293 MDXXVI, AGOSTO. 294 Podestà a Cittadella. f Sier Antonio Venier di sier Zuane Alvise, qu. sier Francesco, quadruplo, ducati 800 ..... 717. 71 non sier Francesco Coppo fo XL, qu. sier Marco, nulla oferse. Podestà a Montagmna. f Sier Zuan di Prioli el XL Criminal, di sier Nicolò, dopio, due. 500 . 573.199 Sier Hironimo Barbaro fo capitanio a Soave di sier Lorenzo, dopio, ducali 600 ........ 495.292 non Sier Antonio Venier di sier Zuan Alvise. Camerlengo e Castellari a Veia. f Sier Sebaslian Malipiero fo cao di XL, qu. sier Andrea, dopio, ducati 900 ......... 579.183 non Sier Piero Orio fo XL, qu. sier Zuane, dopio, nulla offerse. Sier Andrea Barbaro qu. sier Jaco- mo, ducati 1100...... 409.350 Un oficial a le Baxon nuove. f Sier Alvixe Bafo fo zudese di Proprio, qu. sier Mafìo, ducati 900 . 536.246 Sier Domeuego Lion fo XL, qu. sier Alvise, qu. sier Jacomo, ducali 1000 ......... 454.327 189 non Sier Antonio da Canal fo cao di XL, qu. sier Zuane, nulla oferse. Sier Marco Antonio Barbarigo fo ca-taver, qu. sier Gregorio, qu. Serenissimo ducati 800 .... 320.462 Sier Alvise Bon fo proveditor sora le fabriche di Padoa, qu. sier Hironimo ducati 800 .... 274.497 Et fo fato tre altre voxe senza danari, uno a la camera de imprestidi, et niun passoe, uno quaranta Criminal, et uno di XX Sa vii; le qual do ultime voxe passoe. Fo slridato di far 6 voxe il primo Gran Con-seio per denari, Podestà et capitanio a Trevixo, et 5 altre. Itcìn, fo stridà separatamente di far uno al luogo di Procurator. Da poi Conseio li Consieri si reduseno in Collegio col Serenissimo a lezer le lettere venute ozi di campo et dì altrove. Di campo, del proveditor generai Pexaro, di Lambro, a dì 31, hore 3. Come hozi, poi le sue scritte era stato dal signor Duca di Milan, il qual montava a cavallo per partirse per Lodi. Scrive parole usate per Soa Excellentia, et scrive una lettera al Taverna suo orator qui, qual ge la dete la mandasse, dicendo voler esser bon fiol el servi-tor di la Illustrissima Signoria nostra, e voi ubidirla in tutto et andar a star dove la vuol. Et è stà contento aver voluto andar a Como et aver esperi-mentà spagnoli per esser libero de la fede sua data, ringratiando di 2000 ducati prestati, promettendo presto restituirli. Et cussi il Capitanio zeneral, magnifico Vizardini, lui Proveditor et questi signori lo acompagnono un pezo verso Marignan ; il qual va a Lodi, dove lui Proveditore ha scritto etc. Scrive, il capitanio di lanzinech Michiel Gosmaier venuto qui volea danari per dar a li fanti, et non havendo hauto ordine di condurlo, nè etiam havea danari, li usò bone parole, et lui disse li soi compagni per viver haver venduto le picche et quello hanno in dosso. Li donò ducali 20. Trovono questo expediente, scriver farli la monstra, perchè in questo mezo zonzerà danari ; et cussi si partì. Da Milan si ha inimici si preparano per ussir per venir ad assaltarne una notte, siché questa notte passata si è stato con li occhi aperti per esser partito di campo da 400 lanze per l’impresa di Cremona. Essi inimici voleno tuor farine di Pavia et condurle in Milano. Li cavali lizieri non poi impedirli, ma potendo divider li exercili si farà boni effecli. Item, si mandi danari. Da Crema, del Podestà et capitanio, di primo, hore 13. Come in questa bora è venuto uno mio da Milan, el qual partilo heri mi riporta che, gionto el fo in Milan el trovò uno spagnolo suo amicissimo, con el qual per avanti si haveano falli molti apiaceri, et li disse: «che va tu facendo, et che se fa in Crema ? » El qual li rispose che non ve-gniva da Crema, ma che andava zercando uno suo fratello frate di l’bordine di san Domenico, el qual staseva in Milan, et da poi che ditti cesarei hanno mandato via ditti frati non sa se ’1 sia nè vivo nè morto. El qual spagnol li disse: « Fratello nui siamo qui in Milano, dove è una grande carestia da viver et poche farine ne sono, in modo che ’1 ducha di