647 UDXXVI, SETTEMBRE. 648 (le Ungaria, et quello del Signor turco, che fo il di de S. Zuan Deeolado a 29 del passato, esaminalo di-ligeutemente, referisse la cosa esser succedesla nel infrascritto modo. Che atrovandosi acampalo lo exercito de ungari sopra una campagna nominata Mtigan de qua dal Danubio, al numero de persone 60 milia ben in punto et meglio desposti de far ogni impresa, presentendo che Abraym bassà cum lo exercito turchesco cum persone per quello si po-lea stimare ex arbitrio de 150 milia si apopinqua-va, benché ongari si hariano potuti retrahere salva marni verso Buda, che saria sta mollo meglio aspe-landosi de hora in bora il soccorso de la Alemagna et de la Transilvania, tamen non li parse moversi per honor loro, et etiam che, facendosi la giornata, a la qual si reputavano più che bastanti, sucedendo la victoria de la qual jnolli speravano per el gran cor et virtù loro, la gloria et honor remanesse a l’Hongaria et non fosse alribuila ad alemani overo a transilvani. Et cossi alrovandosi al sopradillo loco li diti exercili lontani l’un da l’altro miglio uno italian solamente, ad hora una de giorno si atacono le scaramuze, qual continuamenle ingrossandosi rlurono fin a l’hora de vespero cum ocisio-ne de molli de l’una et l’altra parie; et non volendo turchi melerli più tempo de mezo, si spinsero avanti verso ungari per far la giornata, et cussi-fo fato l’assalto et affronto da I’una et l’a lira parta et mollo animosamente nel primo congresso. Et essendo data da la parte de Hongaria la prima bata-glia al Ban di Croati»,cwm luta la sua compagnia de legeri entrò animosamente nell’ exercito turchesco virilmente combatendo et passando l’artellaria, et tamen fra poco tempo le cosse del prefato Ban co-menzorno a declinar, el essendo rebatuto el malmenato, in questo mezo li turchi sbarorno le loro arlellarie nel resto de lo exercito de ungari, qual, per quanto diio Jacomo afiìrma de visu, lenivano per longezza da un bon miglio italiano, de modo ehe per il grandissimo fracasso facea dille arlellarie ongari comeuzorno a desordenarsi cum li cavalli et darsi a la fuga, lassare le arlellarie loro de le qual ne haveano da peci 80, li cariazi senza numero et de grandissima valuta, li padiglioni et altre munitimi, et ch’è pezo, abandonando le povere fanterie, quale in un subito per turchi che seguitavano da ogni parie la victoria furono taiate a pezi; a benché da 6 in 8 milia boemi et lanznech si redueesseno in un batiglione nè si lassarono romper da i cavalli turchese!», tamen li fu spenta adosso una bona banda de ianizari schiopetieri el subito furono rotti et morti cum li altri. El abenchè il capilanio primario de ungari nominalo Tomeri Paul dito el frate fa- 4-29* cesse ogni suo conalo de far restar, tamen non fu possibile, de modo che Ira cavalli et pedoni fu iudi-calo per alora ehe de ongari ne fosseno morti una grandissima quantità. Le reliquie veramente del diio exercito, per esser sopragionta la note, qual fu causa de la sua salvalion, scamporno dove meglio poleno. La persona de la Maestà del Re cum certo numero de homini d’arme deputali a la custodia sua si redusse verso Buda, dove si crede el sia. Turchi non cessorno tuia quella notte et il sequenle giorno, et maxime li cavalli coridori, andar da ogni parie scoronilo, brusando vilazi et altri logi dove poleano intrar, el taiando a pezi over lolendo in preda le povere el miserande famiglie de hungari che relrovavano, per quanto dapoi si ha inteso, et etiam ¡11 parie viste dillo Jacomo sopra le strade; le qual havendo inteso lo infelicissimo el miserando successo, parte in grandissimo spavento tumultuariamente come meglio poleano si fuzivano verso li confini del principe Ferdinando. Nondimeno, di quelle, come etiam de veduta riferisse el prefalo Jacomo, se ne fece per turchi tanta strage che li sassi per modo de dir si sariano mossi a comisera-tion et lacrime per tanto excidio et ruina de poveri christiani. Li turchi poi enlrorono ne le Cinque giesie, qual loco rilrovorno abandonato, et cussi si dubita faranno la mazor parie de li altri per non aspetar mazor furia. De li capitani morti in dito conflitto, esso Jacomo non poi aflìrmar de cerio excepto del profilo capilanio Tomeri Paul diio el frate, del lioldel conte Michiel de Slom, del eapitanio de Segna, de l’episcopo de le Cinque giesie nominato Moi e Filippo solilo venir per orator de quella Maestà alla Sublimità Vostra. El conte Chrisloforo de Frangipani non si è alrovà presente a quel conflitto quantunque el fusse molto desideralo, et il tardar suo sarà sialo cum grandissima descontenlezza el indignation, etiam, come esso Jaeomo dice, de dita Maestà. Qual Conte, acompagnato cum il conte Zuan de Corbavia cum circa cavalli 500 hozi sono zorni IO dito Jacomo incontrò de qua da Xagabria che andavano verso Buda, tamen si crede non potrà passar perchè turchi se li oponcrano et maxime al passar de P acqua. Referisse ultimo loco, come al tempo de lo infelicissimo conflitto, la persona del Signor turco si atrovava sopra P armala nel Danubio. Questo è quanto si ha potuto intender, che mi ha parso degno de signification de Vostra Serenità, a la cui bona gratia humiiiler et devote mi aricomando.