MDXXVlII, ACOSTO. 386 Dìo. Ho lettere dì missicr Pasqua!, che’! Re manda in questo mare di qua una armala di navilii grossi et mezzani qua! haveva fatto per li danni di Fiandra, dove hora non li accade bisogno per la tregua fatta in quelle parte ; che su questa armada sono 2500 fanti et 1500 boni marinari; che la peste in Genoa fa pur. danno. Ilo inteso in casa di Man lua da missicr Augustino Gonzaga, che ’1 signor Renato è morto. Vui lo dovete sapere. 391 A dì 17, Luni. Fo fato la festa di S. Rocho che fo heri per la terra, et aperta la chiesia di ordine di Proveditori sopra la sanità. Nè li oficii sento, ma ben le Quarantie ; et le do Quarantie in la causa di sier Francesco di Garzoni con li Avogadori exlraordinarii ; et parlò ditto sier Francesco et non compite. Vene in Collegio l’oralor del duca di Ferrara, et monslrò lettere del suo signor. Come il comis-sario era in............. La terra heri 15 da peste et 15 di altro mal. Non fo lettera alcuna. Fo li Cai di X con li Proveditori al Sai longamente. Da poi disnar, fo Conseio di X con la Zonta. Fo fati do vice Cai in luogo di sier Nicolò Ve-nier et sier Vicenzo Capello è amalati, sier Marco Gabriel et sier Polo Nani che rimase l’altro lieri et è intra ordinario in luogo di sier Alvise Gra-denigo intrado Savio del Conseio. Fu posto iterum la parte di quelli voranno venir a Gran Conseio per la pruova di 20 over 25, dando ducati 50 per sè over 100 donadi, et questo fin .... La qual parte do volte fu persa : liozi fu presa. Fu posta iterum, la parte di quelli voranno venir in Pregadi dando ducali 400 fino al numero di 12, da esser balotadi prima in questo Conseio. Fu posto, tuor ducali.....di danari del MQnle nuovo et ubligarli certi danari dia venir di Cypro, et alcuni danari che per le tanse dove-rano dar i zudei. Fu presa. Fu posto, di scriver a Conslanlinopoli. Fo di-sputation et rimessa a doman. Di sier Thomà Moro provedilor generai, dai Orsi, fo lettere.......... 292') A dì 18. La mattina, per il ritorno di le barche state a Trane con li danari va in campo, fo il) La carta 291* è bianca. I Diarii di M. Sanuto. — Tom. XLTJJl. lettere di Trane, di sier Ve/or Soranzo, di 11. Come la peste era cessada in Puia et era sta mala sezon di formenti ; pur ne ha fatto cargar do navilii per quesla terra. Ha ricevuto li ducali 500 per comprar salnitrii, et cussi li farà. Vene l’orator di Mantoa, et richiese il passo per il veronese di alcuni formenti è in cassoni di l’altro anno. v Et cussi con il Collegio di le biave li fu concesso il passo. Vene l’orator di Milan, et volse certa lettera al Podestà et capitanio di Crema lassasse passar le victuarie il Duca voi ineler in Lodi, pagando i datii soliti. Disse come il Vistarin con alcuni no-slri fanti erano andati per haver il loco di ... . che è passo Ira Tortona et Alexandria, et che hozi li eserciti si dieno conzonzer et passar Adda et ire a l’impresa di Monza. Di la terra 8 di peste. Da poi disnar, fo ordinà Conseio di X con la Zonta et Pregadi ; et domenle si lese le lettere, si reduse il Conseio di X con la Zonta dentro et Fu posto, per i Consieri, una (aia a Chioza, come apar per lettere di sier Domcnego Lion podestà, di 12 Zugno ; clic ’I possi proclamar Raymondo di Papia de Scopioni et Tomasin Si-meon Pincerolo di Cingulo incolpati di homicidio eie. ; et non comparendo li possi poner in bando di terre et lochi con taia, lire 500 vivi et 300 morti. Ave: 155, 3, 13. Fu posto, per i Consieri, dar il possesso a 292* domino Marco Malipiero di sier Polo clerico vendo, prothonolario apostolico, del priorà di San Piero di Provaia territorio brisiensc, vachado per la morte del reverendo domino lìaptista Bragadin episcopo di Are, haulo per domino Paulo Zane episcopo di Bresa, apar per lettere sue di 17 di questo, che lo conferisse al ditto in commenda. Ave: 96, 25, 21. Fo strida presa ; tamen non ha haulo il numero di le ballote. Fu posto, per li Patroni a l’Arsenal, essendo per spirar fra pochi giorni la parte presa in questo Conseio a di 18 Avosto 1526, per la qual fu concesso a li mercadanti di Ponente di far con* dur in questa città lane per mar et per terra pagando uno terzo di nolo a l’Arscnal nostro, pertanto la ditta parte sia prorogata ancora per anno uno proximo. Ave: 181, 2, 2. Fu posto, per li Savii tulli, alenlo è molli 25