207 MDXXV1II, LUGLIO. 208 158* 159 haverne fino a San Michiel mandando fora le boelie inutili1, come già hanno principiato a notar et far la descritione di le biave, et tutti sono di bon animo et del meio che fusse mai soldati. Non se pensano nemici di poterla haver per forza, et ogni di si lavora in fortification di la terra. Veneno in Colegio il visconte di Torela et li do oratori anglici, videlicet il prothonotario Caxalio et il dotor Stefano, et parlò primo quel di Pranza, dicendo ............... Dal campo sotto Napoli, delprocurator Pc-xaro solo, di 29. Come fin bora ha scrito col cla-rissimo suo colega Pixani ; ma bora che l’è aban-donato da medici et in extremis, scrive solo, prima come à hauto lo nostre lettere con la licentia che ’1 ditto clarissimo Pixani possi repalriar, et zerca li danari dia haver monsignor di Lulrech, che se manderà. Di sier Piero Landò capitanio generai da mar, da Vico, a dì 24. Scrive come del gran mal hauto sta meglio; ma, per dir la verità, scrive Vi-cenzo Guidoto secretano, et non lui. Di sier Zuan Moro proveditor di V arma-da, date in galla a la Madalena apresso Na-, poli, a dì 26. Come è li con una gulia sola. È stà mandà in Calabria 5 galie con fermenti per far bi-scoti, do galie è col Zeneral, 6 andò verso Gaieta et a la varda di Napoli. Da poi disnar, fo Conseio di X con la Zonta. Exemplum. Adì 3 Luio 1528, in TJdenc. Nicolò Capelaro da Venzon, partite da Viena el zorno de San Zuane de Zugno, dove è stato assai zorni, refferisse ehe il Principe era a Praga ; ma crede che di presente sia a Viena, perchè alora di-cevasi doversi partir da Praga per Viena. Dice che in Vienna non è gente da guerra 11 Principe ha il suo campo de persone numero 6000 in circa, capi-tanio generai uno il signor Cantian nominalo, et apresso quelo il conte Nicolò de Solili, et sono il forzo pedoni tulli quasi lanzchenechi, quali sono slà accampadi sotto un castelo Trini chiamato, a longo il lìume dicto Pesta, et quelo hanno preso con la terra, sotto il qual son morti per aqui starlo persone assai. Et dicto castelo era del Vayvoda, nel qual erano hongari et bohemi con gran facultade, con fanti 400 et cavali 200. El modo con el qual dicto castelo fu preso è, che a li 5 de Zugno preterito ferono alcuni fuogi artificiali, et con li mor'.ari et altre arlelarie butorono dicli fuogi sopra el dillo castelo coperto de tavole, quale per il fuogo vene d’allo ad basso, el a questo modo augumen-lando 11 fuogo fu necessario venir a palli el tamen queli del Prencipe non li volseno salvo a discretion. Et da lì a tre zorni, tractandosi acordo, sopravenula una gran pioza, le zente ferono il suo sforzo et in* Irorono nel castelo tagliando tutti a pezi, salvo alcuni pochi che furono facti presoni. Et tal aviso dicto referente dice haversi haulo per lettere del campo la vizilia di San Zuane a bore 23, affirmando haver aldilo le lettere del capitanio suprascritto per esser stà alozato insieme con alcuni segretari del cancelier di la terra de Vienna ; et dicesi dito castelo costar al Principe più che non vale rispecto a le monition et spese facle per aquislarlo, et è loco fortissimo. t Del Vayvoda, refferisse haver inteso lui haver pochissima zente, et esser in corte del re di Polonia. De turchi, al partir suo da Vienna non si parlava cosa alcuna, avenga che se ne havesse ragionalo che fusseno per venir in Hongaria. Refferisse la seda lullieriana regnar mollo, et esser in tanta exaltalion che dicono il balesimo no-slro non esser vero, el però se batizano un’ altra fiata biasimando il primo, qual tamen seda son molto dal Principe perseguitati. Praeterea dice che dicli luthcani sono molto perseveranti et constanti in tal heresia, per modo che ha inteso per cosa cerla che già pochi giorni a Linz quattro homeni presi per il rezimenlodi Linz del Principe dovendose farge tagliar la testa per haversi facto baplizar a suo modo, mai volseno removersi da dieta heresia, ma persistendo in quela, volseno più presto patir la morte, dicendo che i morivano martiri el veri cliri-stiani damnando la nostra fede. Et a questo modo inslesso quattro donne furono danniate a la morte ad esser annegate, Ira le qual fu una putta la qual fu ultima, et non dubitò de esser annegala perseverando in dieta fede. Item, refferisse che il duca di Sansonia ha il J59» suo ambasciatore apresso il Principe, con il qual il Principe se eseusa di non haver havuto inleligentia alcuna de tratare, che si diceva esser slà fallo per la dieta di Ralisponia, a la qual era stà constiluito de decapitar alcuni episcopi et esso Duca per rispetto di la lege lutberiana, et etiam per rispedo che esso Duca pretende esser Re di romani. I