127 MDXXVI, LUGLIO. 128 cavalier da la Cania, le qual di novo farà reveder eie., et farà conzar li do arsilii di Coriu, aziò, bisognando, cambiar con qualche una di quelle can diote, et per la galia bastarda Bemba, qual si parte, ha scritto a li do soracomiti è in Cipro, zoè Zorzi et Contarmi, vengino subito in queste acque, et manderà le lettere per vie di Candia, et scritto in Candia che sier Pelegrin Bragadin e la galia Mu-daza candiota vengano subito de qui. Sichè zonto esso Proveditor, tutto sarà ad ordine et manderà le do in Cipro, iusla le lettere, restando lui al governo del Levante. Di sier Alvise d'Armer proveditor da mar, date a Zara, a dì 6. Come a di 4 hore 2 di zorno zonse lì et vede di interzarsi; è sia scritto per questi rectori per tutto per haver homini ; ha sentato heri a banco, ne trovò pochi. Hozi ha hauto pur qualche uno, spera haver, et Domenica levarsi. Del ditto, date lì, a dì 7. Come,havendo scri-to lettere questi rectori a le ixole et Sibinico, ne vien pur di homeni et la comunità li dà favor. Scrive haver hauto lettere per via del conte di Liesna da Corfù del Proveditor di l’armada drizate a la Signoria nostra, qual scrive esser di grandissima im- * portantia, et manda la lettera di Liesna, per il che li parse di aprirle, et sono di 28, da Corfù, per le qual ha inteso le galle sarano ad ordine. Sichè spera hozi poter compir de interzarsi,et doman che è Domenica levarsi et in 4 zorni spera esser a Corfù, linde zonto exeguirà con sollecitudine la sua andata, iusta la commissione sua. Et lezandosi le lettere, vene una posta con letere di campo, etiam di Udene, il sumario è questo : Del proveditor generai Pexaro, date a Ma-rignan, a dì 13, hore li. Come scrisse heri sera, inimici doveano ussir di Milan et nostri stavano in ordine per esserli all’ incontro, tamen non è ussiti et sono stati il campo in arme. Scrive, ha hauto lettere di Bergamo, inimici sono ritornati di qua di Ada, et fatto danni etc., et le provision fate per domino Batista da Martinengo, qual quasi non fu preso, et ha hauto lettere del Sulmano, di 7, da Urich. Scrive le cose de sguizari etc., et del Grangis, che domino Chapin era zonto a Berna. Et scrive se li mandi danari etc. Da Udene, del Loeotenente, dì 13. Con questi avisi hauti da Venzon : Magnifice et durissime Domine, Domine observandissime. Post humilem comendationem. Per questa mia vostra magnificentia sarà avisata, come de la massa de villani parte sono zente usate, parte ar-chinopi de Lizistan et de Rovoris, da zerca 3000 seguitano li 2400, et per mia vi scrissi per conzon-zerse con ditti, atento che sono seguitati da nobeli, quali insieme vanno a trovar sguizari. Altro de qui non si ha, tamen di hora in hora aspetto lo co-messo de Villaco, che subito vostra magnificentia serà avisata de quello se haverà. Data in Venzon, a dì 13 Luio. Sottoscritta : Jacomo de Zuinis servitor de Vostra Magnificentia. Magnifico et clarissimo signor nostro obser-vandissimo ecc. In questa hora habbiamo, per una persona degna di fede, qual vien da le parie superiore, quali-ter Mercore da sera a Burchil da piè de li Tauri de Rauris alozorono da zerca 8000 persone depontieri, zoè da zerca 800 fanti usati che erano a Berfin a la custodia de quel passo, et lo resto sono villani de Presego, li quali vano a la volta che sono andati li altri, come scrivessemo li zorni preteriti a vostra signoria, et dizese vanno assecurarse in terre de sguizari. Né altro per hora abbiamo da referir a vostra signoria, a la qual di continuo humiliter et devote se recomandamo. Venzoni, die 13 Julii 1526, a hore 20. Sottoscritta : Di V. S. servitor Qapitaneus et Comunitas terrae Venzoni. Fo lecta una lettera di sier Nicolò Tiepolo dotor, podestà di Brexa, di 16. Con un sumario di caxi fati in Axola et nel territorio. Et fu posto per li Consieri, che ditto Podestà debbi ministrar iustitia. Et uno caso di maistro Michiel di Morengi, P altro contro Zuan Hironimo di Rozi et Zuan Maria Maronello assasinati et morti, debbi darli laia lire 1000, et inteso li malfattori, darli autorità de bandirli etc., con laia vivi lire 600, morti 300. Fu presa. 128, 2, 4. Fo slridà per doman in Gran Conseio Locote-nente in Cipro, Consier in Cipro et Governador de le intrade, tamen la parte di far per danari non è ancora presa in Gran Conseio. Fo persuaso tutti per il Canzelier grando a pagar la sua tansa. Fo invidati tutti Marti, che è il zorno di Santa