349 MDXÌI, NOVEMBRE. 350 Di la Badia, di sier Lorenzo Gradenigopodestà. Come, per uno venuto li, dice che è stà dito a Ferara esser fato liga fra la Signoria e il re di Pranza, sguizari e il ducha di Ferara. Nolo, a Ferara è stà dito esser levà le offese con la Signoria nostra. Ta-men, Zuan Alberto da la Pigna che dovea vegnir non è venuto, ni etiam sier Valerio Marzelo, è prexon a Ferara ; al qual Zuan Alberto li fo mandato salvo-conduto per zorni 15, et è compido. Da poi disnar, fo Conscio di X con la zonta. Di campo, di sier Polo Capello el cavalier proveditor generai, di 23, hore ... .da Monchi. Dii partir quella matina di sier Cristofal Moro suo colega, jusla licentia aula per ripatriar, et è venuto in sbara per caxon di la gamba. Item, esser venuti do noncii cesarei, nominali in le letere, vieneno di Verona, con letere di credenza di governadori cesarei, a dirli si levasseno dii territorio di la Cesarea Maieslà, dolendosi di molli danni fati per li nostri sul paese, ut patet in litteris. A li qua), esso proveditor usò dolze parole, dicendo dolersi de li danni fati, e ne farà portar la pena a chi è stali, et che si guarderano di làr danno, et cussi come spagnoli è sul brexan con lo exercito, cussi il nostro campo per 19G necessità è lì sul veronese. E loro disseno: «Come è Brexa vostra ? » Rispose esso provedilor : « L’è nostra, è stà nostra, et sarà nostra » e loro aquietono. Item, scrive zercha zente d’arme è li in campo l’o-pinion sua, ut patet in litteris, et manda letere aule di sier Nicolò Michiel proveditor ai Urzi. Di sier Nicolò Michiel proveditor ai Urzi nuovi, a dì 21, hore 23, a la Signoria nostra. Come se ritrova con gran cargo, proveditor di quel teritorio brexan, et ha cura di fornir quella rocha, e di Ponlevigo; e di corvali che sono lì a li Urzi a custodia, et li convien far assa’ spexe, nè mai ha dimandato a niuno pur un dinaro, el ha hauto senza danno di niun subdito nostro, e spera etiam la Signoria non ne sentirà di questi alcuna graveza. E zà do zorni, li provedidori zeneraii li hano mandato lì domino Mariano da Prato con la sua compagnia e la compagnia del conte Aiexandro Donalo, sono di cavali 80 lizie-ri, li quali atidono a Crema per acompagnar li danari. Doman li aspeta, e zonli, anderà ogni giorno cunfortando questo povero teritorio pasando sul bergamasco e lutti quelli lochi che li parerà necessarii di andar, havendo sopra lutto P ochio a Pontcvico. Eri di note, partì de qui vizili pezi 9 de artelaria grossa con assai cara di monitione, accompagnali da zercha 120 cavali spagnoli et 30 pedoni tedeschi, et bali fato acompagnar per una soa spia fin apresso Brexa; le qual vanno in Brexa, e hanno comandali molti vastadori con assai cara di Passine e voleno ri-conzar il castello et ogni altra forteza desconza. Fu eri P altro davanti il viceré do brexani di quella nephandissima parte per primarii, per nome di quelli che haveano elecli quel govcrnador di Brexa, dimandando che li fosse continuali li soi capitoli e che li fusseno tornate le scrilure, alegrandose de la sua vi-cloria. Soa signoria rispose ringratiandoli de la sua bona volontà; che le scrilure erano pegno del caste-lano per 000 ducali, e de li privilegii questo se riservava a chi la sanctissima Liga daria quella terra, e insino a quella bora; secondo Pantigua consuetudine si governasseno. Et eri el viceré andoe a Chiari a spexe di quel loco, e a questo modo serà una meza paga. Nola, el dito si sottoscrive : proveditor del territorio brexan. Di Roma, vene letere ozi a hore 22, lete nel 196 ‘ Conscio di X, date a dì 20, di oratori nostri Foscari e Landò. Come, a dì 19, hore 4 di noie, hora astrologicha, el Papa solo scrisse a lo acordo e capitoli con l’imperador, et fono insieme el Curzense e li oratori cesarei signor Alberto da Carpi et Andrea dal Borgo. Li oratori yspani par non habino sotoscrito. Hannozerchato d#intender li capitoli; non hanno potuto intender da niuno, perchè chi vi è stalo hanno auto sacramento dui Papa non dirli subpeena excomunicationis. Li oratori yspani hanno falò ogni cossa il Papa non concludi, e questo per tre cause: la prima, prelendeno aver dal Papa dii credilo vechio li ducati 20 milia al mexe justa li capitoli di la Liga ; poi non voi dar le zente sue e pagar di quel di spagnoli a tuor Ferara per la Chiexia, nè sono contenti il Papa P liabi ; tertio, levarsi di la protetion di Colonesi non voleno, i qual il Papa voi minarli. Scrivono, questo acordo è stà per la gran paura ha auto il Papa dii Concilio ; el qual é stà ordinà farlo a dì 3, e intrerà il. Curzense, poi partirà. Scrivono dii zonzer lì a dì... . li 12 oratori sguizari. Item, il Papa ha clccto do oratori a Milan al Du-cheto novo: il reverendo domino Laurenlio Campezo eleclo episcopo di Feltre e domino Carlo Baion fo prexon di la Signoria nostra, preso a Verona e man* dato a Roma a requisition dii Papa, libero. Item, è letere di Spagna di l’orator nostro, da Crogno di 2o Septembrio, dii parlir di le zente anglese è tornate a caxa, et spagnoli esser relrali in Pampalona e francesi è grossi in campagna, e mandano letere dii dito ora-tor nostro in Spagna, e come il re di Navara andava