335 MDXXVI, AGOSTO. 336 eluso Porator di Pranza con il reverendissimo Cardinal li capitoli di la mulua obligalion in non acordarsi l’uno con Cesare senza l’altro, videlicet si ben li desse soi fioli, non pagando questa Maestà di quanto el dia haver da Cesare, et versavice fo dal ditto orator,qual li disse non saria alcuna cosa con-tra la liga de Italia. Et voleva metter certe parole nominando la liga de Italia; ma il Cardinal non ha voluto, dicendo voi ducati 30 milia il Re, et 10 milia lui de intrada a l’arino sul stado di Milan et non sopra il regno di Napoli. Scrive hozi ricevete nostre di 14 dii passato. Fo dal reverendissimo Cardinal dicendoli su la gran spexa è la Signoria nostra a beneficio de la liga per la libertà de Italia consigliata da questa Maestà et da soa reverendissima signoria, però questa Maestà voy intrar in la liga eie. Soa signoria disse al presente il Re non poi intrar nè dia per suo honor: «Havemo cavedal di nostri subditi in Spagna et altrove sotto l’Impera-dor per quatro miliona d’oro, poi bisognerà romper guerra et passar a Cales, et.......che si spenderia più di 500 milia scudi » ma che dovendo esser conservator di questa liga questo Re, bisognava far certi novi capitoli però che questo Re ha obbligi a Cesare, et venendo li mandati si frateria eie. Et havendo hauto l’orator pontificio proto-notario di Gambara lettere di Roma, di 10, solici-tando il Re a intrar in la liga, etiam lui solicitò questo. Soa signoria reverendissima rispose ut su-pra, et è bon questa Maestà stagi neutral per adesso, et cussi come prima si voleva mandar uno orator a Cesare a dimandar la liberation di fioli del re Chrislianissimo, cussi voi mandar a statela uno zentilhomo con lettere, perchè I’ orator staria troppo ad andarvi. Dicendo bisogna riformar pri- * ma li capitoli, et che questo Re sarà bon mezo di trattar la pace zeneral. Et li fo ditto per 1’ orator pontificio quello voleva contribuir questa Maestà. Disse il Cardinal « non vi daremo zà niente » ridendo nè mai volse lasarsi intender. Poi laudò la risposta fatta per la Signoria nostra a 1' orator cesareo zer-cha tratar acordo con don Hugo di Moncada zonto a Milan. Poi disse voi saper che aiuto vorà dar la liga a questa Maestà rampando a l’Imperador, dovendo esser conservator di ditta liga; con altre parole ut in litteris. Da poi 1’ orator pontificio li parlò separatamente, dicendo l’interesse di la Chie-sia di la qual questo Serenissimo re è conservator di la fede; nè mai potè haver altro cha ut supra. Del ditto, di 14. Come era tornato di Franza domino Thomà Moro secretano di questa Maestà con li capitoli di la mutua obligalion, et l’orator dice sottoscriverà a la secunda modula, la qual poi sarà ratificata dal re Chrislianissimo piacendoli. Scrive di novo 1’ orator pontificio et lui secretano nostro fono dal reverendissimo Cardinal rechiedendo quanto per le altre se conlien, mai soa signoria si lasò intender, ma stava sopra parole zeneral, dicendo questa Maestà voi haver li danari eh’ el dia haver da i’ Imperador, et dimandatoli la summa, disse più di 7 miliona d’oro. Tamen l’orator pontificio sa certo non è più di ducali 280 milia. Ancora disse è uno capitolo in la liga quanto al venir di Cesare in Italia si stagi al Papa, et la Signoria di Venecia disse voi etiam si dichi a questa Maestà, unde lui secretano disse il Papa e la Signoria ha maior interesse però è stà nominati ; quanto a zerchar de haver ctrn nui il ducha di Ferrara et farlo Capitanio zeneral, soa signoria disse non li pareva etc. Scrive, il zentilhomo dovea andar in Spagna non è partito anchora, el manco lo episcopo Biluniense, qual andava orator in Franza non è parlilo de qui. Conclude, non si è per far nulla, et manda la copia del mandato bisogna mandarli, et 11 capitoli di la liga, quali bisogna refor-mation etc. Scrive, è bon temporizar ; ma non sarà nulla, con darli bona speranza aziò non pigliase l’altra volta con Cesare. Vene in Collegio uno messo del Capitanio zeneral nostro vien di campo, nominato Zuan Maria da la Porta da Modena, con lettere di credenza del prefato Capitanio, et era con lui domino Baldo Antonio orator di esso capitanio qui, et con li Capi di X ave audentia, et iustificò il Capitanio zeneral di tutte le sue actione facte in questa impresa, dicendo molte cose, et stete longamente in Collegio. In questa reatina se partì sier Alvixe Pixani pro-curator savio del conseio, va in campo oralor al prefato duca di Urbin capitanio zeneral nostro, et questa sera si parte Daniel di Lodovici, va suo secretano, et doman per il Conseio di X con la Zonta si farà la commission. Vene l’oralor di Ferrara et ave etiam audien-tia con li Cai di X. Vene una stapheta con lettere di campo del Proveditor zeneral, da Lambro, data a dì 5, ho-re 21. Da poi disnar fo audientia di la Signoria ; ma sopravene lettere di le poste. Di campo, di Lambro, del Proveditor zeneral, di 5, ore 4 di notte. Il sumario dirò. Di Crema, del Podestà et capitanio, di 6,