473 UDXXVIli, SETTEMBRE. 474 3000 che ’I manda in Italia quali è zonli a Ivrea. Scrive, haverli dillo Soa Maestà far grande armata per Napoli, in Normandia et Provenza, et armar 3 nave su le qual metterà tremile fanti per reame. Di Aste, di sier Andrea Navaìer orator, stato in Spagna, di 10. Del suo zonzer li, pur indisposto del piede. 355* Di campo apresso Pavia, dì sier Tomà Moro proveditor zeneraì, di 10, hore 3. Come erano venuti do messi di Pranza con lettere a monsignor de San Polo che ’I vadi in reame, et quelo che vene è nominato monsignor di Lambra. Vene P orator de Pranza in Colegio. Prima si dolse assai di Proveditori sopra ld Sanità di l’atto fatoli, et non li stima perchè è come la persona del re Christianissimo, né sollozase a leze, et non è boni di farli comandamento, et meritano di esser castigati ; et quelo é morto, non è di peste. Et parlò sii questo longamente et con colera. Il Serenissimo zercò di placarlo dandoli bone parole. Da poi inonstró lettere baule di Pranza dal Re, da Paris, di primo; et disse 4 cosse: La prima, il Re voria si desse Ravenna et Zervia al Papa, et volendo in reoompensa la Signoria qualche terre in la Puia oltra le nostre, il Re è contento darle. Etiam promete, poi la morte di questo Papa far ogni cossa la Signoria habbi le ditte terre. La seconda di monsignor di San Polo che vadi in reame in loco di Lutrech. La terza Soa Maestà non é contenta si pagi 5 per 8 di le zenle ha monsignor di San Polo. La quarta di I’ araldo mandato in Spagna con la destida, et l’Imperator li ha dato do lochi : uno è ... . qual il Re non voi per non esser securo, l’altro a .... et questo tien lo acelerà. Et su questo scrive longo. Item, disse di Lutrech et del dolor havia hauto il Re, et le exequie. • Po etiam lettere di Pranza drizatc a li Cai di X, quid fo lede con i Cai. Vene l’orator di Ferrara, et disse .... La terra heri di morbo 2, et 14 di altro mal. Da poi disnar, h Gran Conseio, et non fu el Serenissimo.* Fu fatto a la Camera d’imprestidi ; niun |*issoe. Proveditor sopra il colimo di Alexandria ; niun passoe. Et 6 di Pregagli tutti vechi, tra li qual 5 saria rimasti di Zonla. Et lo fui nominato da sier Andrea Sanudo qu. sier Alvise mio nepote, et per mia sorte et per pagarmi di le fatiche ho fallo et fazo in scriver la hisloria, mi feno cazer. Sumario di una lettera di sier Tomà Moro 356 proveditor zeneraì, dal campo apresso Pavia, a dì 10 Septembrio, bore 3. Come hozi si é levalo li exerciti et messi più sotlo Pavia in cavo el Barello, dui miglia lontan di la terra. El questa tardità è stata per mancar guastatori et il condur di le arlelarie grosse, qual in questa hora sono gionte in campo con domino Antonio da Caslelo. Dimane si metterà in ordine li gabioni et altri bisogni, el il zorno seguente, di notte, a Dio piacendo, si pianterà le arlelarie. Tulli si sono alogiati a la campagna con bone custodie in loco più forte si può. Li inimici non si mostrano nè si lassino intender, ancor che i nostri vadano fino su le fosse di la terra. In questa sera si ha hauto spiufeome hozi sono elisiti di Milano 8 in 10 bandiere di fanti con il conte Filippo Tornielo quale se ne vieneno a la volta di Bia* grassa con opiuiou de soccorrer Pavia per la via di là da Tesino ; al che lo illiwrissimo Capitanio Zeneraì ha posto bon ordine, havendose già molte barche preparale a le rippe, per far passar una banda de zente da piè et cavali per devedarli el comhater con loro. Si ha hauto le lettere publice del successo di le cosse del regno, imponendo esso Proveditor vogli exorlar lo ¡lustrissimo monsignor di San Polo a star con bon animo a cjuesta impresa, oferendoli a non mancar. Copia di una lettera di la comunità di Yen-zon, di 9 Septembrio 1528, scritta al Luogotenente. Magnifico eie. In questa sera si è zonlo de qui uno Zuan Balista bergamasco con una sua donna hongara, lo qual va a Venelia el si vien de Ilongaria. Hozi sono !4 zorni è parlilo da Strigonia. Prima dice che uno capitanio del Vayvoda nominato Radichio Reziano se alrova in uno loco Ire zornate lontan da Buda non scia nominar lo loco, ma sopra una aqua, et che per nome del principe Ferdinando se atrova uno fra del del viceré di Ilongaria qual ha nome Boler Andreas. El sono per far falli de arme. El si diceva saria vincidor ditto Radichio per haver valenti soldati, et che Boter Andreas haveva el forzo vilaui. El dice che in Buda per la fede sua non c’era 50 soldati alemani, nè simel in Strigonia. Dice che, siando lui in Strigonia, zonse