HDXXVIir, LUGLIO. 226 nesclii lontan da Piagenza zercha 30 milia alla volta di Zenoa, et dice che uno servitor del Chrislianis-sime re Sabato da sera, che fu alli 4, gionse lì in Piasenza venuto da Lion per mare a Zenoa, et dice che erano 20 zorni che havea lassalo monsignor di San Polo in Lion che iacea le mostre a le fanterie, et se melevano a camin, et pensava che al presente potesse esser de qua da li monti. Et più, per uno altro nuntio del prelato re Christianissimo zonto in Piasenza, diceva che al primo di questo mese havea lassalo monsignor di San Polo in Aste cum le sue zente. Il qunl nuncio diceva andar a Mantoa a presentar doi cavalli et certi cani al signor marchese de Mantoa. Scrivendo questo, per alcuni nostri fanti che se atrovano qui ni’ è sta presentato doi todeschi che hanno preso quesla nolle con doi cavalli; et cusì ogni zorno pénzo qualche fanti et cavalli secundo mi par bisogno, et sempre fano preda et amazano assai todeschi, et pigliano vlvan-deri cititi victuarie vano in campo loro, adeo li tengo sì che hanno paura eie. 174 Copia di una lettera di Brexa, scrita a dì 6 Luio 1528 per sier Zuan Ferro capitanio et sier Marco Foscari provedilor menerai. Li magnifici deputali di quesla cillà sono stati hnggi a noi Capitanio et Marco provedilore, et con grandissima dimoslralione di desiderio ne hanno instantissimamenle pregato debbiamo in nome di quesla magnifica citate supplicar humilmente alla Serenità Vostra, che poiché ha piaciuto al Signor Dio privarli del suo magnifico Podestà, de la virtù et integrità del quale sommamente si satisfaceano, et parendoli haver incredibile obligation alla cenere et memoria del prefato qu. suo magnifico Podestà, Vostra Sublimità si degni in saiisfatione et sommo contento di quesla magnifica cita, concederli per suo Podestà, per lo resto del tempo che mancava compir il reggimento, il magnifico missier Gregorio Pizzamano fratello di esso qu. magnifico suo Podestà, persona grave et ben qualificata in ogni parie sicome è ben noto a quella; il che serà di consolatone a tutta questa cita all’incontro del merore conreputo, et ponerano quesla obligatione a conto degli meriti che ad essa magnifica cità pare bavere con quello Illustrissimo Dominio. Brixiae, die 6 Julii 1528. j75l) Da Brexa, di sier Tomà Moro proveditor (1) La carta 174* è bianca. / Dtarii di M. Sanuto. — Tom. ZLYIII. menerai, vidi lettere di 6. Come beri sera ad hore 22 zonse lì tornato di Bergamo et zonto fo a visitar el signor Capilanio Zeneral qual ha mal a una gamba, et insieme parlono. Dapoi, é stato hozi col Provedilor zeneral Foscari, et andato a visitar il signor duca di Milano, et le parole ditteli per Soa Èxcellenlia scrive in le publice. Si ha lettere da Crema, del Castro, come inimici repassavano Adda Vene il Collegio il vescovo di Trau olim Scar-dona, vien da Orvieto, dove é stalo dal Papa et ha parlato con Soa Santità, qual ha una barba longa canuda, cavalca con 8 cavalli et 30 fanti di la sua guardia. Sta sempre maninconico, ha mal voler con-tra la Signoria per Ravena et Zervia, el tien sia imperiai lutto. Et portò una carta da zogar vien di Spagna ; da roverso è li misterii di la passimi di Cristo, el da l’altra banda come saria dir cope, che si usa in Spagna. In questa malina, in Quaranlia Criminal fo expe-diio il caso di sier Alvise Minio di sier Lorenzo si apresenlò, incolpado haver amazado sier Antonio Bondimier di sier Andrea. Il qual sier Andrea Bon-dimier era li in Quarantia per vindicar la morte del fiol con suo fio), et havendo compilo di parlar sier Micbiel Trivixan l’avogador, el rispose per il Minio sier Sebaslian Venier avocalo di presonieri. Posto il procieder, 12 non sinceri, 5 de sì, 22 di no, el fu preso di no ; et cussi fo assolto el tornerà ad hesser Pagador a l’Armamento come era prima. Dapoi disnar fo Conseio di X semplice. Fo expedito sier Micbiel Jnstinian di sier Jacomo qu. sier Polo, che uno altro Conscio pendeva la sua parte, che’l sia legilimo, et per consequens vemrà a Conseio come veniva prima. Ave ...... Fu preso una grafia che fu concessa a Bramili Capilanio, del Conseio di X morto poco è, zoé che poi la morie di Bernardin Fiorio gaslaldo in vita di le barche di Padoa, esso Bramili suo zenero fusse, et hessendo morto, dita grafia fu concessa a suo fiol. Di iranza, vene lettere molto desiderate in risposta de le nostre, di 26 Zugno, da Paris. Come il di sequenle dovea zonzer lì sier Andrea Navaier vien Oralor nostro de l’imperador. Scrive haver ricevuto le nostre lettere col Senato secretis-sime, in materia da la richiesta fata per il Papa di Ravena el Zervia. Di Lion, di Andrea Rosso secretano, di 15