9 MDXXVIH, GIUGNO. 10 1528 a dì primo Zugno. Questi nobili non hanno portato ìi 5 bollettini di non esser debitori iusta la parte, et per consequens dieno esser imbossolati e far in loco loro. Sier Piero da cha’ da Pesaro procurator è proveditor in campo, pagoe Sier Marco Grimani procurator, pngoe Sier Marco da Molin procurator, pagoe Sier Gasparo da Molin procurator. Sier Piero Grilli qu. sier Ilomobon, proveditor al sai. Sier Francesco Lippomano qu. sier Zuane, sora il cotimo di Londra. Sier Francesco da Lezze qu. sier Alvise, di Pregadi. Sier Piero Zen qu sier Catarin el cavalier, di Zonta, oralor al Turco. Sier Andrea Navaier qu. sier Bernardo, di Zonta, orator all’ Imperator. Sier Antonio Dandolo qu. sier Hironimo, di Zonta. Sier Bernardin Zuslignan qu. sier Marco, XL Criminal. Sier Andrea Morexini di sier Zustignan, vien in Pregadi. Sier Francesco Alberto qu. sier Antonio, vien in Pregadi. Sier Lion Viaro qu. sier Zuane, XXX Savii. Sier Ziprian Contarmi qu. sier Bernardo, XXX Savii. Sier Jacomo Arimondo di sier Andrea, So-pragaslaldo. Sier Sebastian Pizamano qu. sier Jacomo, Zudexe di mobile. Sier Francesco Tiepolo qu. sier Domenego, Zudese per le corte. Sier Hironimo Trun qu. sier Zuane, Avocato grando. Sier Zuan Maria Bembo, qu. sier Lio, Avocato grando. Sier Iacomo Viluri qu. sier Alvise, proveditor sora i Offici. Sier Piero Loredan qu. sier Polo, proveditor sora i Offici. Sier Agustin Emo qu. sier Gabriel, Tavola d’intruda. Sier Marco Bembo, qu. sier Hironimo, Ju-siiti:) vechia Sier Cristofol Pixani qu. sier Andrea, Juslitia nova. Sier Francesco Moro qu. sier Fantin, Juslitia nova. Fu posto, per li Savii del Conseio e di terra fer- 4') ma, che avendo inslado l’orator del re Chrislianis-sìmo si mandi uno con li danari a dar la paga a li lanzinech quali al zorno presente dieno esser zonti in Ivrea, pertanto sia preso che per il Collegio nostro a bosoli et ballote sia eleclo uno nostro zentil-homo qual vadi lì a Ivrea con li danari bisognerà, vadi con 6 cavalli, tra li qual uno razonalo, et il zentilhomo babbi per spexc ducati fcO al mexe et il rasonato ducali 10 netti, e parli quando parerà al Collegio. Fu presa. Ave 54, di no .... Fu presa. Fu posto per li Savii, excepto sier Lunardo Emo savio del Conseio, che quelli ecclesiaslìci dieno pagar la lansa ultima de l’impresiedo, siano persuasi a pagar ut in parte. El a l’incontro sier Lunardo Emo voi che li ditti habbino termino questa . . . settimana a pagar, altramente sia sequestra le loro intrale e fate pagar quanto e la soa limitatici). Et primo parlò sier Lunardo Emo, dicendo il bisogno del danaro e non è tempo di slar a far ogni cosa per aver danari, nè aver paura del Breve del Papa zerca questo, perchè non bavendo danari da pagar le zelile si perderà il Slado, eie. Et laudò la soa parte, perchè quella di Savii non fa frutto alcuno. Et li rispose sier Andrea Mocenigo el dotlor, savio a terraferma non bisogna cussi esser contrari al Papa, laudando l’opinion di Savii e soa che prima i sia persuasi in Collegio a pagar. Andò le parte: 25 non sincere, 9 di no, 34 ili Savii, 77 di sier Lunardo Emo, e questa fu presa. Fu posto, per li Savii, atenlo le lellcreoru lede dì sier Polo luslinian capilanio del Lago zerca li 4000 ducali restano dar quelli di Salò et Itiviera per la taia tolta di pagar a li lanzinech inimici, per-tanlo li sia scritto che ’I vedi di aver li ditti ducali 4000 el non dagi più a li inimici, ut in parte. Et sier Lunardo Emo savio del Conseiu contra-dise, dicendo voi quelli di Salò, cussi come ha dato el oferlo a li inimici ducati 10 milia con la Riviera, (1) La carta 2' è bianca. I (1) La carta 3 * è bianca.