629 UDXXVI, SETTEMBRE. 630 el fo consultato si ’I doveva levarsi de l’impresa et ateuder a quella di Zenoa. Et cussi per tutti li capitani fo parlalo non esser di moversi di qui, perché l’olenir di Cremona importa il bon exito di tutta la impresa, qual expedita si potrà mandar poi a la impresa di Zenoa et obtenirla ; né vi è tanta pressa di quella, havendo l’armata da mar si polente nostra lì apresso ; però é da finir prima questa impresa, alenando il disordine seguito di voler andar a Mi-lan per soccorrer ¡1 castello, che prima si doveva vegnir a questa impresa, et lassandola, inimici si fortificariano che poi la saria inespugnabile. El fo azonlo, saria gran ben che 'I marchexe di Saluzo con le zenle francese venisse de qui, perchè non slongeria il camin mia 18; qual si ha dia esser zonlo a Caxal. Per tanto fu terminato scriver tal opinion di capetanii el di altri in campo al clarissimo Pixani, aziò parendo questo al magnifico Vizardini, si scrivi a ditto Marchexe vengi di qui. Scrive, voi li danari'; et di guastatori zà parte è zonti ; ma voria la polvere richiesta, 500 barili, per il Capilanio zeneral ; 200 ne havia et 200 si manda è poca, il castello non consumarà in questo mezo ; si principii da 100 barili ; pertanto voria tuor del castello di Brexa 200 barili, et quella si manderà di qui resti a Brexa in loco de li ditti. Pertanto si scrivi. Di Viena, fo letto una lettera di 2 et 3 di questo, scritta a Iseppo Estaier todesco merca-dante in Fontego. Il campo del re di Hongaria fo a le man a di 29 del passalo, et hongari é sta rotti ; et è venuto uno Zuane Aidebech era capilanio in campo, et è venuto a Vienna con 5 feride, et è slà scrilto a lì comessari di qui tal nova, et del Re non si sa dove el sia. El Turco va verso Alba regai qual è mia 40 da ... . et la Rezina è lì, et il castello é aperto et è stà abandonà, ut in ea. Item, uno altro capitolo di lettere, di 10, di Augusta, scritto a uno mercadante todesco in Fontego. Scrive la rota del campo di hongari. È morto il Re in bataia, lo Turco va per tutta l’Hongaria. Dio voia non vadi più avanti. Da poi disnar fo Pregadi per li frati, el per la lerra, el parlò domino Petro di Oxonicha dolor avocato di frati, el fece optima renga, iustifieò ben le raxon di frali et compile. Da poi fo ledo le lettere; ma prima si comen-zasse il caso di frali, essendo li avocali d li frati in Pregadi, fo ledo : Lettere di sier Pandolfo Morexini podestà di Padoa, di 8. Di cerio caso seguilo a uno Pir-golele optimo scullor,qual di notte veue do armali, batè a la sua porla dicendo haverli a parlar di cose che importava, et non essendo suo Col in caxa,qual è dodor excellente, vene zoso, dove li fo dato assà feride ut in litteris-, caso di pessima natura. Fu posto, per li Consieri, darli autorità di proclamar chi acuserà li malfattori babbi lire 600 ut in parte; e t sapendo chi sono, li possi metter in bando di terre et lochi con taia lire 1000 ut in parte. Ave: 8 non sincere, 5 di no, 146 di sì, et fu presa. Di campo di Lambrà, del procurator Pixani, fo lettere, di 13, hore 5. Come ha hauto lellere di Aste, del marchexe di Saluzo et di domino Baplista da Martinengo, qual manda incluse. Scrive, si alende a refermar li sguizari vogliono restar in campo, proludendo a li capilanei darli la quarta paga. Di Cremona ha hauto lettere, si ha oplima speranza di haverla. Di Milan altro non è di novo, et si stà cussi. Del marchexe di Saluzo, date in Aste, a dì 10, al procurator Pixani. Come è li con lezente. Aspeda do compagnie di homeni d’arme, qual zon-te si moverà, et è zonto lì il conte Alberto Scoto per sollicilar la sua venuta, et ha hauto risposta di la via debano far a venir in campo. Si partiranno, et hanno mandalo a preparar il ponte sora Po. Et è sottoscritta : Michiel Antonio marchexe di Saluzo. Di Aste, di domino Batista da Martinengo, di 9, al ditto procurator Pixani. Serive.ha-ver ricevuto sue lettere : ha solicilà il Marchexe, qual aspetta do compagnie di 20 homini d’arme 1’ una, et zonle si moverà. Et esso Marchexe li ha zurato del bon animo del Re a l’impresa, et ha hiiulo risposta di la via. Si melerà a camin per venir avanti, haverà 700 lanze et li fanti. Scrive haverli scritto molle lettere numerando li zorni ha scritto, et non ha haulo del recever; el altre par-licularità, sicome in dille lettere si contien. Di Vicenza, di reofori, di 15, hore .... Mandano una lettera haula con avisi di le cose di sopra. Di Axiago, di Manfreo di Poiana, di 14. Come è venuto uno stalo a Yspruch, partì a di 5. Dice non era ancora zonto el principe Ferdinando, et si aspcclava, dove si feva una dieta per le cose del Turco, qual è in campagna contra la Hongaria con 200 milia persone et ha dato una rota a hongari. Scrive, non è più zenle del solilo in vai del Sol, in Trento etc., ut in litteris. Fo comandalo grandissima credenza di le lettere di Franza, et Iicentiato Pregadi restò Conseio