513 MDXXVI, AGOSTO. 514 per tuor fuga. Ulterius, della Alemagna non inten-demo allro, nome che lo episcopo de Salzpurch ha licentiato et mandato in exilio da 30 de li primati et più richi ciladini soi de Salzpurch, come per altre nostre scrivessemo a vostra signoria ; a la qual se racomandiamo. Venzoni 28 Augusti 1526. Sottoscritta : Capitaneus et Communitas Venzoni. 339* Fu posto, per li Savii del Conseio et terraferma una lunga lettera al secretano Roso in Franza in risposta di soe ; et quanto a l’armata nova voi far quella Maestà havemo scrito a Roma, tamen nui semo contenti per la parte nostra meterla a conto da poi la terza paga. Item, avisarli di successi et del mandar di Nicolò Sagudino a Manloa giusta li aricordi di quella Maestà, et soliciti li danari per la seconda et terza paga, etiam di la prima ne manca. Item, zerca i beni di foraussiti, saria bon quello aricorda Baius, che si mettesse a li beni quelli erano al tempo del padre del Duca, del resto si tenisse suspeso sino per li confederati sarà ditto altro. Al che F oralor del Duca li ha parso conveniente. Item, exortar il Re a far le provision in tempo. Et che speremo le zente col marchexe di Saluzo ve-gnirano etc. Et che, havendo inteso l’ha tratalo il signor Theodoro vengi in Italia in locho del marchexe di Saluzo, per tanto li scrivemo, in questo nè altro non se ingerissi senza ordine nostro. Et io Marin Sanudo con colera andai in renga vedendo il poco amor si scriveva in Franza, a cavalo a cavalo (sic) arecordava do cose: l’unasi avi -sassedi le zente di Soa Maestà sin hora non era alcun aviso dove le fusseno; item, a la terza contribution di la nova arrnada si mettesse poi la quarta paga, o quando si potrà, perchè havemo a pagare 16 milia sguizari, non bisogna aspectar di pagarli et con questa terza paga sarà intrigata, monta per il nostro quar-tiron di la spesa ducati 14 milia; con altre parole. Dicendo che era termina da Dio che mi solo parlasse su questa renga, perchè non vedo nessun che parla. Mi rispose sier Francesco Morexini savio a terraferma, dicendo il Legato ha contentà in Collegio, et Dio volesse si potesse far con manco, et bisognava far quello voi il re di Franza. Et tenimo etiam il Papa contenterà, et è poca cosa scudi 4000 al mexe per la nostra parte. I Diarii di M. Sanuto. — Tom, XLII. Hor fo conzo la parie con dirli non sapemo alcuna cosa dove sia le zente franzese siccome vulsi Mi, ma di quella terza paga disseno, poi la terza. Andò la lettera. Ave 8 non sincere, 25 di no, 141 di si. Et fu presa. Fu posto per li Consieri, Cai di XL et Savii una 340 parte, far quelli restano a far del Conseio di X per oblation di danari et tre Consieri potendo esser electo di cadaun sestier, et si fazi per scurtinio et non si cazi la conlumatia del parenlà. Item altri 18 rezimenti et oflìcii ut in parte. Ave 11 non sincere, 35 di no, 150 de sì. La qual parte se dia metter a Gran Conseio. Era gran pioza et fredo, et licentià il Conseio di Pregadi restò Conseio di X con la Zonta, et scris-seno in Franza. A dì ultimo Avosto. La mattina fo gran pioza et fredo. Vene l’oralor di Manloa et monstrò do lettere, una del duca di Barbon data in Milan a di 18, scrive al suo signor che il Papa et la Signoria ha voluto romper guerra al suo Imperador, qual voleva far una pace generai contra infedeli, et sperava Dio lo aiuteria et li faria haver victoria di soi inimici pregandolo volesse esser con Cesare ; con altre particularità. Item, una lettera del marchexe del Vasto scrive in consonante, et lo ringratia di uno vanto li ha mandato, credo di maio. Item poi esso orator ringraliò la Signoria di averli mandalo il Sagudino per honorarlo eie. Fo mandalo heri sera in campo ducati 4000. Vene il Legato del Papa et parlò che’l voleva nolizar alcuni navilii per mandar a tuor biave di Albania over Schiavonia per il Golfo, poi monslrò una lettera di campo del Vizardini che laudava l’andata del Capitanio a Cremona, et che il campo reslava segurissimo, et a la stanzia dove steva il nostro Capitanio nel nostro campo .... Vene F orator anglico dicendo...... Vene sier Aguslin da Canal qu. sier Polo qual fo chiamato dentro per il Serenissimo, el qual ha trovato un certo modo di combatter et far trinzee che butarà muraie et defese a terra, et mostrò in disegno la cosa, dicendo averlo monstrato beri ma- 340* lina al Serenissimo, offerendosi lui andar in campo et con 1500 in 2000 fanli far lo effecto in 8 zorni el più che se intrarà in la. terra. Unde il Serenissimo et alcuni di Collegio laudono mandarlo in campo, et terminato darli ducali.... aziò vadi. Di campo di Lambrà, del procurator Fi- 33