377 MDXXVI1I, AGOSTO. 378 cali 190, per coverte et forzieri ducali 30, por il secretano in don ducali 30, per il cogitor in don ducali 25. ltem, possi portar con sé arzenti a ri-s go di la Signoria nostra per ducati 400 da esser slimadi per l’oficio di le Raxon nuove, ¡usta il solilo. Ave: 149, 5, 1. Fu posto, per li dilli, expedir sier Nicolò Tri-vixan electo Prqpedilor execulor in campo; per so-vention di Ire mesi ducali 240 a raxon di ducati 80 al mexe, per 6 cavalli ducati 90. Ave : 155, 22, 0. A dì li. La malina per tempo fo lettere da Comtantinopoli di sier Thomà Contarmi ora-tor, di 8 Luio. Il sumario scriverò più avanti. È slà ben visto da li Bassa et dal Signor, et presto si expedirà per ritornar a repalriar. Vene l’oralor del duca di Ferrara, et ave au-dienlia con li Cai di X. Da Bergamo, di sier Justo Guoro capita-nio, di 11. Come li inimici, quali erano venuti a Caravazo sono questa nolle passata levali et hanno tolto di Caravazo et Brignano assà viluarià- et con-dula di là di Adda et levato subito il ponte. Il che ò stalo una gran cosa, che si poche zenle habbino fatto una tal factione. Il morbo di qui fa progresso maxime nel borgo di San Lunardo, et se questi Grisoni andasseno fuora di qui se meteria qualche bon ordine, che sarìa salute a tutta la città, et si spera di brieve che dilli Grisoni insieme con il resto di le zenle presto usciranno in campagna. Sumario et copia di ma lettera di sier Thomà Coniarmi orator nostro al Signor turcho, data in Constantinopoli alti 8 Luio 1528, ricevuta a dì li Avosto, scritta a sier Hi-ronimo Querini qu. sier Piero. Dal Seraglio di Bossina vi scrissi il successo del camin nostro fino a quel loco. Al presente non mi par stancar la pena, ma continuar a scriver el resto del vìazo fino zonto de qui. Se parlissemo adunque de lì adi 25 solicitando quanto habbiamo possulo el camino, et rasonando di far 15 rnilia o 20 al zorno et non più ; havemo fallo ogni zorno da 30, 35 milfc, et qualche zorno 40. Vi dissi di quelli paesi fino al Seragio et di la beltà sua. De qui dal Seragio è mollo più bel paese, zoè più fertile el meglio cullivado. Pianure bellissime, monti molto lavora li fino alla cima ; altre selve et boschetti ornali di molti eccelli che la malina et la sera aldi-vemo li lor canti non senza delelalione de tulli. De fontane et fiumi non tante abundanle quanto per avanti, ma pur non mancavano. Trovassemo in strada tra li altri fonti due fontane di aque garbe ; una,per quel diceno quelli la gustò,di sapor de inchiostro, l’altra di un altro sapor pur molto garbo, ma chiare el limpidissimo. Questo aque sono in effetto medicinal per experientia, perchè uno nostro fame-glio che haveva la febre quartana, bevuto l’ave di questa aqua rimase libero di la febre ; uno altro che haveva la rogna, el zorno drieto se ritrovò sanato. Prosequendo el viazo, trovassemo in campagna molli monumenti antiqui el in gran numero, sopra li qual ne erano piere grandissime : misurale alcune erano palmi 15 de longeza et 7 1 2 di altezza ; et questi et altri simili in gran numero. Guardando alorno, si vide alcune lettere non iiilese da alcuni de noi; pur da nostri furono esemplale quasi re-traile come slavano, perchè altramente le non se intende. Vedessemo edam dui bagni sulphurei et etiam altre aque caldissime, quale non havevano odor alcuno nè da solphere nò fi a altro. Al confin de la Bossina mirando sopra la Servia, vedessemo da 8 minere de arzenti, le qual continuamente si lavorano el el Signor lurcho di esse ne Iraze gran ulililade. El viver nostro nel viazo è stalo do agneli et caslradi solamente, perchè di poli pochi habbiamo potuto haver per la universa! carestia è siala per tulli li paesi. Habbiamo nel viazo per uso noslro consumalo da 350 et più capi de animali. De pesci non ne ha mancato da quelli fonti et torrenti; molle trulle, temoli (?), barbi el altri pessi per-fetissimi, senza il gran numero di gambari grossi ; sichè podemo dir haver triumphalo, ma con gran spesa, perché el pan et el vin qual quel che se soleva haver per un aspro, al presente ha valso 4 de lì. Diversi costumi et habiti havemo incontrato per 286* questi paesi. Tutti noi habbiamo hauto piacer ; et se fosse di menor età, haveria lollo lo exemplo per far de lì bello moinarie el carnevai ; et maxime ne la Bulgaria, che quelle donne hanno un portar di lesta quasi in forma de un bacii grande *>ver criello, ornato alcune de ducati rasonati, altre de pater nostri de diversi colori. Non li manca etiam colladene do porcellete bianche et altre sinici galanterie. Lo qual donne, zonli eramo nele ville, ne venivano incontra cutn fugaze subeinerilie, frutti de diverse sorle, lalle agro et simel viluarie. la molle di esse ville, quando ne avanzava el tempo facevemo ballar; sì che siamo stali su piaceri, uè ho conosciuto fatica por havermi benissimo com-porlà il cavalcar. La lectica portai, per li aspri camini si ruppe et convelli lassarla in strada. Laudo