□□□□□□□□□□□□ □□□!=□□□□□□□□□□□□□□□□□□□□ □□□□ UNA CITTÀ INONDATA. 22 dicembre 1910. La capitale dell’Albania è ora in condizioni da far pietà. Immaginatevi una città allagata quasi per un terzo e circondata da una campagna che per oltre dieci chilometri quadrati è ricoperta dalle acque. Lo spettacolo è dei più desolanti. Il caratteristico bazar di Scutari è sommerso, le botteghe dei grandi e piccoli rivenditori sono scomparse fino all’altezza di due metri, mentre le costruzioni ad un solo piano non emergono più che per il loro tetto. Nei campi circostanti l’acqua sale fino a tre metri e degli alberi non si scorgono più che gli estremi ciuffi di foglie che di lontano somigliano a gruppi di verdura galleggiante. I fiumi e i torrenti non trattenuti da alcun ostacolo hanno libero il corso per le loro de-vastazioni che l’incuria delle amministrazioni passate non ha mai pensato di fronteggiare. Sembra che ora qualche cosa si voglia fare, perchè proprio ieri è qui giunta una □ 37 □