283 MDXII, OTTOBRE. dini, qual per averli, Vasallo capitaneo è andato Ano a Conejan. A dì 30, non fo alcuna letera di campo lutto ¡1 zorno, che parse di novo molto al Golegio e a tutta la terra. Morite questa note domino maistro Àlexandro veronese medico, qual corexe Plinio et fece la Diaria De beilo carolino, et altre opere de observatione, in pestilentia e altro, che fo impresse. Questo è stato do mexi amalato, e tandem è morto. Da poi disnar fo Conseio di X, simplice, per compir de expedir Zuan Fauro e li altri contraban-dieri, et tandem fo preso di procieder, e preso che ’1 dito stii anni 6 in la preson forte serado, e altri compagni chi uno anno, chi banditi utpatet; et che quelli che si hanno dato in nota aver fato contrabando di specie mediante dito Zuan Fauro, pagi dazio et clopio dazio di le robe et merchadantie hanno fato contrabando, e quelli non si hanno dato in nota, pagino ducati 30 per collo etc. Item, fono Cai di X, di Novembrio, sier Anzolo Trivixano fo capitano a Padoa, sier Nicolò di Prioli fo podestà a Padoa, e sier Piero Marzelo, fo consier, qual più non è stato. È da saper, vidi una letera di Baimi di Naldo, data in campo a dì 26, drizata a sier Zuan Balbi qu. sier Marco. Come cri el disnò in rocha con il castelan francese di Brexa, qual li ha dito aver tolto termine a darsi a’ spagnoli zorni ... e ha scrito in Franza al Re non li par di rendersi a l’Imperador per esser traditor, né a spagnoli che è soi inimici, più presto ai venitiani, e conseia il Roy voji esser contento di questo, et aspeta la risposta, dicendo mancha per la Signoria aver dito castello. 100 A dì 31 Octubrio, domenega. Fo letere per tempo di campo, do poste di 28 bore 4, et 29 bore 15, in zifra. Il sumario dirò di soto. Di Bergamo, vidi letere di sier Vetor Lipo-mano di 28, hore 22, et liore do di note, e in conformità il proveditor Mosto scrive a la Signoria. In la prima: come si praticha aver d’acordo la Capella. Item, per la seconda, di hore do di note : scrive questa sera il castelan di la Capella è stà contento darla a la Signoria nostra, con questi capitoli, che salvo le persone e le sue robe, possi andar in Franza e sia posto in loco securo, e altri capitoli di pocho momento, i qual è stati tralati per domino Lucha da Brexa e domino Troylo di Lupi, et esso castelan voi la confirmation per li proveditori di campo, e cussi è stà spazato. Doman si haverà a hore 20 la risposta. Item, per nostri stratioti andati verso Trezo, è stà preso uno spagnol, vien di Franza, stato presone lì, dice missier Andrea Griti é stà lassato et ritorna a Veniexia di volontà dii Re. Item, è stà dito che milanesi hanno auto Lccho. Di campo, di proveditori generali, date soto Brexa, a dì 28, hore £ dì note. Come quella mattila il proveditor Capello è stato col governador dal viceré, e coloquii auti insieme e col viceré ; quali è alozati nel borgo di San Zuane di Brexa. Item, come ozi francesi sono partiti di Brexa con tutto il suo haver, scompagnati dal viceré lino a Ponte Ojo, et poi è tornato dito viceré nel solito alozainento nel borgo di San Zuanne, e monsignor di la Roxa ac-compagnoe diti francesi con zercha 00 cavalli fino a Pe’ di Monte. Item, spagnoli hanno la terra, e si nostri vanno soto le mure, li trazeno artellarie. Scri-veno zercha il campo quid fiendum, e 1’ opinion loro, come più difuso scriverò di soto. Item, per li Cai di X li sia slà scrito una letera, non si scrivi più di nuovo in questa terra justa la forma di le leze dii Consejo di X, e cussi, si algun di quelli proveditori o altri di campo scrive, togli le letere e le brasino; sichò voleno ubedir. Fi per quella di 29, hore 15, scriveno la nova di la Capella di Bergamo auta, per via di quelli di Lupi, come ho scrilo di sopra. Vene 1’ orator dii Papa in Colegio, etiam V ora-tor yspano, et tutti doi insieme fono in Colegio per cosse di pocha importanlia. Etiam eravi quel domino Batista Petralin capitano di balestrieri dii Papa; qual è in questa terra, venuto per cosse particular, come dirò poi, et ussite fuora et restò li oratori soli in Colegio. Vene poi il signor Malatesta da Sojano fradello dii conte Ramberto, vestilo d’oro, insieme con sier Marin Orili suocero di suo fratello. Questo era con fiorentini, dice havia lanze........è venuto per servir questo Stado, si offerisse. Non ave audientia. Vene sier Domenego Pizamano fradello di do- 1G0 * mino Antonio episcopo di Feltre, dicendo suo fratello stava in extremis senza alcuna speranza di vita, e suplichava la Signoria fusse scrito in corte a 1’ orator in recomandation de suo fradelio sier Gregorio si voi far prete, che spera la Beatitudine Pon-tifitia sarà contenta conciederli questo. Et parlato in Colegio, fo terminato far ozi poi vesporo Pregadi, et scriver a Roma, etiam ordinato Consejo di X con lazonta, per le letere aute di campo. Si dice nostri hanno praticha certa di haver il castello di Brexa. Vene etiam nova di la morte di sier Zuan Antonio Minio confinato in Arbe; qual mai ha potuto