489 WDXXVIII, SETTEMBRE. 490 mala che seguita missier Andrea Doria è la francese, et non la venitiana (che) allargandose per terra dalle galee cesaree se inviò alla volta del Faro de Messina per entrar poi nel Adriatico, et la francese vene verso Livorno, et da San Stefano, che è più oltra 8 milia da Porlo Hercule, esso missier Andrea 3C7* hebbe nova a Civitavechia che era arivaia lì a Santo Stefano dove subilo se indrizò con le sue galee, secondo per l’allra mia ho scritto a Vostra Excel-lentia. 368 Da Viterio, aìli 11 de Septemirio 1528, scritte al signor marchexe di Mantoa. • • Fra li altri particolari che ha ritorto missier Giovanni da la Sluffa, ancor el dice che, hessenijo il corpo de monsignor de Lolrech al suo alozamento posto in una cassa, quando fu rullo il campo francese un fante spagnolo lo prese et lo fece portare in Napoli volendone 3000 scudi si alcuno lo vorà per portarlo in Franza, co.ne parca si fosse deler-minato di fare. Del ditto, pur di 11. Dapoi scritta l’altra mia qui alligata, è amato un zenlilhomo mandato dal signor principe di Ho-rangie, qual ha porlato lettere de Sua Excellentia, del signor Alarcon et Gian d’ Urbino a Nostro Signore, per le quale se significa a Sua Santità la vittoria sequita, et appresso si offeriscono in qualunque cosa in che Sua Beatitudine se possa servire di l’exercilo et persone loro de exibirsi prompti ad ogni comandamento de quella, come per la persona propria di l’imperatore, da la cui maestà dicono tenere expressa comissione zà molli zorni sono de usare verso Sua Santità ogni termine de sumis-sione et rispello, et non mancare de obedirla et servirla non altramente ehè se ogni opera cedesse ad onore et servitio di la prefala Maestà, la quale afferma voler bavero Sua Beatitudine in summa reverenda, et esserti o frequentissima sempre come a patre. Prefata Beatitudine ha haulo molto grato simile offitio, parendoli che sia demoslrativo de animo amorevole et corespondente a li meriti di quella ; vero è che anche la ne sera più certificata quando la vederà che ne sucedino li effetti. Esso zentilhomo ha portalo lettere a Vostra Excellentia, le quale li mando qui aligate. S’è inteso hozi, in confirmalione de quello che anche ho scritto a Vostra Exrellen.lia, che’l signor Renzo se ritrova a I’ Aquila con 3000 fanti insieme con il principe de Melfi, et par che stiano aspectan-do qualche provisione de danari per intretenimenlo di le zente, havendose nova che in Venelia si ritrovano da 45 in 50 milia duciti del re Chri-similissimo secondo è refferlo. Niuno di queste poste se ha a movere senza expressa commissione de Sua Maestà, a la quale è stalo scritto oppor- 3^8* tunamente. Fralanto sera ricercato in prestito da fiorentini 10 milia ducali ; ma per ancor non se intende che siano risoluti de dargeli. Li 2000 fanti de essi fiorentini, sono inviati ancor loro verso 1’ Aquila. Del ditto, di 12, da Viterio. Refferisse anche queslo vernilo da Napoli a Monsignore, mandalo da li signori cesarei, che lo exercilo imperiale è restalo d’ acordo con li capi in 6 page per cadauno, de quale ne habbino ad haver tre in Napoli, el resto a l’assire che farano dal regno, havendo determinato fermarsi lì manco che potranno. Et già dice che s’ è ritrovala in Napoli la summa do 200 milia ducati da baroni, gen-tilhomeni, mercanti de la citlà medema, la quale acomoda in p-estilo 50 milia ducati per servire a queslo bisogno, et oltra ciò scrive el cardinale Colonna da Gaieta, che partendosi de lì quel dì sua reverendissima signoria per andare a Napoli chiamato da queli signori là, li portava partito de altri 100 milia che Fhavea trovati in Gaiela, li quali si exigerebbeno ad ogni arbitrio suo. Se fa conto che ditte sie page ascendano a la summa de 180 milia ducali in (ulto. Se atenderà a pagar le prime senza perder tempo per poter far levar l’exercito del regno, el quale se levarà poi secondo la delerminatione che se farà in queslo Consiglio; et assai se dubita che’l primo loro indrizo debba essere a la volta de Toscana, per venir poi de longo ¡11 Lombardia. Gioan de Urbino beri parlile ver l’Aquila con 5000 fanti spagnoli con animo de recuperare tulle quelle lerrc de Apruzo. Il signor Renzo è li, come per altro ho significalo. Non si sa quello seguirà. Questo genlilhomo aferma che l’exercilo non scrii manco do 16 milia fanli. Una bona parte de lanzinech, che eran con francesi, ha preso partito con imperiali, et così molli fanli di le bande negre quali sono sotto Fa-bricio Maramaldo, qual ha conduta de 3000 fanli italiani. Si fa conto che spagnoli siano 8000 computati quoli che erano in Sicilia, Calabria et Gaie-