487 MDXXVI1I, SETTEMBRE. 488 e pe (li Navara. Cho nel campò frane se, prima che fosse roltf», orano tanti amabili et indisposti al combalere che non si baveria potuto fare scelta de più de 4000 hornini da fulione; che è cosa incredibile la mortalità che era seguita de' cavalli nel dillo campo prima che succedesse il caso, affermando che non ve ne erano in tutte CO che fussero sani. Che II cesarei che uscirono de Napoli quando francesi cominciorno a retirarsi, non erano olirà la mità, et che si può dire che li cavalli leggieri siano stali quelli che hanno falla la fatione. Che la preda ’è stata richissima de argenti et d’altre robe de importanza, de modo che non è fante privato che sia che non habbia fallo incredibile guadagno. Che’l conte Pietro Navaro slava mollo grave, da pena poteva parlare, di modo che el per la indisposi-tion del corpo el per el despiacere de l’animo si pensano che in breve debba morire. Che il conto Ugo di Pepali dui di nrima che succedesse il caso, era mancali» de mi» infirmiti. Che li cesarei .i. * ceano volere reposare bora che Dio li ba\ea concesso questa villoria, et atendere a restorarsi di le • grave fatiche et exlremi incomodi palili, non pensando de bavere chi li inquieti di questi zorni et mesi. Che zerca 75 stati de baroni del regno restano confiscati alla camera, et che li cesarei non passano 7000 persone, computali quelli del conte Barella, et quelli che erano in Gaieta. Missier Andrea Doria bavea preso un galeone dove erano persone, cavalli el robe de monsignor de Vande-mon che andavano in Francia ; le robe el cavalli sono stali tolti et le persone spogliate nu le et donatoli poi la libertà el la vita. Dice poi esso signor Francesco, che havendo inteso il prefato missier Andrea che lo galee de Venetiani s’erano redute a Porlo Hercule, non [¡avendosi nova della armata francese, havea determinato de andare a ritrovarli. Così questa notte alle 4 bore se parli da Civilave-chia con l i galee molto ben in ordine et con ferma speranza de agiongerle per ogni modo, et con animo de combaterle el vincerle. Il signor Renzo, per relalione de uno elio è venuto oggi da l’Aquila, so ritrovava lì con la compagnia de 3000 fanti, et seco è l’abaie de Farfa, el aspeltavasi anche il principe de Melfi, qual da poi vista la ruina del campo veniva ancor egli a ritrovarlo con cerio numero de fanti et cavalli. Dicono de non volere abandonare così facilmente quella parie dello Abru-zo, sperando forse che’l Christianissimo re habbia a determinare che monsignor San Polo venga incontinente con lo esercito a queste bande. De le zentc marehesche che erano in Puglia, non ce n* è altra nova. In Roma si stà con mollo limore, dubitando che la parte Cotonose non facia qualche desordine. Pur Nostro Signore ha novamente mandato il Rorario a monsignor reverendissimo Colonna per fare quelli remedii che si potranno oziò segua manco desordine che si può, benché impossibile sarà a provvedere nelle cose dello abbate de Farfa, per le grave ingiurie et-molli danni che Co-Ione» hanno ricevuto per lui nel Sialo loro. Monsignor reverendissimo Ursino ha havulo in governo Civilacastellana con la rocha insieme, et domane sua signoria reverendissima parte de qua per andarli ; quale è assai ben redotta do la grave infirmiti che ha havuto a dì passati. De 8 ditto. È ritornato questa notte missier Jo. della Stufa, qual partì da Capua il primo del pr sente con sai-vocondutto de’signori cesarei et è venuto per le lerre de Colonnesi, dove li è stalo fallo buona compagnia et è arrivato qui salvo. Reporla il medesimo, che si era inteso prima de la ruina et prodi-galione di lo exercito della lega, ben però con ag-gionla che la mortalità ile’ soldati non è stala tanta come si dice?, ma tulli sono andati dispersi. Per relalione de esso missier Joanne, in conformità di quello che anche se è inteso per altre vie, lo illustrissimo signor Ferrante fratello di Vostra Excel-lenlia s’è diportato tanto virtuosamente et bene, I che lo opere sue sono state de gran momento in questa impresa. Missier Zuanne dice che li soldati cesarei dimandavano olio page ; ma si slima debbano acquietarsi con 4, o 5, et che in effetto non passano tutti 5000 persone. Si fa iuditio che per essersi retirali così presto in Napoli come hanno fatto, P animo loro sia de reposare un pezo, come anche dicono de volere fare; et in questo pare che habbino mancalo alquanto di quello dovevano, perchè chi ha intelligenlia di le cose de la guerra, dice che il dritto era de seguitare la vittoria el non in-terponervi tempo in mezo, maxime hessendo il signor Renzo et il principe di Melfi in Abruzo con 4000 fanti et qualche numero de cavalli. S’atri-buisce però la causa de questo, che le fantarie non habbino'voluto andare ad altra impresa se prima non sono pagati almeno de la magior parlo de li avanzi loro. Lo abbate de Negri è reiornato da Ci-vilavechia, qual in opposito di quello che havea refferlo il signor Francesco Ursino, dice che Par-