lenta rivolta albanese, completano in modesta parte le brevi note oggi più che mai di attualità. Nella prospettiva di un domani di nuovi avvenimenti, forse più cruenti ancora di quelli svoltisi nella decorsa primavera, noi, e con noi tutti quei popoli che lottarono per quella civiltà della quale oggi si è giustamente orgogliosi, ci auguriamo che cessi lo spettacolo che per forza di cose ci deve dare uri popolo che vive e s’agita nella nostra Europa stessa, e auguriamo a quel popolo, a quei fieri discendenti del grande Skan-derbeg, che alla fin fine trionfi quel diritto delle genti, senza il riconoscimento del quale è vano comunque sperare che vi possa essere un qualsiasi inizio di civiltà. U. Mattone di Benevello. □ Vili □