119 MDSSVilI, GIUGNO. 120 in Genoa. El provedilor domino Carlo Conlarini questa nolle non ha'mai reposalo, con gran doglia di lesta. Si ha aviso, il duca di Saxonia in Alema-gna hesser con exercilo gran le et aspira farsi re di Romani : per il che par tutta la Alemagna sia in arme; cosa di gran momento et a proposito di lb liga el di (ulta Italia, la qual vedo dilacerala et non meno da li nostri soldati che ila inimici. 11 magnifico mio collega, di la febre sla meio. El inteso questo aviso, sier Francesco Conlarini fratello del dillo sier Carlo, si partì de qui per andar a Padoa et per le poste a Brexa da suo (rateilo per il mal suo. L'el Grangis fo lettere a la Signoria, di 11, con li avisi di Alemagna ut supra. Et scrive, etiam Ira sguizari è discordia per esser luleriani, et che volendo la Signoria sguizari, lui li faria, et quelli è sta mandà a farli torà li danari et non li farano. 90* Vene in Collegio il signor Cesaro Fregoso venuto da Brexa qui a slafeta, et ave audientia con li Capi di X, et sleleno assà dentro. Disse cose di gran importanlia. Et fo ordinato hozi far Pregadi et Conseio di X con la Zonta. Veneno in Collegio li oratori di Franza, videli-cet quel venuto da Viterbo, el qual sla qui. Da poi disnar fo Pregadi Qt Conseio di X con la Zonta. Et vene lettere di le poste, et una di Zuan In/segner secretario di sier Carlo Conlarini, di 17, che scrive a sier Francesco Conlarini ; suo fratello haver del mal, però vadi suso. El qual zà era partito et va per le poste. Di sier Zuan Ferro capitanio di Brexa, ili 17, hore 24. Come, per uno trombetta del signor Capitanio Zeneral tornalo, si ha inimici andavano a la impresa di Lodi, la qual terra è ben provista, et si tien non perderano tempo lì, ma ande-rano a la impresa de Alexandria, et poi verso Zenoa. Et scrive, a Zenoa si ha concluso di proveder come ha scritto; ma ad Alexandria mal si potrà darli soccorso. Scrive il partir del proveditor Moro per li Orzi, eie. 91 Di Brexa, del signor duca di Urbin capitanio generai nostro, di 17, a inesser Baldo Anlonio Falcutio suo orator. Manda do copie di lettere scritte al Proveditor Moro el al Podestà di Crema del medetno tenor, exortandoli a far ogni exatissima diligenza et opra per intender se nemici preparano ponti per passar Pò, overo se fanno raccolta di barche, de le quale non meno si deve far conio che de i ponti, perchè non sono di manco importanza, el li dia avviso per hesser cose .importai)* lissime ili sapere. ltem, scrive al Venier orator apresso il duca de Milan. Come fazi intender al signor Duca, che per alcune provision 1 li bisogna expedir pei* Crema, domani non potrà andar a Poutevico; ma che subito quando li parerà tempo venirà sino in Cremona a ritrovarlo. El havendo inteso da persona de loco da prestarli fede inimici sono per tentare le cose di Lodi, però Soa Excellenlia con ogni sollecitudine provedi avanti che si chiuda, perché dal lato suo non mancarà di far ogni cosa possibile, pregandola a star ben avertila per intender se inimici prepar ino ponti per passar Po, overo se fanno re-colta di barche, et subito lo avisi; el li piace che Sua Excellenlia habbia preparato i ponti in Cremona, et si debbi sollicilar per metterli in ordine, lenendo ancora le sue forze talmente ordinate che in un ponto se possino spingere dove bisognerà. Fo lelo una lederà inlercepta, che scrive . . 92 Di Orzinovi, del Proveditor Moro, di 17. Del zonzer suo lì et trovati li fanti in desperalione, et molli partili per non haver danari, nè vituarie, et se’l non veniva seguiva qualche disordine. Inimici sono ancora di qua di Ad la ; si dice voleno far la» impresa de Lodi di qua et di là di Adda. Di quanto succederà, aviserà. Fu posto, per li Sa vii del Conseio, excepto sier Luca Trun procuralo!*, et li Sa vii di Ieri a ferma, che atento la richiesta di sier Alvixe Pixani procurator provedilor zeneral in campo sodo Napoli et di sier Piero da chà da Pexaro procurator orator a lo illustrissimo Lutrech sotto Napoli di venir a repa-triar, come questo Conseio ha inteso, però siano baiolati de praesenti lutti do, et quello haverà più ballote resti, et !’ altro li sia dalo licentia di venir a rcpatriar. Andò la parte, 121 di sì, 66 di no, 5 non sincere. Et (u presa ; el cusì fo balloladi lutti doi : Sier Alvixe Pixani procurator . . 30.159 f Sier Piero da dia’ da Pexaro procurator ..........154. 35 Fu posto, per li Savii del Conseio et terra ferma, che sier Francesco Contarmi eleclo per Col- (i) La carta 91* è bianca.