379 MDXXVIH, ACOSTO. 380 ¡1 Signor Dio che mi ha dato prosperità, et più gaiardo et forte ini sento dapoi partito da Venetia lino a qui, che non era a Venetia. Fi pervenissemo ad uno loco sopra el fiume de la Manza, et ha-vemo visto un ponte si fabrica, qual si fa a spexe di Mustaphà bassà, el qual è longo da passa 360 delti sui, che sono de palmi 5 delti nostri 1’ uno, et largo passa 18; starà sopra 18 volti altissimi. Se dice spenderà infiniti denari. Sono anni 3 che’l si lavora, et sono da 700 opere che di continuo li lavorano atorno; et si dice staranno più de altri tre anni a finirlo. Guardate la potentia di questo Serenissimo Gran Signor, che un suo schiavo li basta l’animo far questa tal opera, et non solo questa ma ne fa etiam in altri lochi altre grandissime fabrirbe ! Giongessemo al ponte pizolo a di 26 del passalo, nel qual loco havesseino lettere da questo clarissimo Orator el vice baylo missier Piero Zen, che ne suadeva dovesse dimorar per lia-ver tempo di far »li mia intrata honorata, el in questo molto si ha affaticalo. A di 29 da malina, aproximati, a la terra fui incontralo da sua magni-lieenlia cum questi altri signori merchadanti zerca miglio uno et più de fuori, poi non mollo lunlan si atrovò el zausbassi del Signor et il dragoman del Signor, et altri da 40 zausi che sono homini de condilione, cum molli altri turchi parlicular mei amici. Si iudica potoano esser almeno cavalli 200; altri dicono erano mollo più. Le some nostre erano da 26 coperte tulle de scarlatto ; sichè l’in-trata è stata honorata, et fui acompagnato da tutti fino a l’habitation, la qual è nella Judeca apresso questo clarissimo Orator et vice baylo, qual ha cosi instato aziò li sia propinquo perchè sempre siamo insieme, et ogni zorno bora da l’uno,bora da l’altro insieme convivamo per far etiam le altre operation unite. Questo Serenissimo Gran 287 Signor, al zonzer mio si ritrovava fori de la terra ad uno loco chiamato Beycosi apresso la bocca di Mar mazor, et cum lui il.magnifico Imbraim bassà. Mustafà bassà era ad una sua villa milia 10 Imitano. El primo dì del presente, el Serenissimo Gran Signor ritornò de qui, et cum lui pur il Bassà et cavalcò per la terra. A dì 2 andassemo a visitation del magnifico Imbraim. Fossemo etiam ad visitar Mustafà Aias et il beglerbei, da li quali tutti no fo usale amorevol el dolze parole in risposta do quel li dissi in nome de la Signoria nostra, alli qual li delti li presenti cum le lettere credential secundo l’ordine. Alli 6 andai a basar la mano a questo Serenissimo Gran Signor. Mi venne a levar» di casa el zausbassi, e’1 dragoman cum molli cavalli; et aproximati al seraglio, trovassemo esser ben in ordine cum forsi 5 over 6000 persone dentro; et insieme vene questo clarissimo Zen, et mirali fossemo cum li bassà per zerca meza bora. Messo in ordine li presenti mirassimo al Signor. El zausbassi portò P offisieUi, et apresentato in man del magnifico Imbraim, de sua mano fo apresenlato al Serenissimo Signor. De pompa non è da equiparar al tempo era de qui ad adesso, ma il tutto è fatto pornposilissimo ; et hanno fatto molli belli ornamenti. Per la mia eoinmission,hebbi ordine da far al Serenissimo Gran Signor et magnifici bassà uno presente ordinario, el poi uno estraordinario alli bassà l’ho fallo secondo l’ordine; ma al Serenissimo Gran Signor, largandomi cum el magnifico Imbraim, come mi è comesso che in ogni mia cossa debbia con lui redrizarmi, mai volse consentir dovesse apresenlar el Signor in doi fiate, allegando molle sue rason, et dissemi che se P era per dubito di non metter (¡il usanza, ne l'aria chiareza. Et instando pur io che desiderava obedir quanto mi era slà dato in commissione, vidi quasi prender sdegno. Dove, intese qualche parola da lui dille, resposi io non mi voler mai partir dal suo voler, ma far tanto quanto mi comandaria. El così se affirmò ordine de intrar a dì 6, come di sopra ho ditto. Spero di breve partir de qui per venirvi a ritrovar. Nec alia etc. Da Brexa, di sier Zuan Ferro capifanio 288') et vicepodestà, di 12, hore ... In quesla hora habbiamo lettere di 11 da Monteselli, come lo illustrissimo monsignor di San Polo beri se abochò con el signor Capitanio Zeneral, al qual fece tante amorevole acoglienze che non si poiria dir; et da poi consultato insieme, steleno in piacevoli razo-namenti, et disnorono insieme ; et poi si partirono P uno et l’altro cum bona deliberalione, et cadami ritornò alle sue zente. Il qual Monsignor hozi sarà con le sue zente al ponte sora Po a Cremona fallo, et diman passerà Po, et poi marchierà secondo l’ordine dato. 11 Capitanio Zeneral tornerà ai Orzi, dove se pagerà le zente intanto che ditto San Poi» mar-ehierà avanti, et poi si eongiongerano. Li inimici se sono levali da Caravazo, havendolo spoglialo non solum di la roba, ma menato via presoni asai de quelli di la (erra. Hanno disfalo il ponte haveano su Adda, et non hanno lassato altro che fanti 20 in la ^i) La carta 287* è bianca.