MDXXVI, SETTEMBRE.
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    el ¡1 Serenissimo parlò afirmando il Conseio non volerli >lar il possesso a li frali, ma (ulto sia suspe-so. Andò le parie: 28 non sincere; 57 ili sier Lu-nardo da Molin cao di XL, sier Gasparo Malipiero el sier Francesco Valier che la senlenlia di fiscali el
     li	lermeni messi sia fata bona; 97 di Consieri, do Cai di XL el Savii del Conscio che la senlenlia sia laiada, con far la eleclion di cinque eie., el questa fu presa.
        Da poi fu posto per il Serenissimo, Consieri, Cai di XL, Savii del Conscio et lerra ferma, una parie di questo tenor :
         Benché, per la parie bora presa, se intenda chiaramente che li frali di Santa Juslina non siano per haver il possesso fino a la decision di la causa, nondimeno, per maior decbiaralion di la causa, da mò sia preso ancora, che li Consieri nostri siano tenuti sotto debilo di sagramento questa proxima futura selimana venir a questo Conseio per far la eleclion Mi cinque nobeli che è sta deliberalo, i quali cum ogni diligentia hubbino a dar expedition a questa causa, iusla la conlinenlia di la ditta parte hora presa. Ave : 129, 28, 24.
493 Da Cividal di Fritti, a dì 26 S<ptcmbrio 1526. Mathio Sabiza mandalo li di passatiti la volta de P Hongaria per sopraintender li andamenti de quelle bande, partì a dì 14 de l'instante da Cuprinz, loco su la Drava, distante da Buda miglia 12 hun-gare, reflerise che a dì 29 ilei passalo fu faclo il condicio tra gli exercili (ureo el hungaro, nel qual condicio P exercilo hungaro fu rollo el dissipato, et morta una infinità de persone. La qual rutta dice che pubhcainente si ragiona esser causata per sum-ma pazia de alcuni capilanei huugari, li quali si persuadevano haver la vicloria franca in mano, atenlo che haveano veduta certa Umidità artificiosa ne li turchi; il che dicti turchi faceano per tirar li bon-gari a la giornata.
        Che al suo partir da Cuprinz la cilà de Cinque chiesie era perduta, ne la qual era Àbrami bassà con tutta la sua banda, che ilice esser persone 50 miha, la ineglior gente che habia il Turco, il qual facea far alcuni gran steccali per foi litìcarse li, dove dice che dissegnavano metter per questa invernala le artigliane el allei impedimenti con la relroguarda, et che per tal fortilication disfacevano tulle le chiesie de la cillà per servirse de le prede.
        Che il Signor turco con il resto de P exercilo, bavendo preso Belgrà cilà ne la qual si coronano li Serenissimi re di Hongaria, andava a la volla de Buda, da la qual era distante miglia sei bongare, dove non era chi fusse per defenderla.
            I Diarii di M. Sanuto. — Tom. 11,11.
    Che de la persona del Re sono diverse opinione: chi dicea esser andato in Alemagna, el chi morto al condicio. Molti sono che dicono che il vayvoda Ar-deli lo babbi morto; il qual dicono aspirar a la corona de Hongaria.
   Che il re de Polonia veniva con gran quantità de gente in soccorso de christìani.
    Il	simile el vaivoda de Transilvania, et che etiam de demaglia sì diceva che lì veniva soccorso.
   Che le terre de Alemagna confinante con la Hongaria erano in grandissima paura ; che era comune opinione che 'I Turco dovessi proceder, benché etiam molli pensassero chejjro nunc dovesse contentarsi de la Hongaria.
    Che ’I Signor turco havea facto bandir che chri-sliani non dovesero fuggir da le terre per lui prese, perchè era per Iractarli ben, non volendo da loro altro che un ducato per casa P anno.
    Che molti de quelli del colile Cliristophoro sì partivano: chi diceva che fugivano da sé, et chi diceva che lui li mandava a custodia de li lochi sui.
Capitulo di lettere haute da Sciovia, con nove di Hongaria.
   Circa le nove de Hongaria, credo babiale inteso zà fa zorni assai la rolla che hebbeno li hon-gari ; adesso da novo liavemo che 'I Gran turco si è inlralo in Buda a dì 9 del presente mese, et ha fatto gran crudeltà conira hongari, videlicet hanno amazato quelli che passano 13 in 14 anni, et non fa nessun presoli, exceplo li pulì che li manda in Turchia; et ha brusalo assai ville el castelli, et sì ha de certo che 'I re de Hongaria sia morto in questo modo : che scampando quando fu la rotta, vene a corer in cerli paludi et lì
il	cavallo li cascò sottosopra, el lui per Parmadura non si possé aiutar, talmente che si anegò. Li signori hongari che sono resladi, non se intende che facmo provision alcuna di refar una altra volla
il	campo ; et quelli che sono scampadi, zoé quasi lutti li cavalli lezicri, fanno pezo che li turchi, vano robaudo et brusando li soi medemi. El per quello se intende, el Signor turco se a parecchia tuttavia per andar a pigliar Vienna, el fa grande armata sopra il Danubio, el el principe qui de Austria ha mandalo zelile zoso a Vienna et alli confini, et fortifica più che 'I puoi sopra il Danubio per far difesa contra il Turco. Et per quel se
      (1) La carta 493* è bianca
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