473 oplirao fine se deducesse a tuia la tera sì de nobeli come popular, et maxime de dicti 24 compositori electi e decisori de pace, habiamo fato salvoconduto ad alcuni banditi de qui, pacificati (amen con li offesi di posser star de qui, ad beneplacitum Subii -mitatis Vestrce; il che per le presente occurentie et necessità di supra fato habiamo, eh opro mine non potevamo altramente fare, volendo far seguisse dito assetto e pace. La Serenità Vostra sopra ziò comanderà e disponerà come a quella meglio parerà expediente, che nui ad ogni suo parer se remet-temo. Ben reverentemente questo dirò concludendo a la Sublimità Vostra, che ancor le cosse predi-cle siano cussi impetuose seguite, come è dito di sopra, credo, quando seguite non fosseno, non so quando la terra si pacificava, e in effecto per dite severissime discordie stava in pericolo non vulgar, ita che, per non esser obedientia, nè unione, el rezi-mento posto de lì per la Celsitudine Vostra si poteva reputar vano; et bora quella puoi riputare haver questa tera conquistala. Che del lutto al Sommo Idio sia laude infinite, che ancor eh’ el prefato magnifico proveditor se habia cordialmente con ziò afatichato, per il che apresso la Sublimità Vostra ne merita co-mendalione, et ancor che io più volte exposto la propria vita habia a manifesti pericoli con tulli gli spiriti procurando (al pace, nulla era senza lo aiucto del nostro Signor Idio, mirabilitcr a queste cosse infuso. Il qual mediante, spero assai ben resterà aquie-lada la terra. Se tamen succederà altro degno de notitia, la Serenità Vostra per mie lettere ne sarà uvisata. Cujus vie semper humiliter commendo. Data; Antivari, die 5 Decembris 1512. E. Cels. Vest. servitor devotissimus f Andreas Capello Potestas Antivari. 2G7 Pi sier Nicolò Michiel proveditor in brexa-na, date ai Urti Nuovi, fo letere di 8 Zener. Come avisò per avanti esser stato a Ponte Vico et pagato 168 fanti di HironimoFateinanziconteslabele, e lo' lauda haver fortifichato quel loco. Aspeta li 40 sciopetieri di campo et 10 archibusi; ha inteso li lo-droneschi non averli lassali passar.L’altro zorno, zon- • se lì Antonio di Piera Santa contestabile con 122 fanti, vano a Crema, qual è passato lieet il marchese 1) La carta 266* è bianca. 474 di Manloa li devedò il passo, e cussi eri lo espedì per Crema. Rechieslo dal signor capitano di le fanlarie, li ha mandà fermenti e biave di cavalo ; promessoli di mandar lì danari. Scrìve aver devedà il trai* di le biave;ma ben megii per compassion del paexe, qual è in grande calamità. Item, li à mandà 100 guasta-dori ; e dolendosi alcuni è lì ai Urzi Nuovi di (ante spexe, vene da lui domino Antonio da Marlinengo, lo di missier Bernardin, dicendo : « Magnifico prò-vedador, cognosso la vita e la roba da la Serenissima Signoria, e però vi proferisco 1000 boi et 3000 ducati per quel glorioso Stado ad ogni suo utile e ho-nor, e di vastadori se ne volesti 200 a mie spese son per farli. » Lo ringralioe mollo dicendoli aviseria la Signoria nostra di questo suo bon animo ; el qual li ha dato 20 vastadori a so spexe per uno mexe. Scrive, a Ponte Vico è assa’vin ; il capitano di le fanlarie voria si mandasse in Crema cara 60. Scrive, è zonlo sul cremonese bona summa di fantaria ispana, venuta de la impresa di Trezo, per aver quel castello ha auto di man di francesi. Scrive, eri sera 500 fanti a Sonzin volendo alozar, quelli di Sonzin non volscno basar i ponti, e quelli fanti li dele tre volte l’asalto; tamen ancora non è intrati. E sono in arme tutti. Quelli dentro cridavano: “ Duca, Duca, „ et di-ceano mal di la Signoria nostra. Tien bora stanno in mali termeni. Scrive, el signor Lodoviso di Aflitti napolitano locotenente dii ducha di Trajeto,alozalo a li Urzinuovi, di anni 45, suo amico, si voria conzar con la Signoria nostra. Ha con lui per suo homo d’arme uno fratello di monsignor de Ixernia oralor dii Papa a Venezia, el qual vene eri, da sua parte, con le lettere di credenza a parlarli. Voria 50 home-ni d’arme con ducati 500 e la provision sua rimette a la Signoria, e voi una paga fata la mostra. La compagnia di dito Duca è mejo in bordine di homeni e cavali clic sia in campo di spagnoli. Etiam el signor Michiel cugnato dii qu. duca di Termini e il conte di Golesana, eli’ è fradelo dii marchexe di la Padula, bramano venir a servir'la Signoria nostra. Scrive, fin bora si bombarda Sonzino per spagnoli, quali ha- 267' no fato gran cosse per inlrare dentro, e s’il viceré non li provede sarano sachizali. Scrive,post scripta, è tornato li vastadori mandava a Crema, quali non hanno potuto passar per raxon di spagnoli. Item, la lettera di credenza dila di sopra, è missier Alberto Corvino di Napoli. Di campo, dii proveditor Capello, di 9. Come 268 ha auto lelere di Manloa di Paulo Agustini, qual li scrive che monsignor di la Rosa era a Lonà e feva adunation di zente alemane et spagnole, et dubita >10X111, GENNAIO.