451 MDXXVHI, SETTEMBRE 452 Ilem, fu proposto uno partido di sicr Zacaria Trivixan qu. sier Nicolò, voi dar ducali 14 inilia di zoie slimadc el ducali 8000 contadi, da esser fallo creditor'di 8000 .....con questo fin 18 mexi altri che lui qui non possi far lotti. Et non fo voluto aceptar. Etiam, uno altro partido di sier Marco Antonio Foscarini di sier Andrea, voi dar a la Signoria campi 400 sul Polesene a ducali.... el campo da meterli a! loto, et esser fato creditor a l’una et meza per 100 di altri 50 milia ducali. Et non fo voluto aceptar. Noto. Ilozi che fu Sabado, non fu carne in be-charia, con grandissimo mormorio di la lerra. L’ó compilo il tempo che fo leva il dazio, et li mercanti non voleno condur if bestiame con dazio. A di 6, Domenega. La terra heri di peste 8, el di altro mal numero 23. La farina in Fonlego di gran menudo lire 1G soldi 8, et grossa .... Del campo da Locano, di sier Toma Moro proveditor generai, di 3, liore 3. Come era ritornalo il Capilanio Zenerat lì. San Colombai) si ha reso. Doman si consulterà quid agendum ; et lien per opinion sua si torà la impresa de Milan. Dapoi disnar fu Gran Conscio, et fu il Serenissimo. Fu falò tre del Conscio di X, Camerlengo di Cornuti, et 6 di Pregadi. Fu poslo, per li Consieri, dar licenlia a sier Zuan Antonio da chà Taiapiera capilanio di Vicenza che’l possi venir in questa terra per zornì 15, lasando in suo loco uno zenlilhomo nostro che pia-qui a la Signoria nostra. Et fu presa. Ave : . . •t...... Da Viterbo, di Vorator Contarmi, fo lettere di 28 Avosto, vechie. Nulla da conio. Dapoi Conseio, si redusc il Serenissimo con la Signoria, Proveditori di comun, Oficiali a la be-eharia, Governadori el Provedilori sopra le vilua-rie, per far provision che non è carne in becharia. Et nulla fu falò. A damalina rimesso. Di domino Antonio da Castello vidi lettere, da Locat, di 3 Septembrio. Scrive, il Duca mi menò con seco a Santo Anzolo, dove piantala l’arlellaria, inimici fece segno di voler venir a parlamento. Et venero fora del castello tre bandiere da una banda ; et in quello instante li nostri introno dentro da l’altra banda. È sta sachizato. Era pochissima roba. È stà tolti G0 cavalli, et senio (ornali a Locai, et rimenala l’artellaria. 339» A di 7. La malina, per la terra fo diio una zanza, che l’oralor di Franza iiavia hauto lettere che nostri havevano hauto Napoli. Tamen volendo inquirir la verità, nulla era da niuna banda. Del campo, di sier Tomà Moro proveditor generai, da Locano, di 5, hore 17. Come il Capitario Zeneral con monsignor di San Polo quella malina erano stati in consulto quello si havesse a far; et che’l Capilanio Zeneral li ha ditto voi gua-stadori per l’impresa voleno far. In questa matina, in le do Quarantie, per il caso si traila parlò sier Marchiò Michiel avogador extra-ordinario, et compite. Di sier Francesco Contarini orator a monsignor di San Foto, di 5. In cotisonanlia di quello scrive el dillo Moro, et come hanno una in-telligentia in Milan et in Pavia. Di sier Gabriel Venier orator, da Songin, di 4. Come il duca di Milan era indisposto di febre, processa da meninconia vedendo le cose di la guerra andar mal. Dapoi disnar fo Pregadi et loto le soprascrille lettere. Fu posto, per li Consieri, non era sier Ilironimo Barbarigo, una taia a Ravenna ; che Lodovico et Gabriel Rasponi, li quali in la villa Santerna vene con armali et prese il compagno del fator di he-riedi del qu. sier Vincivera Zorzi et quelle amazò et l'apicò a uno arboro, che li dilli siano banditi di Ravenna, terre et lochi con taia lire 4000, et morti etiam \n terre aliene, lire 1500 di so’ beni, si non di beni di la Signoria nostra. Et per haver nolilia di altri, chi quelli acuserà babbi lire 1500; et si uno compagno acusa li allri sia asollo, ut in parte. Ave: 156, 4, G. Fo provà li piezo per ducali 25 milia ¡usta la leze, di sier Silvan Capello qu. sier Lunardo et lìol, qual vuol levar bancho. Die 7 Septembris 1528. In Pregadi. 340 Questi fono i piezi del Bancho di scrila di sier Silvan Capello qu. sier Lunardo et fioli, zioè sier Andrea, sier Zuan Balista et sier Polo, quali in nome del Spirito Santo et in bona gratia voleno levar Bancho secondo la parte presa in questo Conseio a dì 12 Giugno 1523. Ave: 181, 7. » Sier Lunardo Mocenigo pro- curator, fo del Serenissimo ducali 1000.186. 6 Sier Antonio Capello qa. sier Lunardo....... 2000 J88. 4