257 MDXir, OTTOBRE. 258 et cseteros in Domino hortamur, ut has nostras salvi-conductus litteras servent inviolabiliter, et servari omnino faciant, permiltantque prsefatum dominum de Duracio ac ejus comitivam cum bonis, armis et rebus suis Galliam porgere ac transire per quascum-que civitates, oppida, terras et loca islius domimi, omni impedimento et molestia penitus sublatis; et hoc sub nostra et serenissima; Liga;, cujus guberna-tor sumus, indignationis poena. In quorum fidem prae-sentes fieri jussimus, propriaque maini subscripsi-mus, ac nostri sigilli auctoritate muniri voluimus. Data; in Civitate Lauda:, die 20 Octobris 1512. 145 A di 24, domenega. Vene in Colegio sier Dome-nego Trivixan cavalier procurator, venuto orator dal Soldan, vestilo di scarlalo e becho di scarlato, acompagnato da molli patricii et Io tra li altri; et re-duto in Colegio, fo aldito con li Cai di X, et remesso il resto di l’audientia aldirla in Pregadi. Presentò una letera del signor Soldan, in moresco scrita, la copia di la qual scriverò di soto. Vene l’orator yspano, stete assa’ dentro, e pur con li Cai di X. Di campo, vene lettere di proveditori generali date solo Brexa, a dì 22, hore 5 di note, et vidi una letera di sier Vetor Lipomano, pur di 22, hore 17. Come, poi disnar, si partiva di campo, per andar a Bergamo. La terra è tolta per spagnoli a nome di la Liga. Li proveditori hanno mandato Andrea Rosso secretano dii proveditor Capello a Gedi dal viceré col brieve dii Papa, eh’ el voy far consigliar Brexa a la Signoria, il qual viceré li ha risposto che ’1 manderà il conte di Santa Severina a parlar a li proveditori et governator. Item, per letere di proveditori poi se intese, esser venuto e stati in consulto 4 hore a lo alozamento dii provedilor Capello, e coloquii auti insieme ut in litteris. 11 castello ha tolto termine zorni 12 a darsi. Item, par le cosse anderà ben e si haverà Brexa. Il viceré voi danari, dimanda ducati 100 milia, ma si conzerà, e voi si vadi li exerciti uniti a tuor il castello di Milan di man di francesi; e altri coloquii, stali soli il gover-nador, proveditori et lui conte con do secretarii e non altri. Item, achadete, aspetando ussisse il consulto, che il conte Guido Rangon con Bataion fue a le man, et podio manchò non se amazasseno, come dirò di soto. Fo etiam letere di campo drizate a li Cai di X. È da saper, ozi alcuni di Colegio voleva Pregadi, pur a la fin d’acordo fo consultà far Gran Conseio, et doman Pregadi aduncha. Da poi disnar fo Gran Conseio; et fu posto una l Diarii di M. Sanuto. — Tom. XV. gratia di poter vender un stabele conditionalo per sier Marco Zustignan qu. sier Orsato in San Moisè, che é in più parte, e dii tralo meterlo in altro slabile, qual etiam sia eonditionato; e balotà do volle la pe-zoroe et non fu presa; voi i cinque sexti. Se intese, per letere di Damasco di merchadanli, la morte di sier Ambruoxo da Molili di sier Alvise, zovene di anni.. era merchadante de lì; etiam in Cypro è morto sier Antonio Badoer qu. sier Mario, era castelan a Zerines. Di Chioza, fo letere. Zerclia quelli do burchi con forinenti per conto di spagnoli, quali l’orator di qua mandava al viceré per il campo, et passali li burchi con stera 2000 in canal di . le Bobe, che andavano a Verona, vencno feraresi alcune barche capitan quel Bonamigo, e cargo le loro barche di formenti stera 700, il resto afondò li burchi, acciò non andaseno di longo. Di sier Lunardo Emo proveditor executor, 145* vidi letere, date in campo apresso Brexa, a dì 22, hore 4 di note, drizate a sier Zorzi Emo suo fratello. Come, in questa matina per lempo an-doe dal proveditor Moro a pregarlo dovesse far venir le zente di Crema in campo; e acciò venisseno presto, lo pregoe mandasse ducati 100 a Zuan Ba-ptista da Fano et 100 a Zuan Paulo da Sant’ Anzo-lo: e cussi subito fono expediti. E andato esso con il proveditor Moro da il governador per aspetar la risposta di Gedi dii Guidofo, in quello instante la zonse, qual fu il viceré haver risposto: haver licenlia dal Papa di tuor Brexa per la Liga, et era contento che per nui fosse mosso nulla, e manderia il conle di Santa Severina subito qui. Eri seguite. Uno proveditor disse a un modo, 1’ altro a l’altro, però fo per suo aricordo reduli tutti do, il governator e il proveditor Moro a caxa dii proveditor Capello per consultar quello era di far, e che a questo bisogno tutti usase il beneficio di la Signoria, poi a Venecia si sbo-rasse le colore e odii particular. È andato lui provedilor Emo prima a dimandar si l’era contento, et cussi andono; et per una hora steteno insieme soli in camera dii dito proveditor Capello, el qual proveditor era in ledo, diceva haver una panochia. Zonto dito conle di Santa Severina, andorno insieme con il proveditor Moro da dito proveditor Capelo e mandono per il governator, qual subito venuto, disse come li brexani siano stati da esso governador a protestarli che lor, havendo patito in l’honor e in la facultà e in la vita per amor di la Illustrissima Signoria, non li pareva conveniente che nui soportas-semo fusseno portate via le sue robe, e più tolto la 17