263 MDXIf, OTTOBRE. 264 pagliaio un pczo fuor dii campo dal proveditor Moro e altro. È tornati li fanti dii conte Guido per far la mostra, reduti per aver danari, et 11011 potendo farla nè pagarli per non vi esser tempo, diti fanti scora-zati andono a la piaza e sachizola quasi tutta. Il proveditor Moro a cavalo corse là e oviò il resto, e cussi poi il signor governador; chi non li provedeva seguiva mazor scandolo. E1 frate che andò in castello, ancor non è ritornato fora, resta anche questa note dentro; molti vanno dentro e fora, e cussi loro francesi. Ozi il conte Guido e colateral, essendo in un altra camera quando erano reduti, dove era l’abate Mocenigo, sier Lunardo Emo, sier Filipo Baxadona pagador e molti altri capi di fora di uno portegeto, ferno parole insieme, adeo veneno a le arme e fono spartiti. Ozi etiam è stato pigliato quel Piero Mato a Rezà, e quasi de subito fu apichato. Le cose stanno ambigue. Si va molli in drio e inanti in la terra. 148 Da poi disnar, fo Pregadi. Et leto le lctcre, tra le altre una dii vescovo di Lodi qual voi far intelli-gentia con nui, con questo remagna Cremona e Ge-radada al stado de Milan, et voi una letera piombata di questo, et voi esser con nui, con li sguizari a taiar spagnoli a pezi, etiam far vui habiè Verona e Peschiera, che è in le man di l’Imperador, et esser amisi di amisi e nemisi di immisi etc. Fu posto, per i consieri, una taia di uno homici-dio seguido a Ruigo, di uno citadin, come scrive sier Polo Valaresso, et fu presa. Fu posto, per li ditti, salvoconduto per uno anno a sier Zuan di Garzoni qu. sier Marin procurator, agravato di debiti e stava in caxa. Preso. Fu posto, per li savii, dar a uno homo d’arme nominato Martin da Salerno, qual fo quello ha menato il tratato di haver Crema con il capitano di le fantarie e domino Benedetto Crivello, videlicet l’habi ducati 100 a l’anno di provision a la camera di Padoa, et de pr essenti li siano donadi in contadi ducati ... .ut in parte, et fu presa. Fu posto, per li diti, che frate.......... qual ha servilo in campo con 300 fanti, e fato molte operation, primo per aver amazato 15 francesi di sua mano, clic sia scrito al Papa, voi absolverlo e possi iterum dir messa, e li dagi la expetaliva dii vescoado di Nona, e fino l’habi, li sia dato di provision a l’anno ducati----di beni de rebelli da......., e li sia donato ducati. ... de preesenti. Fu presa. Fu posto, per li savii, una letera in corte a sier Francesco Foscari el cavalier, e sier Piero Landò oratori nostri in materia di l’acordo con l’Impera- dor secretissime comandata; et zercha Brexa, avi-sar il Papa di quello fa spagnoli, et voglii Soa Santità proveder si habi Brexa el mandarli altri brie- vi etc. Fo disputation. Parlò tra i altri di Colegio sier Lunardo Mozenigo savio dii Conseio; li rispose sier Piero Trun savio a terra ferma. Et avanti fosse messo parie alcuna, sier Dome-nego Trivixan el cavalier procurator, venuto orator dii Soldan, andò in renga, et fe’ la sua relatione qual durò do bore, et referì tutto quello ho scripto di sopra, e di la condition dii Soldan, et fo leto una letera portata per lui dii Soldan e la Signoria transitata di rabesco in latin, la copia di la qual sarà scripta qui avanti. Disse dii suo viazo e laudò sier Nada-lin Contarmi sopra comito, et Andrea di Franceschi suo secretano, e altre particularità che longo saria a scriver. Et venuto zoso, il Principe il laudò molto etc., poi fo intrato in le cosse di la terra, che ho nominato di sopra. Copia di la letera dii signor Soldan a la Si- 149'1 gnoria nostra, scrita per el ritorno dal Cayro di domino Domenico Trivixan cavalier procurator di San Marco orator veneto, e leta in Pregadi a dì .. Octubrio 1512. El titolo del signor Soldan scrito in letere d’oro. In nome de Dio misericordioso et miseratore. Del servo de Dio et schiavo suo el Soldan magnifico et Re omnipotente Laseraph cl Domino glorificato, docto et justo, combatente, victorioso, favo-rizato, el re dei re, spada del mondo et de la fede, Soldan dei mori e del moresmo, ressussitator de ju-stitia del mondo, re de li regi de arabi et azemini et de turchi, Alexandro in questo tempo, donator de le gralic, congregator di le parole di la fede, re de quelli che sentano sopra la fede et che portano le corone, donator de li elimati et terre, consumator de li cativi et infìdeli et injusli, justitiator de li adversari, propulsa tor de novi tyrani et de infìdeli, servidor de dui templi nobeli, guidador de la via de dui altari, umbra de Dio in terra, executor de le leze et comandamenti, soldan de la terra, assecurador de P universo, più nobile re de questi tempi, largi-tor de justitia et de gratie, signor de tutti i re et soldani, compagno del signor de coloro che ben credono, Campson el Cauri, Dio fazi el suo regno 1) La carta 148* è bianca.