763 MDXXVI, SETTEMBRE. 764 morirà; et da li archibusi fo morii IO fanli di nostri. Et scrive, saria di opinion, morendo dar la compagnia del prefato Vaylà a suo fiol, qual ha 1UIJ fanti et lo lauda assai. Scrive, che per uno parli a di 21 da Zenoa, dice esser nova per avisi hauti die 499 el duca di Ferara doveva levarsi con fanti 10 inilia por venir a Cremona a nome di la Cesarea Maestà, et il signor Sinibaldo Fiesco con fanti 2000, et il signor Zuan Francesco da la Mirandola con 2000, et lui duca di Ferara con il resto, di’ è fanti (JOOO; al «piai Duca se li dava Carpi per cauzion di In spesa fitta. Ite.m, manda lettere portate per il dito, vieti di Zenoa del provedilor Armer. Del provedilor Armer, date ingalia a Por-tofìn, a dì 25, hore 6. Come, a dì 22 scrisse le ultime sue, et dì 34 nave prese per quelle armade. Et a di 21 ha ve nostro lettere per via di Noma, per le qual par la Signoria nostra non Inibì limilo la lellera scrisse del prender di le IO nave da Livorne, le qual manda la copia, et dubita quella non sia sia inlercepta. Et bave ledere il capilanio Doria di 21, et cussi lui Provedilor del nostro Oralor, come el capilanio Doria per I’ acordo fato eie., si debbi levar con le galìe et vaili a li lidi pontifidi, et lui Armer resti. Scrive, liozi al tardo è zonlo qui il capilanio zeneral conte Piero Na-varo ; da malina saranno in consulto, benché questa sera è slà parlato alquanto dì questa levala del Doria. Vede questa impresa di Zenoa essere disperata non vi essendo campo da terra, el tanto più levandosi il Doria quii ha posto di soi fatili a li passi ; etiam loro si leveranno et si potrà dir P impresa di Zenoa distillila ; tamen quanto si concluderà diman, aviserà. Di campo, di Lambrà, del procuralor Pisani, di 27, hore 5. C/>me il Vizardìni li ha dillo, come per alcune ledere prese ha inleso il duca di Ferrara feva cavalli el zente per Carpi per mandar a luor Modena, et erano ledere di Modena di questo ; nnde lui si voi levar con le zente el restarà per tutto Domenega ultimo di questo, et lasserà lì fanti za dilli per uno mexe pagati in campo, perochè essendo zonte le zente francese sì è asegurali, et lui Procurator ha scritto al campo di Cremona mandi li 2000 fanli richiesti. Et ha-vendo esso Pixani exorlato a lassar li fanti per do dì nel campo fino zonzino quelli di Cremona, ha contenta ili farlo diivndo fa mal volentieri questa levata, el anderà in cantili yilertenendosi ; el che restarà in campo 4000 fanti di Saluzo, 400U sguizzi el 2000 pontilìcii, el di 2000 dieno venir del campo di Cremona, oltra le zenle d’arme et cavalli lizierì Scrive, volendo levar grisom bisognerà 499* 11 inilia scudi, et é aviso di Zenoa esser nitrati con uno breganlin venuto di Spagna ducati 100 milia; et che 3000guasconi erano zonti a Marseia per montar sopra l’armata nova. Scrìve, quanto a lì oratori sono a Mus, nostri, ha parlalo al Vìzar-dini. Soa magnilicenlia disse, per la so’ parte darà quel sarà conveniente. Del ditto, di 28, hore 5. Come erano lettere di Fiorenza nel Vizardìni, del zonzer uno secretano del Datario con lettere di Roma, di 21. Eri sera zonse qui in campo ¡1 secretano di li Oratori nostri sono a Mus, llironimo da Canal, dicendo quel castellai) voi conclusìon ; siehè il Pissina scrive non poi conzar la cosa con 4000 ducali. Scrive, li 15 over 20 ili quelli erano in Cremona per l’Impera-tor, andati a Mila» dimandano dal duca di liarbon 11 page; pertanto scrive si mandi danari Ha liauto ledere di Bergamo; dicono liaver parlalo ali da-ziarii del sai, quali dicono liaver mandato danari a Venetia per dillo conto, et che de lì non si trova si non di quelle monede si spende de li, che cambiandole saria danno. Scrive, è zonti IO milia scudi al Vizardìni venuti di Franza per do corieri per conto di sguizari per la terza paga, li quii voi veder esso Vizardìni li dagi per pagar li sguizari. Scrive, del quartiron di le zenle d’ arme bisogna sia mandato da le camere, et de l’altro quartiron resla a pagar il colile Mercurio. Vene qui domino Jaeomo Stafer con il capilanio di San Gal.o et li hanno in-lertenuti, et tornano a eaxa, ai qual hanno donato scudi 150 per mit i eoi Vizardìni per lenirli bene edificati. Da Ruigo, di sier Lorenzo Venier el dotor podestà et capitanio, di 28. Come havia haulo nostre ledere, dì 26, zerca lì danni falli per quelli cavalli al bosco di Loreo; et che il Frassina capo di stralioti è a Verona veniva qui per asegurar, et maxime per quesla fiera di San Francesco voria si mandasse qualche fante; et ha fatto provision di far levar li ponti et barche el condurle di qua, et ha mandato tino a Carpi per saper. Scrive, quella terra è aperta, maxime del castello non è muro nè fossi, unde fa far uno fosso. Di Ferara ha aviso il Duca con zenle voi andar verso Modena. Fu poslo, per sier Vicenzo M dipiero et sier Antonio Venier proveditori >ora il colimo di Damasco una parie, che ludi li debitori del cotimo di Londra sì da mar come da terra siano ubligati a pagar in termine di uno mexe quanto dieno dar, qual