201 MDXXVIH, LUGLIO. 202 contessano de Castel Lion, ho : Come, per uno suo nontio venuto hozi da Piasenza è certificalo che tutte le zente se trovavano in Piasenza, di comandamento del Pontefice erano levale el andavano a la volta di Modena el Rezo ; et più, che uno comissa-rio del Papa era venuto nel campo di Antonio da Leva per veder di condur a Piasenza, et de lì a Modena et Rezo, 10 milia fanti di questi lanzinech se trovano sotto Lodi, et che di brieve si dieno levar, et Antonio da Leva rilornar a Milan. Insuper, è slà ditto che ’I Pontefice haveva mandato a Piasenza 20 milia scudi per mandarli a questi lanzinech, et che le zente da cavalo del signor Alvise di Gonzaga et del signor Pyro erano andate verso Piasenza per andar ad acompagnar questi danari, insieme con loro. Di Brexa, fo lettere di sier Zuan Ferro ca-pitanìo et sier Marco Foscariproveditor generai, di 3. Come el signor duca di Urbin havia scritto al conte di Caiazo andasse con la cavalaria soa el li fanti soi a la volta di Alexandria, el che sier Francesco Contarmi va con li danari a monsignor di San Polo mediante li Scoti vadi di là di Po et si acompagni con lui ; el andarà sicuramente. Item, scrive il duca di Milan haver haulo adviso da Son-zin et Cremona di la morte del signor Antonio da Leva. Da Fiorenza, del Sttrian orator, dì28. Come, intendendo quelli signori lanzinechi prepararsi a passar Po et andar verso il reame, hanno terminato nel loro Conscio mettersi in ordine gaiarda-mente, et hanno stipendiati do capi di le loro ordinanze, videlicet Barbon di Naldo fo a nostri slipendii et il nipote fo del signor Piero dal Monte. 154 Da Cremona, di sier Francesco Contarmi va proveditor e pagador a monsignor di San Follo, de Cremona, di 3, hore .... al qual de coetero è sla terminà per il Collegio darli titolo di orator a lo illustrissimo monsignor di San Polo per bon rispetto. Come si aspetta lo illustrissimo signor conte di Caiazo, qual da poi dimane se dia partir per Genoa, et con Soa Excellentia anderà, el va perchè inimici par habbino designato andar a quella volta. Questa inatina, uno fanle del cavalier Azal è capilanio di fanlarie nostre in questa cilà, sialo in campo cesareo forsi 8 zorni, et si ha trovalo a veder dar lo assalto a Lodi, nel qual dice esser morti da 400 Ira spagnoli e taliani, el feriti assai, e che lui li ha veduti, et tra li altri do capitami et do banderari quali hanno lassato la bandiera su la bataria et furono poi tolte da quelli di Lodi facendo gran strido drio a nemici quando se retiravano, con sonar di campane et far altri segni di alegreza; il che spagnoli non lo potevano patir. Dice, che hanno forsi 50 pczi dì artellaria, et ne hanno mandalo alquanti pochi a Milano havendo deliberato lassar Lodi e passar olirà Po bulando il ponte a Piasenza, per il quale effecto ; hanno 150 barche over burchielle nove cargate sopra li cari novi con-dutli di Alemagna per tal effetto, et che in ditto campo se dice sono lanzinech 14 milia, et che aspe-etano allratanti in breve tempo, et che patissouo molto di viluarie, tal che do mantelli non basta a saciar un homo di pane. Il vino si vende uno mar-zello il bucale, qual li vien condulto dal monte di Brianza, ma che tanto non ne po’ essere condutto quanto se ne spaza, ita che, tra per la carestia, tra che ne vien condulto pocho, beveno la più parte aqua, et che quando vien un caro di vino in campo, somigliano a tanti porzi a beverlo, uno sguarata di l’altro, pagandolo però ben ; el dice che se Adda fosse vino non basleria a loro. Item, che già sono passali olirà Po il signor Alvise ili Gonzaga, il signor Pyro, il conte Piero Maria di San Segondo et 154* Sforza Marescotto con forsi 2000 fanti et 50U cavalli,quali sono sul piacentino, el dicono voler far altri 3000 fanti per nome di Cesare, et cegnano voler andar a la volta di Rezo et Modena per oppugnar ditte terre e poi andar a Ravenna ; il che se dice manifestamente in campo cesareo. Et che non pono andar ad allra volta perché a Zenoa è slà provisto per via di le gente che vengono di Pranza, olirà che li va il signor conte di Caiazo con le genie sue. De Alexandria non è da dubitar, e manco di questa cita di Zenoa qual è fatta inexpugnabile, siché é necessario o che tornino indietro o che passino Po et vadino al disegno scritto di sopra, e si repula questa li reussirà. Misier Andrea dal Borgo è passalo per la strada Rompa con scudi 25 milia in manifesto pericolo di licsser slà preso da li nostri qual di poco l’hanno falito, et è ito a Piasenza per pagar fanta-rie nove, et se dice che al presente danno la paga etiam a li lanzinech. Spero che fra pochi zorni se vederà gran cose, e forse la resolulione di questi intrighi di la povera Italia. Nui eramo per partir di qui questa sera; ma le cose de inimici sono ingrossale assai di là di Po, sicome ho per lettere del conte Alberto Scotio, qual scrive, si doman de sera non mi passerà vede disperala la cosa di la mia andata, e che se doman il conte df Caiazo non passa, non sarà più in tempo per esser grossi inimici di là di Po, per haver il Papa assà bandiere di fanti sul piasentin.