447 MDXXVI, AGOSTO. 448 ■297 A di 22. Non fu alcuna lettera da lezer, et fo provato certi caratadori de dadi eie. Vene il Legato del Papa, et ave audientia con li Cai di X in materia.......... 297' Del procurator Pixani savio del Conseio, existente in campo, date in campo a Lambro, a dì 20, hore 5. Come lieri sera scrisse esser venuto lettere del Grangis da Coyra, di 16, con li capitoli di Grisoni, qual li hanno visti questa mattina et li manda la copia. Et essendo stato con il signor Capitanio et Vizardini sopra di quelli, quanto a li danari voleno, il magnifico Vizardini dice é ben fatto prometterli acciò vardino li passi, et zerca voler esention di dadi eie. prometterli quanto in nui è. Et li ha expediti a Roma expetando risposta del Papa di confirmarli, et cussi etiam li aviserà la Signoria nostra. Scrive poi sono stati in consulto zerca le cose di la guerra, et il Capitanio dice il tutto è haver Cremona. Unde lui Procurator li disse: Adunca mandemoli tanti pressidii che la sehabbi. 11 Capitanio disse non si voi mandar tanti fanti che il campo resti vuodo di fanti italiani, però che non è restato solum uno colonello di fanti italiani de qui. Scrive esser venuto fuori in questa matina uno da Milan, a dirli che uno zentilomo da Milan li avi-sava esser tralado in Piasenza et quelli cesarei sono in Pavia doveano andar a tuorla, et subito è sta terminato mandar una scorta di zenle al ponte di più di quello è, et per far presto provi-Sion levar de lì el conte Piero di Belzoioso, al quale sta scritto per il Vizardini vengi subito qui. Voleno etiam far cavalcar zente et fanti al ditto ponte etc., et scritto di questo al proveditor Pexaro. Et hanno remandato el ditto messo a Milan, con dir a quel zentilhomo che li ha mandalo a dir venendo li diria anche altro, che ’I vengi, et se li manda questa sera una bona scorta contra ; di quello riporterà aviserà. Scrive, el ditto questa notte sarà qui in campo. Et hassi hozi li sguizari erano a Bergamo esser zonti a Monza, et vieneno in campo, ch’è signal quelli 298 doveanoandara Cremona esser stati per il Capino pagati el expediti prima, perchè cussi 1’ havia ordine. Scrive, sono etiam hozi stati in consulto.il Capitanio ha ditto, expedito la cosa di Cremona et reduti li eser- citi a uno voi o slrenzer Milan, overo partirle in do parte, una lassar qui a lo assedio el a l’altra vadi pigliando li castelli et terre del ducato. Scrive, si mandi danari per pagar li sguizari, quali a dì 24 di questo è il tempo loro. Il Pagador dice li ducati 4000 mandò in Salucia li ave in prestedo da li pontifidi. Etiam ha tolto di danari del quarliron di le zenle d’arme per pagar li fanti, el su questo scrive il Legalo haver scritto al Vizardini li ducati 25 mi-lia del Cinami per conto del re Chrislianissimo et la milà spellante al Papa quello voi si fazi ; dice si mandi di qui insieme con quelli di la Signoria nostra. Scrive haver ricevuta lettere zerca il mal del Capitanio zeneral, el a Soa Excellentia ha ledo la propria lettera et diloli loji medici etc. Li ha dillo haver qui che li è stà mandalo da la Duchessa soa moier uno medico nel qual ha gran fede, et ringra-tiò mollo la Signoria nostra. Scrive, la compagnia che fo di Panfilo Bentivoij è venula a dirli voria uno capo, overo il lìol fo di dillo Panfilo, overo suo fradello etc. Dd proveditor zeneral Pexaro, date in campo a Cremona, a dì 20, hore 24. Come questa mattina scrisse, et olirà li altri intervalli li è azonto questo, che volendo remeter li fanti che mancha, sichè siano 6000, bisogna a volerli pagar ducati 20 milia et non ha hauto sohm 8000, poi le zente d’arme qual hanno fatto fazion etiam a piedi voi esser pagate di loro quarliron, et hanno grandissima ragione ; sichè se li mandi danari. Et hozi è stato in castello con il signor Malalesta capitanio di le fantarie et magnifico Piero Longena, et insieme con quel castellan parlato, hanno posto 4 capi dentro di fantarie con loro compagnie, zoè Gabriel da la Riva, Guido di Naldo...... et Marco Antonio da Faenza, el dieno questa nolte ruinar le trinzee. El scrive, ha hauto aviso che 300 schiopetieri fatti a Manloa per Nicolò Varola doveano intrar in Cremona, unde hanno mandalo il capitanio Cluson cum la sua compagnia di là di Po con armar do barche eie. Item, alcuni cavalli lizieri acciò vedino, venendo, di obslarli. Scrive zonzeno guastatori tutta via. È venuto unoexplora-lor fuori di Cremona questa mallina. Dice inimici esser sbattuti assai, pur reparano i do lochi batudi per nostri, et che hanno poca polvere, et haver mandato a Manloa a luor salnitri. Item, ha hauto aviso che a la Machaslorna erano venuti alcuni fanti, unde ha mandato de li al ponle Zuan di Naldo et il cavalier Averoldo con loro compagnie di cavali li-zieri. Da poi disnar fo Pregaili per li frati, et redulo, domino Borlolomio da Fin dolor avocalo parloe seguendo la sua renga, et.........