Urzi si sguizari non li impedirà la strada, et per dubito loro è restato che zà saria partito. Aspeta con desiderio il salvo condulo di Roma per poter andar a Zenoa over Pisa, e lì imbarcharsi con li soi cavali e robe. Fo scrito, per Colegio, questa matina in corlo una letera, et dolersi ne vien denegato il transito di le artelarie dal Curzense, et è contra i capitoli di le trieve eie. Da poi disnar, fo Gran Cpnsejo. Fu posto certa gratia, prima atento li boni meriti de uno....... .....cioè P abi la canzelaria di Zara dii conte per do rezimenli. Ave 107 di no, 706 de si e fu presa. Fu fato eletion di conte a Zara, e rimase sier Zuan Minoto è di Pregadi, qu. sier Jacomo, dopio, da sier Antonio Sanudo fo ai X savii, qu. sier Leonardo, che io fui in electione e lo tulsi. Fu posto etiam altra gratia di dar a uno dii Do-