135 MDXXVIII, GIUGNO 136 nissuna possano venire al prelato signor Sigismondo, et ancora Gasparo ili la Pontogtia, «vero altri die fossero rdenuli per ordine di sua signoria reverendissima, per causa del prefalu signor Sigismondo. — Placet. 103* Ancora adimanda prefa lo signor Sigismondo, che se sarà nissuna persona, tanto del contado, quanto de la città che voglia seguitar prefato signor su la guerra, overo in altri lochi, che conira ili loro nè loro robe non li possa mai esser dato, nè proceduto conlra, per via, nè modo alcuno. — Placet. Jo Joan Maria de Monte arzivescovo Sipontino, vescovo di Pavia et presidente di Romagna, prometto in nome di Nostro Signore quanto ili sopra se contiene in caso che per il prefato signor me sia domatiua consigliata la città de Rimini et la rocca, et cosi obbligo la fede mia al predilo signor conte Bernardino, in presentia de li strenui capetanei Tramontano, Bastiano da Pisa, Margule et Balordo. Data in la chi mi a di San Giuliano nel borgo di Rimino, a dì lo de Giugno 1528. Gentiles Saxolus segreiarius. 104 1528. Die 21 Junii. In Maiori Consilio. Ser Andreas Fttscarenus, Ser Ni col aita Trivisanus, Ser Dominicus Contarenus, Ser Franciscus Donaius eques, Ser Hironimus Barbadicus, Consiliarii. Ser Jacobus Boldit, Capiitde Quadraginta, loco Consiliari. Ser Bernardinus Justmianus, Ser Jacobus Boldà, Capita de Quadraginta. Attrovandosi debitori a l'ofilio di le Raxon nove per perdeda di datii, tra li altri i nobi-l homeni sier Marco Grimani et sier Gasparo da Molili procuratori, videlicet il Grimani de ducali zerca 2000, et il Moliti de ducali 1000, et dovendo essere imbossolati iust i la forma di la parie sopra ciò presa, sono comparsi a la presentia di la Signoria nostra con inslanlia suplicando, che havendo a conto de dillo suo debito exbursali il Grimani ducali (¡00 et il Molili ducati 760 de contadi, li sia concesso per | el restante del suo debito poter ubligar a la Signoria nostra tanto del suo credilo de l’impresledo feceno per la Procuratia, quello zoèdel Grimani del datio di la masena et quello del Molili di le 2 et 3 per 100 che si scuode per zornala, che sino ad uno anno sarà tempo de scodere integramente. Onde parendo esser conveniente satisfar a la lionesla pelinoti loro, havendo maxime la Signoria nostra toccato questi proximi preteriti zorni la ditta sum-ma ile contadi, havendo etiam respello a la qualità del debilo che è de perdeda de datii, Cosa invero compassionevole ; L’anderà parie, che per auclorilà di questo Conseio sia concesso a li pre lini nobeli nostri, poter in termine di zorni 3 scriver et pagar a la Signoria nostra el dillo suo credito de l’impresledo libero, per quanto è il loro restante debito, sichè in termine de uno anno la ditta Signoria nostra vengi ad haver il suo danaro, quo facto non siano imbossolali. Passati veramente li dilli 3 zorni et non havendo satisfalo, come è ditto, siano irremissibilmente imbossolati, et in tulio la parie sopradilla conira de loro sia exeguila. El similiter così se observi del nobil homo sier Marco da Molili prò-curator, el quale hessendo debilor de ducati zerca 1000 per dillo conio de perdeda de dacii, ha dato de contadi questi prosimi giorni ducali 800, che’l possi scriver et pagar a la Signoria nostra per el restante debito tanto impresiedo libero del Maior Conseio, nel terrtiine et modi sopraditti. Et perchè l’è conveniente servar equalilà, sia etiam preso, che tulli quelli i quali al presente se trovano debitori a l’ofìcio di le Rason nuove, de perdeda de dacii, d hanno oifieii sì nobeli, come populari, excetluando quelli che sono slà ballotali nel Conscio nostro di X, exbursando in termine de zorni 8 el terzo del suo debilo in contadi, possino atichor loro scrivere et pagare a la Signoria nostra per el restante del dillo suo debito tanto impresledo libero de questo Mazor Conseio, sichè ut stipra la Signoria nostra (labbia il danaro in termine de uno anno, et passati li ditti 8 zorni, se non haranno exbursali li contadi, né fatta la obbligatoli sopraditla, sia exeguila la parte de la imbossolatone sopradilla conlra de loro, al lutto, senza alcuna remission. Praeterea, hessendo ancora altri, sì nobeli come populari, i quali non hanno officii el sono debitori per el ditto conto de perdeda de dalii, a li quali non se dia mancar de la medema provisione i04* per equità, però anche a li dilli sia coucesso che,