mdxxviii, giugno. 1-24 zenfrali, di 19, hore .. . Mandano una relazion del trombeta del conte Mercurio, qual sarò qui sullo, Item, scrivono, il Capitanio Zeneral Ita haulo edam una lettera del campo inimico del signor Alvise di Gonzaga, che li scrive vanno a campo a Lodi li inimici. Et Soa Excellentia dice lui non li scriverla busia, perché son Ire zorni si haverà a veder la verità; per il chè ha terminato partirse con le zente et andar a Crema per veder di dar fav.r a Lodi. Il Provedilor Moro è a li Orzi con il campo, cl il Governador........... . . . . Item, scriveno, che lui Provedilor Fo-scari ha le sue doie di fianco, et lui Provedilor Contarmi la febre ma fin do zorni spera di star bene. Item, altre parlicularilà, ut in ìitteris. Di sier Znan Ferro capitanio di Brexn, di 18. Scrive particular, il suo magnifico collega ha pur di la febre, et manda la copia di uno aviso liauto di progressi de inimici. Riporto di uno trombata del signor Mercurio, et qual vien di campo ispano a di 17 Zugno 1528. Referisse, hesser partito a hore IO del campo del signor Antonio da Leva, dove è stato questa notte passata, il qual a le 9 hore ha passà Adda con l’artellaria pezi 27 tra grossa et mentita miglia tre di sotto Lodi, et andò acamparsi sotto Lodi a la Muraia. Ileri passorono li cavalli lizieri con una banda di homeni d’arme et certi fanti, et fecero grandissimo botliu di bestiame a caslel Santo An-zolo et San Coluinbano, et questa notte alozorno di là di Adda a San Martino. Sono passati liozi lutti li hispani et le zelile d’arme cum ditto signor Antonio et li lanzinech erano a Milano. Sono restati di qua ili Adda li taliani, quali, per quanto è sta ditto, dicono expectar lì ad Adda, fin che li altri lanzinech sono alozali atomo Palasio, Cerolo et altri loci lì circumvicinl, et s"tio restate bandiere tre il’ italiani a Pandino; et che’l signor Antonio ex pedi do soi zenlilhomeni a Milano con cavalli per levar monilione, et che’l signor Antonio disse a tavola che in Lodi non erano più di fanti 1500 da guerra et 500 cernede, et che heri sera li vene gran numero de vituarie dal piasenlino. Di sier Tomà Moro proveditor zeneral, da li Orzi, di 18, hore . . . Come inimici é andati a campo a Lodi, et hesser venuti 250 lanzinech del campo inimico de lì, et però non sa quello debbi far, et dicono, volendo tuorli a nostro stipendio, veneriano di altri. Scrive........ Fu posto, per li Savi del Conseioet terra ferma, una lettera al prelato Proveditor Moro in risposta di soe, che ’I debbi tuor li ditti lanzinech et darli danari, et cussi lutti li altri che volesseno venir, havendo tuttavia el voler del signor Capilanio Ze-tieral, al qual del lutto se remetemo. Fu presa. Di sier Tomà. Moro proveditor zeneral, da li Orzinovi, di 18, hore 21. Come Iteri sera gionseno lì, et fu trovale queste fantarie tulle confuse el senza victualie, et che haveano fatto molti inconvenienfi, el visto esso Proveditor se comenzò a proveder a lutto, et di ordine del signor duca di Urbino questa notte è stà mandà verso Cremona dui colonelli di fanti, zoo quello del conte di Caiazo et quello del signor Malalesta da Rimino, et hozi si ha fallo el ponte sopra Oio sotto Sonzino, pur di ordine del dillo signor Duca. El per avisi, se ha il Leva esser passato Adda, et che li todeschi marchiavano a quella volta, et passavano ancor loro Adda Todeschi hanno brusado 7 ville del crema-sco al levar suo, et nui aspecliamo de qui ordine del predillo signor Duca di quanto si ha da far. Die 19 Junii 1528. In Rogatis. Consiliarii, Capita de Quadraginta, Sapientes Consilii, Sapientes terrae firmae. Dovendosi imbossolar quelli che non hanno portato li bollelini, et far in loco de quelli che si exlrae-rano ogni Mazor Conscio in exeeutione di la parie sopra di ciò presa, perchè tulli venirano a restar privi di offici, seHen alcuno da poi imbossolato pagasse li soi debili ; il che non è conveniente, anzi sarìa con danno de la Signoria nostra, la qual non venerìa a conseguir li danari che se harebeno quando a li dilli imbossolati fusse permesso restarne li offici sui se pagarano quello che dieno dar. Et però tessendo ben a proposito deliberar circa ciò; L’anderà parte, i he per auctorità di questo Conscio sia preso, che da poi imbossolati quelli i quali non hanno portati li dilli bollettini, se alcun di loro, sì nobtli, come populari, pur che non sia de li exlratli, pagerà quanto die dar integramente et presenterà tulli li 5 bollelini de non esser più debitori iusla el lenor di la dilla parie, debano esser desbo-