665 MDXXVI. SETTEMBRE. * 666 farsi solum .... vose. La qual parte si ha a me-ter a Gran Conseio, et io veni zoso di renga per esser il Conseio fastidilo. Ave: 4 non sincere, 31 di no, 138 di la parie; et fu presa. Da poi sier Piero Bragadin, fo baylo a Constali-linopoli, qual per esser rimasto Consier vien in Pre-gadi et mete balota, con licentia del Serenissimo andò in renga el si iuslificò di quanto havia scrilto sier Piero Zen conira de lui, et lo cargo assai, et non era vero quello el scriveva di haverli dà ducati 500, ma ben ducali 250 fo per 10 peze di charisea dete sier Piero Valaresso di sier Polo a Mustafà bassa qual promesse pagarle al suo ritorno di campo, et ducali 130 promesse a Lorenzo Belocctiio per so’ nome che era che ’I dovea haver del bayla-zo ; et narrò come zonto li li tolse il baylazo, et che dito sier Piero Zen andato al Signor non sape parlarli, et che si dà litoio di Orator ma è vice baylo, et che ’I voi maridar so fìa et darli ducali 5000 in dota et li remete in man di sier Jacomo Corner,qual però dice non ha si non ducati 900 del suo. Con altre parole che fe’ rider il Conseio assai, zurando non ha bisoguo di danari per la gralia di Dio, et voleva darli danari per pagar il tributo di Cypro et far li havesse di qua per non portar ducati sol-danini con lui et non li volse; et disse assà parole, sichè si vene zoso zerca hore 3 di note. 440* A dì 20. La matina fo in Collegio I’ orator di Milan, dicentjo haver lettere da Roma come el Pon-tifice havia acetato il suo Duca ne la liga, qual l’ora-tor del Duca era lì a Roma ha ratificato; però la Signoria fazi questo inslesso volendo. El poi fo terminalo aspeclar zonzi il nuntio del Duoha slato in Pranza con la ratificatimi del re Christianissimo, et poi si faria. Vene il Legato et ave audientia con li Cai di X, per certa risposta avuta di Roma in la materia si traila. Vene l’oralor di Ferrara, pur con li dilli Capi, zerca lo accordo col Papa, dimandando si se havia nulla dal Papa. Da Roma, di V Orator, di 17. Come, ha vendo inteso esser venuto da Napoli uno palafrenier del Papa vien di Granala, ancora che lui Orator havese il mal suo solito, andò dal Papa, qual Soa Santità li disse la ditta venuta. Partì di Granata da la corte di l’Imperador a dì 28 Avoslo; zonto a Napoli in zorni 9 dove è stà retenulo et datoli corda, poi venuto a li confini ; da don Hugo di Moneada erali slà usalo Immane parole. Hor questo dice haver visto in Carlagena nave 44 in ordine, di le qual erano una over do di bote 1000 et più 1’ una, le altre pi-cole, et aspeclavano solum li biscoti quali si fevano per tutta la terra. Sopra le qual nave saria da 6 in 7 milia spagnoli quali vieneno volentieri in Italia per inrichirsi come hanno fallo li altri, et per Inzer la fame granda eli’ è in quelle parie di Spagna. Et venivano ctiam li lanzineeh erano a Perpignano; et lien saria la ditta armata a la velia a mezo Septem-brio. Et questo palafrenier et spagnol dice haver visto lì in Carlhagena il Viceré et il capilanio Ar-con, et ha inteso parlar di la via farà questa armala. Non voleno passar per Corsica nè Sardegna per non scontrarsi in le armade di la liga, ma torà la volta in Barbaria poi volterà a Napoli. Poi la Santità Soa disse : x Domine orator, sterno mal; ne troverà di-sprovisto; questa impresa di Cremona score tanto ; liavemo lettere di campo che’1 capilanio dà bona 441 speranza di haverla, ma quesle sono speranze che ci danno ». Lui Orator disse: «Pater Sancte, è mal levarsi di l’impresa al presente, et volendo Vostra Beatitudine mandar le zente a Zenoa, levandosi an-dariano con poca repulazion; però saria meglio far nove zente ». Il Papa disse: « Intenderne Zenoa esser ben munita di zente ; però bisogneria pensar » et voleva levar del campo da 400 in 500 lanze el farle passar Po et andar in Lumelina et da 4 milia sguizari acciò possino venir di qui a tempo « et le faremo star su quel di Siena conira li nostri nimici ; però volemo prima saper il parer di quelli di campo. Non è da perder tempo ; questi spagnoli si preparano di haver zente et in reame et in la Marca » Scrive, il cavalier Landriano orator del duca di Milan ha fallo la ralifìeation di la liga col Papa. Si-rive, partito trovò il reverendo Datario qual li disse bisogna la Signoria mandi di qui danari per far li 4 milia fanti ; et scrivo esser rimaso il Papa di avisar li capitani in armada di tal aviso ; el cussi lui Oralor ha scritto. Item, fono lettere de! ditto orator a li Capi dì X, ir> altre materie. Di sier Nicolò Trivixan provedilor zelerai in Dalmatia, date a Zara, a dì 3 de l’instante. Como, volendo scriver a 1’ oralor Zen in Conslantinopoli di danni falli per turchi et mar-telosi per do putì esser slà tolto su quel di .... per turchi el menalo a Scardona al deferder; et martelosi hanno tolto 15 anime de Nuove gradi le qual erano andate su quel del conte Zuanne per fruite; unde mandò Piero Bonaza a Scardona al deferder a dolersi di queslo; qual scrive ditto deferder restituirà li puli, el li è dato speranza di ha-