175 MDXXVI, Missier Babone..........500 Guido de Naldo 300 Macone.............300 Cagniolo............300 Roncone............200 Castellano de Musso........700 Missier Antonio da Castello......500 Hironimo Tadino.........200 elusone............200 Marco da Napoli..........300 Gabriel da la Riva.........300 Feramolino...........100 Gianino Albanese.........200 Giorgio Vaylà..........300 Baptista Santo Angelo........200 4600 Lo illustrissimo signor Ducha , . . . . 200 Signor Giulio Manfron.......100 Missier Piero Longena........50 350 Signor Malatesta..........100 Signor Camillo..........100 Bentivoglii...........40 Conte Antonio Maria........30 270 Signor Mercurio..........100 Missier Marco Antonio........50 Li signori Fregosi.........100 Conte Alberto Scotto........30 280 12 Da Udene, dì sier Agustin da Mula luogo-tenente, di 19. Come li 200 fanti non è ancora venuti in Gradisca, et mandano do lettere haute di la comunità di Venzon et di Gemona : Magnifico et clarissimo signor nost|p obser-vandissimo. Significamo a Vostra Signoria heri sera de qui esser zonto uno de Bersin di bono aspetto et ciera urbana, qual dice esser scampato per la severità usano li nobili, li quali vanno fazendo decapitar li (1) La carta 111* è bianca. LUGLIO. 176 poveri ponteri et depredando et minando lo paese de animali et altre robe, imponendoli ancora insu-portabile graveze, fazandoli pagar, over volendo che pagino tanto per capo de ogni sorte de animali. Et in questo non se nomina lo episcopo Gurgiense, ma solum la liga di Svevia et lo ducha di Baviera; de la qual liga sono 10 commissari, li quali sono a Uostot, che hanno il governo et podestà de tal impresa. Et dimandalo se dille gente de nobeli over parte di esse si parleno per ritornar a caxa, overo per andar a qualche altra banda, dice se divulgava che uno capilanio, nominato Lelinholz con 4 milia fanti doveva andar verso F Hongaria al pressidio di la corona di Hongaria contra turchi. El resto veramente de le zenle di nobeli resterano segondo se ha per comune opinione in Pinzcha, dubitando che partendosi, quelle fantarie de pontieri clie sono partite non ritornasseno a far qualche novità. Et dice che zà li nobeli hanno zercato et zercano assetamen-to cum villani, et ha^no fatto intender a ditte fantarie de ponteri che ritornino, che li voleno dar bon soldo et mandarli verso Milan. Et dicesi che li ponteri li hanno risposto che essi nobili sono perfidi et mancatori di fede, che più di essi non se voleno fidar, et ben poria esser che fìnzano volerse assetar per tirarli a la Irapola et farse pace da loro, perché fin che restano non potrano li nobeli lassar Pinzcha cum Io animo quieto senza gran guardia, dubitan- 112* do il ritorno de foraussili et cognoscendo il mal stomaco che haverano,sempre quelli che restano. Li quali, secondo referisse dillo homo da bene, stanno cum le man al Cielo, suplicando missier San Marco che li adiuti et li liberi de le man de tiranni, et po-nerli sotto il ¡ustissimo et sandissimo dominio veneto. Et zà spierano che li ditti lor foraussili de Pinzcha siano slà accettati in protedione de la nostra Illustrissima Signoria. Nec alia. Venmii, die 18 Julii 1526. Sottoscritta : D. V. servuli deditissimi Co-munitaset Capitaneus ter-rae Vemoni. Magnif ce et clarissime Domine. Post debitam comendationem. Hozi è zonto de qui un mercadante, qual vien de Salzpurch, lo quale cum diligentia habbiamo fatto domandar de cose nove cum bon modo da un suo amico. Dice che lo campo de villani è totalmente disciolto ; ma che lo Vescovo ha ancora 8 milia soldati in arme,